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Roma-Sampdoria 0-2: i giallorossi cadono dopo 4 mesi, secondo posto in pericolo

ROMA – “Tutte le strisce hanno una fine”, aveva detto Garcia alla vigilia della sfida con la Samp. Certo non immaginava che, dopo 12 pareggi in 15 partite ufficiali, la sua Roma tornasse ad assaporare anche in campionato il gusto amaro della sconfitta dopo quattro mesi e mezzo. E’ un ko pesante quello dei giallorossi, che restano a -14 dalla Juventus e che da stasera sentono davvero il fiato sul collo delle dirette concorrenti e vedono sempre più a rischio una qualificazione in Champions che a Natale sembrava blindata a doppia mandata.

UNA VITTORIA TARGATA MIHAJLOVIC – La Samp coglie una vittoria pesantissima che le consente di sognare ancora. Una vittoria strameritata, al termine di una gara interpretata con umiltà ma anche sagacia tattica da Mihajlovic che alla fine ha fatto al differenza inventandosi Eto’o esterno destro-rifinitore. Un ruolo che il fuoriclasse camerunense ha interpretato con difficoltà ma anche grande sacrificio, sapendo cogliere, con maestria, l’attimo giusto per diventare decisivo, in occasione del gol di De Silvestri che ha spaccato in due la partita.

BRUTTA ROMA, GERVINHO FISCHIATO – Cosa non vada nella Roma ormai lo sanno anche i fili d’erba dell’Olimpico. La squadra fa girar palla troppo lentamente, fatica a portare uomini in area, tira poco, ha scarsa fantasia. E come se non bastasse ha, praticamente, tutti gli uomini d’attacco lontano dalla forma migliore. Solo così si spiegano, nel finale, gli inattesi fischi a Gervinho da parte dei tifosi giallorossi, evidentemente delusi da una situazione che, francamente, si è fatta grottesca. In queste condizioni sarà davvero difficile per Garcia riuscire a tenere il gruppo compatto in modo da rintuzzare l’attacco al 2° posto che già da domenica prossima gli porterà, in primis, la Lazio arrivata appena ad un punto di distacco.

GARCIA RILANCIA PJANIC E TOTTI – Ancora in emergenza per i forfait di Manolas e De Rossi e per la squalifica di Nainggolan, il tecnico francese ha ridisegnato la Roma rilanciando Torosidis, Yanga-Mbiwa e Holebas in difesa, Pjanic a centrocampo e Totti in attacco. Poi, a sorpresa, ha alzato Florenzi a centrocampo preferendo il suo dinamismo all’ordine di Paredes. Nella Samp, Mihajlovic, costretto a fare a meno dell’appiedato Appiah, ha invece inserito in mediana Soriano e ha puntato su Okaka invece di Muriel in attacco.

VIVIANO IPNOTIZZA TOTTI E GERVINHO – La Roma è partita con l’intenzione di schiacciare gli avversari nella loro trequarti ma la Samp per mezz’ora ha fatto buona guardia, senza mai soffrire. Per svegliare dal torpore i giallorossi ci sono volute un paio di invenzioni sul filo del fuorigioco: la prima di Iturbe che ha smarcato Totti, incapace di trovare una soluzione diversa di un sinistro centrale addosso a Viviano, la seconda dello stesso Totti che ha messo in condizione di calciare a tu per tu col portiere al 45’ Gervinho, scontato nella sua soluzione d’esterno sul primo palo, ben coperto da Viviano.

ETO’O INVENTA, DE SILVESTRI FA 0-1 – Il buon finale di frazione ha caricato la Roma che, ripartendo di buona lena, ha subito sfiorato di nuovo il gol in avvio di ripresa con un tocco ravvicinato di pancia di Totti, su punizione di Florenzi, che ha sfiorato il palo. La carica d’adrenalina, però, è presto svanita e, col passare dei minuti la Samp ha ripreso coraggio. E al primo vero affondo, al 60’, è passata: sugli sviluppi di un angolo, Eto’o è andato via in serpentina sulla sinistra e ha servito in mezzo De Silvestri, bravo ad anticipare Florenzi e a battere di sinistro in girata De Sanctis.

MURIEL CHIUDE I CONTI – La Roma ha reagito con rabbia ma, malgrado il quasi contemporaneo innesto di Verde, Ljajic e Doumbia, non è andata oltre una conclusione di Torosidis dal limite di poco alta. La Samp ha ringraziato e, al 78’, ha chiuso definitivamente i conti in contropiede col subentrato Muriel, bravo a ribadire in rete un pallone che, inizialmente, gli era stato respinto dal palo.

A CESENA SENZA KEITA E PJANIC – La Roma ha perso la testa e, tra i fischi del pubblico, ha peggiorato la situazione perdendo prima Keita (espulso per aver applaudito Calvarese dopo un giallo) e poi Pjanic che, per un fallo ai danni di Eder, ha rimediato un’ammonizione che lo costringerà a saltare la trasferta di Cesena. In questa situazione di crisi isterica non sarà facile, per i giallorossi, ritrovare la giusta concentrazione per affrontare giovedì il delicato ritorno di Europa League con la Fiorentina.

ROMA-SAMPDORIA 0-2 (0-0)
Roma (4-3-3): De Sanctis 5, Torosidis 6 (27′ st Ljajic sv), Yanga-Mbiwa 5.5, Astori 5, Cholevas 5.5, Florenzi 5.5, Keita 4.5, Pjanic 5, Gervinho 5.5, Totti 5.5 (18′ st Verde 6), Iturbe 5.5 (23′ st Doumbia 5). (1 Lobont, 28 Skorupski, 91 Calabresi, 3 Cole, 33 Spolli, 32 Paredes, 48 Ucan, 52 Pellegrini, 96 Sanabria). All.: Garcia.
Sampdoria (4-3-3): Viviano 7, De Silvestri 7, Silvestre 6.5, Romagnoli 6.5, Regini 6.5, Soriano 6, Palombo 6.5, Obiang 6 (18′ st Duncan 6.5), Eto’o 6.5, Okaka 5.5 (29′ st Muriel 7.5), Eder 6.5 (47′ st Wszolek sv). (88 Frison, 33 Romero, 25 Coda, 7 Djordjevic, 32 Marchionni, 8 Correa, 18 Bergessio). All.: Mihajlovic.
Arbitro: Calvarese di Teramo 6.
Reti: nel st 15′ De Silvestri, 33′ Muriel.
Angoli: 10-3 per la Roma.
Recupero: 2′ e 4′.
Ammoniti: Obiang, Silvestre, Palombo, Astori e Pjanic per gioco falloso.
Espulsi: Keita al 37′ st per aver applaudito ironicamente l’arbitro dopo essere stato ammonito.
Spettatori: 33.250 per un incasso di 940.414 euro.

Fonte: Repubblica

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