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Verona-Inter 0-3: Icardi, Palacio e super Handanovic restituiscono il sorriso a Mancini

VERONA – L’Inter resta un tabù per il Verona, non sappiamo se Mancini abbia trovato la quadratura del cerchio, di sicuro quella del Bentegodi è una vittoria convincente sotto il profilo della concretezza. Tre reti chirurgiche a colpire i punti nevralgici, un rigore parato dallo specialista Handanovic, i numeri sono tutti dalla parte dell’ospite, benché il Verona, sostenuto da un tifo incredibile, crei non poche occasioni davanti al portiere sloveno. 47 i giorni senza vittorie, l’Inter vince dopo questa lunga astinenza e non prende neppure un gol. E’ un evento, un numero da giocare al lotto!

Il primo tempo è quello che ci si può aspettare da due squadre uscite come due cani bastonati dal precedente match. Mancini cambia, fuori Podolski e soprattutto Shaqiri, non pervenuti col Parma, dentro soprattutto un Hernanes che sta bene ed è – con un palaci o che svaria molto – il protagonista in positivo della prima parte. Lo sarebbe ancora di più se i compagini non lo ignorassero a lungo. Il Verona risponde con le sue classiche giocate, cambia spesso gioco chiedendo a Sala e a Pisano, ispirato il primo e meno il secondo, di inserirsi. Sull’asse Sala-Jankovic arrivano le poche cose degne di nota perché Juan Jesus se non è zuppa come centrale non è neanche pan bagnato come terzino. Intendiamoci, parliamo di teoria pura, perché Handanovic  non deve mai intervenire e il suo collega Rafael va a raccogliere il pallone in fondo alla rete dopo 11′, azione che scatena e scatenerà mille polemiche, e poi vede le conclusioni diagonali di Brozovic – in ripartenza – uscire abbondantemente lontane dal bersaglio grosso. Insomma 45′ simili a una Canzonissima poco riuscita…  Il gol è la sola fiammata dei primi 45′. Ma scatena una polemica…  all’italiana, perché – come accade – Tachtsidis si attorciglia nel tentativo di rincorrere D’Ambrosio, al limite dell’area, i milanesi giocano e Icardi infila in mezzo alle belle statuine, Rodriguez e soprattutto Moras e Rafael, senza alcuna difficoltà.

La ripresa trasforma un match soporoso in uno show di fuochi d’artificio. L’avvio è spietato da parte dell’ospite. Tre minuti e il nuovo tango argentino a ruoli invertiti finisce con casquet. Icardi fa il rifinitore dalla parte di Sala, sola amnesia di un ottimo esterno, Palacio – , migliore in campo (anche un palo per lui) ci arriva coi tempi giusti e in anticipo fredda Rafael. La reazione scaligera è veemente. Rischia Mandorlini, ma ha pure ragione perché davanti a Handanovic si creano tante occasioni. Gomez devia d’istinto un tiro ravvicinato di Moras e il portiere sventa con un guizzo d’autore, Toni di testa in anticipo sfiora il palo, poi Saviola innesca Greco e Vidic lo spinge a terra. Toni dagli 11 metri, come all’andata, si fa ipnotizzare da Handanovic (quarto rigore stagionale parato). E’ il colpo di grazia al match, anche se il Verona ci prova ancora. Bene tra i gialloblù l’intesa laterale sala-Jankovic, migliori tra i veneti. L’Inter ha pure il guizzo di coda, premio alla costanza negli inserimenti di D’Ambrosio che suggella la sua serata con un tiro cross che Moras, preoccupato dall’inserimento profondo di Guarin, spinge in porta.  mancini insomma torna a sorridere, anche se non è tutto oro ciò che luccica. C’è il derby alle porte e, per squalifica, l’ex golden boy della Samp dovrà inventarsi il centrocampo.
 
Verona-Inter 0-3 (0-1)
Verona: Rafael 5,5 – Sala 6,5, Rodriguez 5,5, Moras 5,5, Pisano 5 – Jankovic 6,5, Obbadi 6 (80′ Valoti 5,5), Tachsidis 5,5, Halfredsson 6 (71′ Greco 6)- Toni 5, Gomez 5,5 (76′ Saviola 6). All. Mandorlini
Inter: Handanovic 7 – D’Ambrosio 7, Ranocchia 6, Vidic 5,5, Juan Jesus 5,5 – Guarin 6, Medel 6 (80′ Gnoukouri 6), Brozovic 6 – Hernanes 6,5 (88′ Felipe sv.)- Icardi 7, Palacio 7 (80′ Kovacic 6). All. Mancini
Arbitro: Tagliavento 5,5.
Reti: 11′ Icardi; 3′ del st. Palacio. 48′ st D’Ambrosio.
Note: ammoniti: Moras, Obbadi, Vidic, Jesus, Guarin e Brozovic. Recupero 1′ e 3′. serie A

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Protagonisti:
Fonte: Repubblica

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