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Roma, Garcia sta con Pallotta: “E’ una benedizione, la curva non l’ha chiusa lui…”

ROMA – La prende larga, un colpo al cerchio, uno alla botte. Poi, quando non te lo aspetti più, anche Rudi Garcia si allinea al presidente Pallotta piazzando il colpo contro gli ultrà. Pur senza nominarli mai, l’allenatore della Roma non fa mancare il suo contributo contro i “fucking idiots” responsabili degli striscioni rivolti alla madre di Ciro Esposito: “Voglio ricordare che non è il presidente che ha squalificato la curva sud per questa partita…”. Come a dire: se la curva è chiusa la colpa non è sua, ma vostra. “E non avere la curva sarà uno svantaggio”.

“NON ABBIAMO ALTERNATIVA ALLA VITTORIA” – La prima conferenza stampa da terzo in classifica della sua carriera italiana la vive sull’orlo del nervosismo, Garcia: “Non c’è alternativa alla vittoria per noi”, ammette. Non sorride mai, e già questa è una novità. Colpa, forse, delle tante defezioni – Manolas e De Rossi squalificati, Pjanic e Gervinho infortunati – che lo costringeranno ad inventare un centrocampo. Pallotta ha parlato di responsabilità, Garcia fa muro: “Le analisi sugli infortuni le faremo a fine stagione, non servono adesso. In una stagione c’è tutto, fatalità e responsabilità, ma non è il momento di parlarne. Ora pensiamo solo a chi può giocare: l’infermeria è ancora piena, ma non deve essere un alibi”. Nemmeno un centrocampo da inventare: “Keita è una risorsa in più per noi, ma meglio giocare con giocatori al cento per cento. C’è Paredes, c’è Uçan, anche Florenzi può giocare in mezzo. Non sono preoccupato, per niente”.

“NON PENSIAMO AL DERBY, NON CAMBIA CHI SIA DAVANTI A NOI” – E non lo sono nemmeno i calciatori, almeno a sentir lui: “Il terzo posto? Non ho sentito nessuno parlare di questo e mi sembra il modo migliore per affrontare la partita. I giocatori sono motivati, mi sembrano tranquilli e concentrati sul campo. Juve-Lazio? Qualunque risultato per noi non cambia nulla”. Ancor meno cambia lo spettro del derby all’orizzonte: “Il derby è molto lontano, nelle ultime 3 abbiamo preso 7 punti su 9 ed è una tabella di marcia abbastanza buona. Ora vogliamo fare 10 su 12 e non conta nulla pensare ad altre gare. Chiunque sia davanti a noi non cambia nulla”. Se non altro recupera il capitano: “Totti si è allenato, lo abbiamo gestito un po’ e adesso sta bene. Quando è vicino al top è un valore aggiunto”. Manca ancora molto invece prima di poter rivedere Maicon: “Mi aspettavo rientrasse prima, il problema è che fa un passo avanti e due indietro. Faremo un punto per spiegare meglio le sue condizioni. Mi auguro che torni presto”.

“GLI ULTRA’? LA CURVA NON L’HA CHIUSA PALLOTTA” – Certo dover recuperare punti in uno stadio semivuoto non fa piacere a Garcia, e poco cambia la parziale riapertura della curva sud laterale: “Preferisco sempre giocare con lo stadio pieno, non avere la curva sarà uno svantaggio”. Ma Garcia non dimentica di chi è la responsabilità della limitazione: “Alla Roma il presidente ha sempre difeso il suo club, vuole uno stadio in cui poter portare i bambini. Quando qualcuno di noi è attaccato bisogna avere una solidarietà forte. Il presidente è una benedizione per la Roma. Per il resto, voglio ricordare che non è il presidente che ha squalificato la curva sud per questa partita…”. Ma sono stati gli ultrà e i loro striscioni, per chiunque lo avesse dimenticato: anche i tanti che hanno promesso di manifestare contro il numero uno del club.

serie A

as roma
Protagonisti:
Rudi Garcia
Fonte: Repubblica

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