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Coppa Italia Primavera, Roma-Lazio 1-0: Verde decide il derby, la sfida resta aperta

ROMA – Il derby dei piccoli nello stadio dei grandi. All’Olimpico va in scena il primo round della finale di Coppa Italia Primavera tra Roma e Lazio, che i giallorossi portano a casa per 1-0. La Roma si schiera con i “big” Verde (autore del gol partita) e Sanabria (uno dei 4 ex Barcellona insieme al compagno di squadra Machin e ai laziali Seck e Tounkara), la Lazio si affida al nazionale australiano Oikonomidis e a Tounkara. In tribuna per la Lazio, l’intera dirigenza, il tecnico Pioli e una nutrita rappresentanza di giocatori tra cui Mauri, De Vrij, Keita e Mauricio. In rappresentanza della Roma il dg Baldissoni e Fichaux, uno dei vice di Garcia. L’atmosfera, seppur in scala ridotta, è quella da derby vero: le curve si fanno sentire per tutta la partita (da segnalare, sponda romanista, cori contro il presidente Pallotta e i “classici” verso i napoletani, a cui i laziali rispondono con il non meno becero “giallorosso ebreo”). Prima del fischio d’inizio persino un accenno di rissa fuori dallo stadio tra le due tifoserie (circa 2.500 i presenti nelle due curve) subito sedata dalla polizia.

VERDE DECIDE LA FINALE DI ANDATA – Sul campo, l’avvio dà l’illusione che possa essere una partita ricca di emozioni. La Roma parte subito all’attacco e già al 2′ sfiora il vantaggio con un bel diagonale di Machin, che però termina di poco a lato. La risposta della Lazio si fa attendere appena un minuto, con un tiro di destro di Tounkara che non impensierisce troppo Marchegiani. Poi entrambe le squadre si fermano, subiscono la pressione dell’Olimpico e dell’ambiente. La partita scorre lenta, fino ad altri due acuti proprio in chiusura della prima frazione. Il primo ancora una volta della Roma, con Pellegrini che imbeccato alla perfezione da un assist delizioso di Sanabria salta Guerrieri ma si allarga troppo e non riesce a centrare lo specchio della porta con il piattone sinistro. La replica della Lazio è affidata a Tounkara, che dopo aver superato Marchegiani con un tunnel, calcia male e si divora un’occasione clamorosa a porta vuota. Il secondo tempo riparte sulla falsa riga del primo, poi al 25′ l’episodio chiave: il neo entrato Germoni stende Verde in area, rigore che il numero 11 realizza solo sulla respinta dopo che Guerrieri aveva intuito la sua conclusione. Il gol, ironia della sorte, arriva al minuto 71, proprio come in occasione del 26 maggio 2013. E la Curva Nord lo ricorda ai dirimpettai in festa cantando il coro in onore del bosniaco. La Lazio prova immediatamente a reagire con un bel diagonale di sinistro di Tounkara, ma dopo pochi minuti è la Roma ad avere l’occasione per il colpo del ko con Pellegrini che spara alto da pochi passi dopo un’azione personale di Calabresi. Al 40′ altra occasionassima per i giallorossi con Sanabria, sul quale però si supera Guerrieri. La Roma tenta di addormentare la partita, ma la Lazio non ci sta e si butta in avanti. Al sesto minuto di recupero riesce anche a segnare con Prce al termine di un lungo forcing, ma la rete viene annullata per fuorigioco. Finisce così la partita, con la squadra di Alberto De Rossi che esulta sotto la Sud e con Simone Inzaghi, polemico con l’arbitro, che manda i suoi sotto la Curva Nord per ricevere comunque l’applauso. Il ritorno, Lazio-Roma, è in programma il 1° maggio alle 18.15 sempre allo stadio Olimpico.

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Fonte: Repubblica

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