Lazio: De Vrij stringe i denti, Biglia rischia anche il derby. E Lotito carica la squadra
ROMA – De Vrij torna a correre a Formello. L’olandese testa il ginocchio sinistro ancora dolorante, lo stesso che gli ha impedito di scendere in campo nelle ultime 5 partite. A tre giornate dalla fine del campionato, più la finale di coppa Italia con la Juve, l’olandese vuole stringere i denti. Anche perché l’emergenza totale continua a imperversare sulla rosa di Pioli.
DE VRIJ, PROVE DI RIENTRO. BIGLIA ANCORA OUT, A RISCHIO PER IL DERBY – Appena rientrato dall’infortunio alla caviglia, il regista argentino Lucas Biglia è costretto a fermarsi per un problema al ginocchio rimediato a seguito di uno scontro di gioco con Medel: “Gli esami a cui è stato sottoposto – spiega lo staff medico – hanno evidenziato la presenza dei postumi di un trauma distorsivo del ginocchio destro a causa del quale l’atleta dovrà osservare un periodo di riposo assoluto per i prossimi sette giorni, al seguito dei quali verranno effettuati nuovi esami clinici e strumentali”. Salta sicuro la Sampdoria, insomma, e proverà a esserci almeno per il derby alla penultima giornata. Accertamenti in clinica Paideia anche per Cataldi e Novaretti, i cui esami non hanno evidenziato la presenza di lesioni muscolari per cui inizieranno un lavoro atletico differenziato che non dovrebbe metterli in dubbio per sabato. Esami infine per Senad Lulic, che dovrà proseguire il protocollo riabilitativo incrementando i carichi funzionali di lavoro. Anche per lui c’è qualche speranza per la Samp. In ogni caso resta un calvario senza fine quello della squadra di mister Pioli, che avrà bisogno di dare ancora di più per riuscire a centrare l’obiettivo Champions.
LOTITO: “SERVE LO SPIRITO COME QUELLO DELLA LAZIO DEL ’74” – Servirà uno spirito quasi d’altri tempi. E quale miglior occasione dell’anniversario del primo scudetto per chiedere qualche sacrificio in più alla squadra: “Il 12 maggio 1974 – scrive il presidente Lotito in un comunicato – la Lazio batteva il Foggia 1-0 grazie ad un rigore di Giorgio Chinaglia laureandosi campione d’Italia per la prima volta nella sua storia. Si trattò di un’impresa impensabile fino a quel momento, compiuta da un gruppo straordinario, guidato da un tecnico straordinario, qual era Tommaso Maestrelli. In particolare, oggi, il mio ricordo va a quei giorni memorabili: ci restano tre incontri difficilissimi nel cammino compiuto quest’anno, abbiamo la possibilità di concretizzare il sogno Champions come nessuno si sarebbe mai aspettato a inizio stagione e l’opportunità di giocarci finale di Coppa Italia e Supercoppa. Ce la metteremo tutta, questo è certo. Sono convinto che la squadra tutta, lo staff tecnico e l’allenatore Pioli sapranno raccogliere quello stesso spirito del ’74 ed affrontare ogni singolo incontro con umiltà, spirito di gruppo, spirito di sacrificio, e forte determinazione con cui 41 anni fa approdammo alla vittoria, per ottenere oggi il massimo”.
serie A
- Protagonisti: