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Lazio, finale a rischio: dal sogno all’incubo in dodici giorni

ROMA – La premessa è d’obbligo: a prescindere da come andrà a Napoli, la Lazio avrà comunque conquistato l’obiettivo Europa fissato a inizio stagione, quando praticamente tutte le previsioni indicavano la squadra biancoceleste come quinta-sesta forza del campionato, addirittura settima se si guarda il monte ingaggi. Il “problema”, però, è che i risultati hanno portato ad alzare l’asticella: la Lazio si è ritrovata (ed è tuttora) in corsa per la Champions League, oltre ad aver raggiunto la finale di Coppa Italia poi persa con la Juve. I ragazzi di Pioli, insomma, sono andati ben oltre le aspettative iniziali, ma adesso rischiano seriamente di veder sfumare tutte le nuove ambizioni nel giro di 12 giorni.

RACCOLTI SOLO 8 PUNTI NELLE ULTIME 7 DI CAMPIONATO – La Lazio è stata la sorpresa di questo campionato, con la sua filosofia di gioco offensiva e i risultati ottenuti sul campo. Ha vissuto questa stagione da protagonista, piazzandosi al secondo posto in classifica grazie alle 8 vittorie consecutive ottenute tra la 23esima e la 30esima giornata e arrivando alla finale di Coppa Italia con la Juve. A fine aprile la Biancoceleste volava sulle ali dell’entusiasmo, pronta a duellare da protagonista per il secondo posto e a puntare alla vittoria del secondo trofeo nazionale. Poi, però, il crollo. Dopo quella esaltante striscia di successi, la Lazio ha visto calare drasticamente il rendimento: nelle successive 7 partite ha conquistato appena 8 punti, vincendo in 2 occasioni, pareggiandone due e perdendo 3 volte. L’ultima proprio nel derby con la Roma, che ha sancito il matematico raggiungimento del secondo posto da parte dei cugini e, soprattutto, l’incubo biancoceleste di chiudere con troppi rimpianti una stagione fino a una settimana esaltante e ambiziosa.

IL RISCHIO DI PASSARE DAL SOGNO ALL’INCUBO IN 12 GIORNI – La bruciante sconfitta nel derby, infatti, arriva a soli 5 giorni di distanza da un’altra pesante delusione, quella della finale di Coppa Italia, anticipata al 20 maggio (nonostante fosse in programma il 7 giugno) per la conquista da parte della Juve della finale di Champions contro il Barcellona. Uno spostamento che ha complicato terribilmente i piani della squadra di Pioli, in precarie condizioni fisiche e in piena corsa per gli obiettivi descritti in precedenza. E che rischia di rivelarsi ancora più devastante se la Lazio non riuscisse a uscire non sconfitta dalla trasferta di Napoli. In caso di vittoria della squadra di Benitez, infatti, in un ambiente come quello romano sarebbero in pochi a ricordarsi della premessa, ossia che l’obiettivo iniziale è stato comunque raggiunto. Si tratterebbe, nel caso, del terzo tonfo consecutivo, quello che sancirebbe definitivamente la trasformazione del sogno in incubo (la Lazio arriverebbe terza a pari punti con il Napoli, che però si qualificherebbe alla Champions per gli scontri diretti) in appena 12 giorni, dal 20 al 31 maggio.
PIOLI: “NON VOGLIAMO CHIUDERE CON TROPPI RIMPIANTI” – Ma Pioli non ci sta e non intende certo arrendersi adesso. La Lazio resta comunque padrona del proprio destino, con due risultati su tre a disposizione per centrare la qualificazione in Champions (seppur passando dai preliminari): “Giusto uscire dal derby a testa bassa, ma ora dobbiamo rialzarla subito perché non vogliamo chiudere questa stagione con troppi rimpianti. Andiamo ad affrontare un avversario che abbiamo già incontrato e che siamo riusciti a sconfiggere. Ce la possiamo ancora giocare”. E chissà che questa volta il tecnico non rinunci, almeno in parte, alla mentalità offensiva che l’ha portato fino a questo punto, ma che – paradossalmente – gli ha impedito di festeggiare già nel derby la qualificazione in Champions. Già, perché il traguardo era stato conquistato con il pareggio di Djordjevic al minuto 81’, ma la Lazio per scelta ha deciso di non goderselo. La voglia di vincere e ottenere il massimo è stata da subito evidente, da quando l’attaccante serbo non ha perso nemmeno tempo per esultare andando a raccogliere il pallone in fondo alla rete per portarlo a centrocampo. Con il senno del poi, visto il secondo gol della Roma con Yanga-Mbiwa all’84’, un errore madornale. 

CONTRO IL NAPOLI PIÙ COPERTI E CON DJORDJEVIC DAVANTI – Probabile che a livello tattico contro il Napoli cambi qualcosa, il tecnico biancoceleste. Il 4-2-3-1 visto nel derby potrebbe essere messo da parte per tornare a un più equilibrato 4-3-3 o addirittura al 3-4-3. In difesa da valutare come sempre le condizioni di De Vrij e Gentiletti. Poi Pioli spera di recuperare Radu, vero ago della bilancia che permetterebbe la scelta di giocarsela con la linea a quattro oppure con quella a tre vista con la Juve in finale di Coppa Italia. Con il romeno a disposizione sarebbe possibile spostare di nuovo Lulic in mediana, assieme a Biglia (i medici non escludono di rivederlo al San Paolo) e Parolo nel 4-3-3 oppure da esterno nel 3-4-3. Se l’argentino o Radu non dovessero recuperare, Ledesma e Cataldi sono pronti a subentrare. Davanti, invece, potrebbero restare fuori sia Mauri che Klose, apparsi un po’ in affanno nel derby. Djordjevic è favorito sul tedesco per il ruolo di centravanti e molto probabilmente saranno Candreva e Felipe Anderson per completare il tridente. Pioli studierà tutte le variabili fino a domenica. Perché l’obiettivo di tornare in Europa è già stato raggiunto, ma a Napoli la Lazio si gioca comunque la possibilità di pensare in grande per il futuro.

ss lazio

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Fonte: Repubblica

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