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Lazio, festa Champions: in diecimila a Formello. Pioli: ”Ho una squadra speciale”

ROMA – C’è tutta la stagione della Lazio nella partita con il Napoli. La straordinaria facilità di fare gioco, di divertire e trovare il gol (sono 71 in campionato, uno in meno della Juventus campione d’Italia e record di sempre in serie A del club); la capacità innata di complicarsi la vita e di non saper gestire il doppio vantaggio; l’anima, il cuore, il coraggio di rialzarsi e conquistare ciò che a inizio stagione era solo lontanamente immaginabile.

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FESTEGGIAMENTI NELLA NOTTE, IN 10MILA A FORMELLO – Ecco perché non c’è poi così da stupirsi se ad attendere la squadra al ritorno da Napoli ci siano circa 10mila tifosi. Una vera e propria invasione del centro sportivo di Formello (basti pensare che le tribune piene contengono 3200 posti), quartier generale della Lazio, e un entusiasmo contenuto con molta difficoltà dalla vigilanza. Anche perché i più euforici sono gli stessi giocatori, arrivati intorno alle 3.30 al campo. Il primo a fare capolino è Onazi, il match winner applaudito a lungo. Poi via via entrano tutti: ci sono Parolo e Marchetti visibilmente brilli che sventolano dei bandieroni, Candreva e Cataldi che intonano cori, Felipe che corre intorno al campo come un forsennato, Klose che addirittura sorride e così via. Ma soprattutto c’è Pioli, che si prende più applausi di tutti e ricambia l’affetto soffermandosi fino a tardi per scattarsi selfie con i tifosi. Il tecnico è il vero uomo copertina di questa Lazio di “grandi uomini”, come lui stesso l’ha definita. Ci sono pure Tare e Lotito, coloro che questo gruppo lo ho scelto e formato. Eppure, anche in una nottata così, c’è chi ha voluto contestare il presidente della Lazio con i soliti cori, ormai anacronistici. Si è trattata solo di una piccola parentesi, ma era certamente evitabile. Anche perché adesso, archiviata questa stagione, inizierà il periodo di mercato e proprio la dirigenza avrà il compito di spendere al meglio quei milioni che garantisce l’accesso alla Champions.

PIOLI: ”HO UNA SQUADRA SPECIALE” –  Stefano Pioli racconta la sua stagione fantastica. “Prima della partita ai miei giocatori avevo detto che, comunque fosse andata, il nostro percorso e il lavoro fatto fino ad ora ci avrebbe fatto capire il futuro. E’ stata una partita molto difficile, nella ripresa abbiamo rivitalizzato un avversario che aveva perso le speranze, abbiamo giocato contro uno stadio intero”, le parole del tecnico ai microfoni di Lazio Style Radio. “Ma io l’ho sempre detto che avevo ed ho una squadra speciale. I miei giocatori si meritano questa soddisfazione. I nostri tifosi si meritano questa soddisfazione. Dopo giovedì la squadra si è resa conto che stiamo facendo qualcosa di importante e ben fatto”. Nel giro di pochi giorni, la Lazio ha perso la finale di Coppa Italia e il derby. Ora, però, ha centrato un obiettivo fondamentale. “E’ giusto, quindi, che siamo tutti contenti. Non abbiamo mai mollato, lo abbiamo dimostrato durante l’anno anche se abbiamo però avuto qualche passo falso. Dopo abbiamo cercato di rialzarci e recuperare. I ragazzi me lo dicevano sempre: ‘Cavolo mister ci manca sempre qualcosina’, e io li rincuoravo e dicevo che non dovevano preoccuparsi, che quel qualcosina sarebbe arrivato. Eccoci”, aggiunge. Il terzo posto finale è il premio per una squadra capace di cambiare marcia nella seconda fase della stagione. “Ci abbiamo creduto, tutti insieme. Piano piano abbiamo preso confidenza dei nostri mezzi. Il coronamento del nostro lavoro è stato quando abbiamo ottenuto appoggio, calore e sostegno da parte dei nostri tifosi. Questo è un successo che dedico alla squadra, ma assolutamente ai nostri tifosi. Ora recuperiamo, programmiamo e diamo forza a questo gruppo con dei valori morali importanti, perché questi sono uomini importanti. E su uomini dobbiamo puntare”.
MERCATO, LOTITO: ”SI RIPARTE CON UNA NUOVA ERA” – Dopo le palpitazioni del San Paolo, il ds Tare si prenderà due giorni per dormire: “Se non sono morto oggi non morirò più”, ha confessato al termine della gara. Ma solo 48 ore, non di più. C’è un mercato da programmare, giocatori da scovare e la promessa di Lotito da mantenere: “Si riparte con una nuova era”, l’annuncio del presidente. Le fondamenta sono già state gettate e portano i nomi dei tre parametri zero già acquistati Hoedt, Morrison e Patric. E il mercato non finisce qui. La società vuole rinforzare la rosa con almeno altri tre acquisti di qualità: una mezzala di spessore, un altro terzino e una seconda punta. Per quanto riguarda il centrocampo, si cerca un giocatore giovane, già con una buona esperienza e pronto da subito per la serie A. Un identikit che calza alla perfezione sulla mezzala del Mainz, Johannes Geis (sul quale però c’è una folta e agguerrita concorrenza). Capitolo attacco: il gol di Klose allo scadere non ha solo chiuso definitivamente il discorso, ma ha pure il sapore della sua permanenza nella Capitale. Serve quindi qualcuno da mettergli accanto, che possa crescere all’ombra del Mito e di Filip Djordjevic. Una seconda punta con caratteristiche diverse dagli attaccanti già in rosa, una sorta di attaccante “alla Gabbiadini”, tanto per intenderci.

PROSSIME SETTIMANE IMPORTANTI PER I RINNOVI – Di certo la Champions potrà dare una mano importante a livello economico per trattare giocatori che permettano davvero di intraprendere “una nuova era”. Ma soprattutto la massimo competizione europea darà maggior potere alla Lazio per quel che riguarda il mantenimento di tutti i suoi gioielli in organico. Nonostante questo, qualcuno potrebbe partire lo stesso: Biglia ha richieste importanti da top club europei e a 29 anni non sarebbe uno scandalo se decidesse di crescere ulteriormente e tentare una nuova avventura. Poi ci sono da sistemare le situazioni dei due giocatori in scadenza a giugno 2016, Marchetti e Radu. Entrambi hanno richieste in Italia e valutano la possibilità di trasferirsi altrove. La Champions appena conquistata, può aiutarli a ritornare sui loro passi. Così come Lulic, che settimane fa non ha accettato la prima proposta di rinnovo che gli è stata sottoposta: si è preso del tempo per decidere e valutare eventualmente nuove possibilità. Il suo contratto però è in scadenza nel 2017 e la Lazio in questo momento non ha nessuna intenzione di privarsi del suo numero 19. Il prossimo anno ci sarà una Champions da giocare e se sarà l’inizio di una nuova era, servirà comunque ripartire da quegli uomini che hanno reso possibile anche solo pensarci.

ss lazio

serie A
Protagonisti:
Stefano Pioli
Fonte: Repubblica

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