COPERTINAIN EVIDENZAPIANETA CALCIO

PIANETA CALCIO – Playoff e moviola in campo: non sarebbe meglio?

Mazzoleni2Già in passato ci siamo espressi sulla eventualità dei playoff nel massimo campionato italiano e su quali sarebbero gli aspetti positivi della loro introduzione.

Di positivo ci sarebbe la possibilità di interrompere il monopolio juventino che ha permesso al club della famiglia Agnelli di vincere il quarto titolo consecutivo magari consegnando il tricolore ad una squadra che aveva come obiettivo di arrivare tra le prime cinque e si ritrova campione d’Italia. Il torneo non avrebbe né vinti né vincitori sino all’ultima partita e questo eviterebbe anche lo svolgersi di quelle gare che niente hanno da chiedere e quasi sempre si trascinano con una noia insopportabile.

Quest’anno poi il campionato ha emesso i suoi verdetti con un certo anticipo, anche per ciò che riguarda le retrocessioni, e ciò ha comportato la permanenza di anticipi e posticipi sino alla penultima giornata con evidente disagio per chi era ancora in lotta per un posto in Europa suscitando non poche polemiche.

Di negativo c’è sempre il rischio corruzione che neanche playoff e playout sembrano poter  allontanare; scommesse ed intrallazzi (il Teramo vede minacciose nubi addensarsi sulla sua storica promozione in Serie B).

Playoff e playout nulla possono poi contro gli errori arbitrali e tutto ciò che ne consegue; gli arbitri posti in prossimità delle porte non hanno risolto il problema dei cosiddetti gol fantasma, si continua a sbagliare sulla assegnazione dei rigori così come sulla segnalazione dei fuorigioco. La moviola in campo sarebbe utile per stabilire se il pallone ha varcato o no la linea di porta, ma su un rigore contestato anche il rivedere più volte l’azione rallentata può non dissipare i dubbi.

Le polemiche scatenate dalle sviste arbitrali sono il sale del calcio, certi avvenimenti restano impressi e se ne discute per anni. La sedia alzata di Mondonico, la corsa sfrenata di Mazzone, fino al violino di Garcia.

Ci si può chiedere dove sarebbe rotolato il pallone se fosse stato convalidato il gol di Turone, se fosse stata vista la rete di Muntari o se fosse stato annullato l’1-1 del Dnipro segnato in un fuorigioco grande come la Statua della Madre Russia. Forse sarebbe cambiata la storia o forse no.

Niente è perfetto, il calcio lo si gioca su un terreno verde, lo si vive sugli spalti o davanti al televisore. Lo si discute nei salotti televisivi e nei bar e ci piace anche per questo. 

Antonio Gagliardi

 

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui