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Guidolin si rimette in gioco: “Pronto per nuovo progetto”

ROMA – Poco più di un anno fa lasciava la panchina dell’Udinese per affrontare una nuova sfida, quella di “supervisore” per la famiglia Pozzo. Una sfida in realtà mai partita. 12 mesi dopo, però, Francesco Guidolin vuole tornare a respirare l’aria dello spogliatoio. Si chiude, quindi, dopo cinque anni la collaborazione con l’Udinese.  “Credo di aver lasciato un ricordo importante a Udine, ho dato molto all’Udinese anche perché Udine è una terra nella quale giocatori e allenatori si sentono di passaggio, mentre io avevo deciso di mettere radici lì e se avessi cominciato un nuovo lavoro avrei mantenuto la mia parola. Tra l’altro ho avuto contatto con un paio di grandi club, ma ho rinunciato io, ho preferito rimanere a Udine”.

PRONTO A RIPARTIRE – “Lasciare la guida dei bianconeri al termine della stagione 2013-14 “è stata una mia scelta – spiega il tecnico ai microfoni di ‘Tutti Convocati’ su Radio24 -. Nessuno mi mandava a casa, sono stato io a chiedere di qualcosa di diverso per un periodo, di dare una mano in un altro ambito per provare qualcosa di diverso. Quel progetto poi non è partito, ma ho fatto io la scelta di fermarmi per un anno e poi vedere le situazioni come potevano cambiare. E così è”. Le richieste nel frattempo non sono mancate. “Alcune chiamate sono arrivate, non posso dire di essermi sentito dimenticato – rivela poi Guidolin a proposito degli ultimi mesi -. Sono stato contatto già da gennaio-febbraio per il finale di stagione o per la prossima, ma ho tergiversato, ho preferito vivere questa stagione in questo modo. Sentivo il bisogno di ricaricare le pile e credo che un anno sabbatico ogni tanto faccia bene, ogni 4-5 anni fermarsi un po’ aiuta ad allontanare il logoramento di questo mestiere. Adesso sono pronto a prendere in considerazione eventuali proposte, mi interessa il progetto, la serietà delle persone e mi piacerebbe più l’estero che l’Italia anche se so che all’estero sarebbe più difficile. Ma guardo le cose con serenità”.

UN ANNO DI “STUDI” – Durante questa pausa, Guidolin ha ‘studiato’. “Mi è piaciuto il mini-viaggio a casa Bayern da Guardiola, abbiamo scambiato quattro chiacchiere, ho visto una partita che stava preparando, la preparazione della partita e lo sviluppo della stessa ed erano consequenziali. Vedere gli altri come si muovono è stato interessante”. E tra i tecnici ‘studiati’ anche Sarri, che molti lo paragonano proprio a Guidolin. “Si è costruito una carriera senza aiuti, con la sola forza della sua competenza e ha meritato questa chiamata. Empoli e Napoli sono due realtà diverse, non sarà semplice, ma ha dimostrato di saperci fare e l’età è quella giusta”.

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Allenatori
Protagonisti:
francesco guidolin
Fonte: Repubblica

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