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Juventus, Dybala: ”Qui per diventare grande”. E prende la maglia di Pirlo

TORINO – Mentre proseguono i casting per assegnare la maglia numero 10 liberata da Tevez, la Juventus ha trovato un indossatore per il 21 lasciato da Pirlo: “Ho scelto quel numero perché ho 21 anni e perché in passato era quello di Zidane – spiega Paulo Bruno Exequiel Dybala, nel giorno della sua presentazione ai media e ai tifosi bianconeri -. I miei idoli giovanili però sono stati Riquelme e Ronaldinho”.
Polo rosa flu e ciuffo scolpito, il giocatore più pagato dell’era Agnelli – al Palermo 32 milioni più 8 di eventuali bonus – dimostra di avere le spalle larghe: “In Italia si parla sempre di soldi. Era già successo a Palermo, ma poi ho dimostrato il mio valore. Cercherò di fare lo stesso qui a Torino. Mi fa molto piacere che la Juve abbia creduto in me. Hanno pagato una cifra alta per me: vuol dire che credono in me e sanno che posso dare tantissimo. Quando ho saputo che i bianconeri mi cercavano non ho avuto dubbi. Questo trasferimento rappresenterà un bel salto per la mia carriera: spero di poter crescere come giocatore e come persona. Voglio diventare grande anche qui”.

Se Tevez arrivò con l’etichetta (sbagliata) di bad boy, Dybala sembra più un boy scout: “Sono un ragazzo tranquillo, mi piace stare in famiglia, bere il mate, giocare alla playStation e a bigliardo. Non mi piace molto andare in giro. Mi chiedete di Tevez? Qui ha fatto cose davvero incredibili”.

Dybala prende subito confidenza con i verbi forti bianconeri: “Voglio vincere, e questa è la squadra perfetta per cominciare a farlo. Assistere alla finale dell’Olympiastadion mi ha fatto effetto: era in fondo la mia prima partita di Champions…”. Ambizioni altissime, profilo basso: “Credo che la Juve possa fare ancora meglio dell’anno scorso, arrivando a vincere la Champions League. Se penso di giocare titolare? Allegri per ora mi ha soltanto dato il benvenuto, non abbiamo ancora parlato. Sceglierà lui, e io rispetterò le sue decisioni: dobbiamo essere tutti sempre pronti”.

La Joya, il Gioiello (“ma a Palermo mi chiamavano “U Picciriddu”), vuole tutto: “E’ normale sognare la Nazionale… Se temo che Messi possa prendersi una pausa dalla Selección? Lio è il giocatore più forte al mondo, lui ci deve essere”. L’attaccante di Laguna Larga assicura di non aver paura della concorrenza e nemmeno di dover eventualmente cambiare “residenza” in campo: “La competizione interna fa bene, stimola. Quanto al ruolo, presto saprò come vuole utilizzarmi Allegri. Ho già fatto il trequartista e la seconda punta. L’anno scorso a Palermo Iachini mi ha impiegato come prima punta e ho realizzato tanti gol. Posso giocare in qualsiasi ruolo dell’attacco, mi adatto per il bene della squadra”. L’idea di cominciare dalla panchina, per lasciare spazio al duo Morata-Mandzukic, non sembra affliggerlo più di tanto: “Anche Morata l’anno scorso ha impiegato un po’ di tempo per dimostrare di essere un grande calciatore e di saper fare tanti gol  –  conclude Dybala -. Ecco, spero di disputare in una stagione come la sua. Voglio dare grandi soddisfazioni ai miei nuovi tifosi”. Banale, se si vuole, ma molto deciso.

juventus

serie A
Protagonisti:
paulo dybala
Fonte: Repubblica

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