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Dimaro 2015: lavoro personalizzato per gli atleti e studio sul DNA. Lo staff medico azzurro del Dr. Alfonso De Nicola è sempre attento alla prevenzione

STAFF MEDICO SSC NAPOLI _ DIMARO 2015

I RISULTATI DI UNA SQUADRA DI CALCIO NASCONO DALL’OTTIMA SINERGIA TRA EQUIPE TECNICA, MEDICA E SOCIETARIA. L’ATTENZIONE VERSO LA PREVENZIONE E UNA PREPARAZIONE ADEGUATA POSSONO ESSERE LE CHIAVI DEL SUCCESSO DI UNA STAGIONE. LO STAFF SANITARIO SSC NAPOLI HA SEGUITO QUESTE LINEE GUIDA ANCHE PER LA FASE PRECAMPIONATO DEGLI AZZURRI A DIMARO NEL CORSO DEL RITIRO MOSTRANDO ANCORA UNA VOLTA UN APPROCCIO INNOVATIVO: ALLENAMENTI PERSONALIZZATI E STUDIO SUL DNA DEGLI ATLETI PER UN METODOLOGIA UTILE A PREVENIRE IN FUTURO GLI INFORTUNI MUSCOLARI OLTRE CHE ALTRE PATOLOGIE.

Lo staff medico del Napoli coordinato dal dr. Alfonso De Nicola con i dottori Enrico D’Andrea e Raffaele Canonico, resta uno dei punti di riferimento importanti per la squadra azzurra. In forza alla società partenopea dal 2005 ha definito, in accordo con la nuova equipe tecnica, un programma approfondito e dettagliato composto da test, analisi e verifiche per tutti i giocatori della rosa che hanno effettuato il ritiro in Val di Sole dallo scorso 11 luglio.

L’obiettivo anche per il 2015/2016 è consolidare il primato (detenuto nelle ultime 8 stagioni) di ‘Napoli d’acciaio’ per mancanza quasi totale di infortuni e indisponibili.

Il dr. Alfonso De Nicola, fisiatra e medico dello sport, uno dei primi maestri italiani ed europei nella prevenzione e riabilitazione della pubalgia, professore a contratto presso la scuola di specializzazione in Medicina dello Sport alla Federico II, guida la squadra medica: con lui un gruppo eccellente che contribuisce in modo determinante a fare in modo che i calciatori stiano in buona salute e rendano al massimo.

E sono: il Dott. Enrico D’Andrea, medico fisiatra, esperto in terapia manuale; il Prof. Raffaele Canonico, medico dello sport, esperto nella diagnosi precoce e prevenzione delle patologie cardiocircolatorie, nutrizionista dello sport; nosi precoce e prevenzione delle patologie cardiocircolatorie,nutrizionista dello sport; dott.MASSIMO BUONO,terapista della riabilitazione,esperto e studioso del recupero e ricondizionamento atletico del calciatore,Dott.GIOVANNI D’AVINOnosi precoce e prevenzione delle patologie cardiocircolatorie,nutrizionista dello sport; dott.MASSIMO BUONO,terapista della riabilitazione,esperto e studioso del recupero e ricondizionamento atletico del calciatore,Dott.GIOVANNI D’AVINO,terapista della riabilitazione,esperto in massoterapia e studioso delle più moderne tecniche di recupero manuale e strumentale,Dott.FABIO SANNINO terapista della riabilitazione studioso ed esperto nelle tecniche di riequilibrio posturale globale con metodo Mezieres,Dott.MARCO ROMANOterapista della riabilitazione,riabilitatore,mezierista e studioso delle innovazioni tecniche e strumentali utili alla riabilitazione dell’atleta,Dott MARCO DI LULLO,laureato in scienze motorie,futuro terapista della riabilitazione,masso fisioterapista dello sport,studioso di massoterapia linfodrenante,mezieristaDott. ENRICO D’ANDREA medico fisiatra, esperto in terapia manuale,Dott,Prof.RAFFAELE CANONICO,medico dello sport,esperto nella diagnosi precoce e prevenzione delle patologie cardiocircolatorie,nutrizionista dello sport; dott.MASSIMO BUONO,terapista della riabilitazione,esperto e studioso del recupero e ricondizionamento atletico del calciatore,Dott.GIOVANNI D’AVINO,terapista della riabilitazione,esperto in massoterapia e studioso delle più moderne tecniche di recupero manuale e strumentale,Dott.FABIO SANNINO terapista della riabilitazione studioso ed esperto nelle tecniche di riequilibrio posturale globale con metodo Mezieres,Dott.MARCO ROMANOterapista della riabilitazione,riabilitatore,mezierista e studioso delle innovazioni tecniche e strumentali utili alla riabilitazione dell’atleta,Dott MARCO DI LULLO,laureato in scienze motorie,futuro terapista della riabilitazione,masso fisioterapista dello sport,studioso di massoterapia linfodrenante,mezierista.Dott. ENRICO D’ANDREA medico fisiatra, esperto in terapia manuale,Dott,Prof.RAFFAELE CANONICO,medico dello sport,esperto nella diagnosi precoce e prevenzione delle patologie cardiocircolatorie,nutrizionista dello sport; dott.MASSIMO BUONO,terapista della riabilitazione,esperto e studioso del recupero e ricondizionamento atletico del calciatore,Dott.GIOVANNI D’AVINO,terapista della riabilitazione,esperto in massoterapia e studioso delle più moderne tecniche di recupero manuale e strumentale,Dott.FABIO SANNINO terapista della riabilitazione studioso ed esperto nelle tecniche di riequilibrio posturale globale con metodo Mezieres,Dott.MARCO ROMANOterapista della riabilitazione,riabilitatore,mezierista e studioso delle innovazioni tecniche e strumentali utili alla riabilitazione dell’atleta,Dott MARCO DI LULLO,laureato in scienze motorie,futuro terapista della riabilitazione,masso fisioterapista dello sport,studioso di massoterapia linfodrenante,mezierista.il dr. Massimo Buono, terapista della riabilitazione, esperto e studioso del recupero e ricondizionamento atletico del calciatore; il dr. Giovanni D’Avino , terapista della riabilitazione , esperto in massoterapia e studioso delle più moderne tecniche di recupero manuale e strumentale, il dr. Fabio Sannino, terapista della riabilitazione, studioso ed esperto delle tecniche di riequilibrio posturale globale con metodo Mezieres, il dr. Marco Romano, terapista della riabilitazione, mezierista e studioso delle innovazioni tecniche e strumentali utili alla riabilitazione dell’atleta, il dott. Marco Di Lullo, laureato in scienze motorie, futuro terapista della riabilitazione, massofisioterapista dello sport, studioso di massoterapia linfodrenante, mezierista.

Arrivati a supporto in questi giorni a Dimaro anche i due consulenti odontoiatri, i dottori Valentino Tundisi e Massimiliano Sirignano per i test di elettromiografia computerizzata volti ad analizzare l’occlusione da un punto di vista neuromuscolare e agevolare eventuali problemi di natura posturale.

Un lavoro metodico e scrupoloso – quello dello staff medico – che ha prodotto nel corso di questi anni una serie di parametri e riferimenti scientifici legati alle performance sportive ottimali: dati che saranno utili a Mister Sarri per rendere al meglio la preparazione della sua squadra in vista del Campionato, dell’Europa League e della Coppa Italia.

Il nostro obiettivo – ha dichiarato il dr. De Nicola – è capire quali sono gli infortuni che derivano da un certo tipo di preparazione piuttosto che da un altro. I test messi atto per i calciatori si basano su allenamenti personalizzati e differenziati per i singoli atleti: questo sistema ci consente di avere il massimo da ognuno senza rischiare niente. E’ un approccio determinante anche per prevenire gli infortuni”.

La parola chiave ‘PREVENZIONE’ ricorre anche in occasione di un ulteriore piano innovativo che è stato attuato di recente. In accordi con la prestigiosa università americana di Temple Philadelphia ed il prof. Antonio Giordano, direttore dell’Istituto di Ricerca Oncologica Sbarro, lo staff medico del Napoli ha avviato infatti un progetto di Sport Biology che durerà due anni – attraverso il primo studio al mondo sul DNA degli atleti – volto ad individuare eventuali punti deboli fisici e a prevenire gli infortuni muscolari.

In questa prima fase i ricercatori hanno provveduto all’identificazione di tutti quei geni la cui funzione è stata collegata con l’attività agonistica: la pulsazione cardiaca, il metabolismo muscolare, la capacità polmonare, la circolazione, il controllo della pressione sanguigna, il tipo di fibra muscolare; geni che controllano l’integrità strutturale dei tessuti soffici nel corpo o per il recupero dopo lo stress fisico.

La ricerca vuole dimostrare che ogni atleta ha una diversa predisposizione genetica all’attività sportiva e che ogni individuo ha un profilo genetico che richiede allenamenti e regimi nutrizionali che devono anche tener conto del corredo genetico individuale.

Sotto la lente d’ingrandimento c’è il DNA di 40 atleti, professionisti e non, all’inizio della preparazione atletica. Tali soggetti verranno monitorati per 2 anni al fine di capire come, corredi genetici diversi – anche di atleti di diverse etnie – rispondono a stress fisici simili; se corredi genetici simili (fratelli o gemelli) si adattano in modo simile allo stress fisico, e come i geni, nel corso dei due anni considerati, si adattano in seguito a stimoli prolungati, stress fisici e mentali o infortuni. Tali dati, una volta raccolti in un database, permetteranno di individuare quali sono i geni maggiormente influenzati dalla pratica sportiva e quali variazioni genetiche richiedono maggiore monitoraggio o training differenziato.

Secondo il progetto ideato dal prof. Antonio Giordano – aggiunge il dr. De Nicola – sono stati prelevati campioni di saliva per ogni giocatore che poi verranno analizzati negli Stati Uniti. Sono convinto che i primi riscontri saranno molto interessanti e utili per il nostro lavoro.” 

AV Kronos – Ufficio Stampa

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