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Promozione: malore in campo, muore 20enne portiere friulano

Il giovane estremo difensore Fabio Zuccheri aveva iniziato la preparazione con il Sevegliano, squadra dilettante. Si è accasciato improvvisamente al suolo e non c’è stato niente da fare. Suo zio giocava nell’Udinese ed era morto in circostanze simili
Avrebbe dovuto sostenere il primo allenamento della stagione. Il primo con la maglia del Sevegliano, squadra che milita nel campionato di Promozione. Ma dopo appena un giro di corsa di campo, per il riscaldamento, si è accasciato a terra, stroncato da un malore. Fabio Zuccheri, di 20 anni, di Crauglio di San Vito al Torre (Udine), giovane promessa del calcio regionale, è deceduto così ieri sera, intorno alle 20.30, su un campo di calcio.

Il primo allenamento –
Portiere promettente, un passato nelle giovanili del Donatello, Fabio era appena stato acquistato per difendere i pali del Sevegliano dopo la passata stagione all’Ufm Monfalcone. La squadra si era ritrovata proprio ieri per dare il via alla preparazione pre-campionato. Fabio si accascia improvvisamente al suolo, poi si rialza ma cade di nuovo. Compagni e preparatore dei portieri capiscono la gravità della situazione e si precipitano a soccorrerlo. Tentano a lungo di rianimarlo, in attesa dell’arrivo dei sanitari del 118. E’ tutto inutile. Il giovane cuore di Fabio ha smesso di battere. E ai sanitari non resta che constatarne il decesso.

Tragico destino – La notizia ha fatto rapidamente il giro del paese, lasciando un’intera comunità basita. La famiglia di Fabio, che lascia i genitori e una sorella più giovane, tanto legata allo sport e al calcio in particolare, è molto conosciuta in paese. Il padre, Aldino, era un ex calciatore di buon livello e responsabile del settore giovanile di una squadra locale. Una famiglia già colpita però in passato da lutti causati da analoghe patologie. Tragica ironia del destino, i due zii paterni erano deceduti alcuni anni fa in circostanze simili. Lo zio Fulvio Zuccheri, ex giocatore di serie A e allenatore, difensore e centrocampista tra le altre di Udinese, Bologna e Cesena, era morto l’8 ottobre 2007, a 49 anni, a causa di un malore sul campo di calcio, proprio come il nipote. Fulvio Zuccheri stava disputando una partita a scopo benefico a Cesena, nell’all stars bianconere, tra vecchie glorie del club emiliano. Anche un altro zio paterno, Giorgio, era mancato nel 2009, stroncato da un infarto.

Disposta l’autopsia – E’ probabile, dunque, che Fabio sia deceduto a seguito di un infarto. Ma sarà l’esito dell’autopsia, disposta dalla Procura di Udine, ad accertarlo. Il pm di turno ha disposto anche accertamenti sulle cartelle cliniche, la documentazione sanitaria e le visite mediche sportive del giovane. La Procura non esclude la possibilità di effettuare iscrizioni nominative nel registro degli indagati, come sempre avviene in questi casi, per consentire tutti gli accertamenti necessari.

Cordoglio – In serata è arrivato un comunicato dell’Udinese: “La nostra società partecipa commossa al dolore della famiglia Zuccheri per la gravissima perdita del caro Fabio, giovane atleta strappato troppo presto all’affetto dei cari, degli amici e del calcio, di cui era appassionato protagonista. Fabio Zuccheri, 20 anni, qualche anno fa, aveva svolto alcuni allenamenti negli Allievi bianconeri insieme a Simone Scuffet”.

Fonte: SkySport

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