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Lazio, Matri subito nella mischia. E Pioli studia il cambio di modulo

ROMA – Lo sbarco a Fiumicino, il primo allenamento e la scelta del numero di maglia. Poi le misure per l’abito ufficiale, tra una sudata e l’altra con i nuovi compagni. Giri pagina e leggi: visite mediche e di nuovo in campo a faticare. Trovare uno spazio bianco nell’agenda romana di Alessandro Matri metterebbe in crisi l’intero pool investigativo di True Detective. Non c’è dubbio: l’ex attaccante del Milan ha preso di petto la nuova avventura con la Lazio, in due giorni non si è fermato un solo minuto. Lo farà per abbracciare la sua bella Federica Nargi, appena l’ex velina lo raggiungerà nella Capitale. Per il resto, impossibile sottrarsi alla terapia d’urto biancoceleste: tra i giocatori convocati dalle rispettive Nazionali e il nugolo d’infortunati, la presenza del bomber di Sant’Angelo Lodigiano è più che mai benedetta dal tecnico emiliano.

MATRI SUBITO NELLA MISCHIA. E PIOLI STUDIA NUOVE IDEE TATTICHE – È lui l’unica punta di ruolo a disposizione in questo momento. Insieme a quel Keita che, in queste prime uscite stagionali, si è adattato tra mille difficoltà al ruolo di terminale offensivo. I due hanno dimostrato subito un discreto feeling personale, battute e sorrisi hanno condito la fresca conoscenza. La sintonia tattica sarà invece fondamentale per un’idea che ha iniziato a ronzare nella testa di Pioli: la possibilità di passare al 4-4-2, proprio con il neo numero 17 e lo spagnolo a formare il tandem d’attacco. Al momento è solo un’ipotesi, una delle numerose in ballo per scalzare dal trono il canonico 4-3-3. Modulo con il quale, in ogni caso, Matri agirebbe da ariete indiscusso. Già a partire dal prossimo impegno, la sfida interna con l’Udinese del 13 settembre. Il doppio confronto con il Bayer Leverkusen l’ha dimostrato, la rovinosa caduta contro il Chievo l’ha confermato: per la Lazio la presenza di un punto di riferimento in area di rigore diventa ossigeno puro. L’ex centravanti di Cagliari e Juventus è il sesto acquisto estivo di Lotito (senza contare il figliol prodigo Mauri), ma l’unico al momento in grado di farsi trovare pronto senza troppi ripensamenti. Da Hoedt a Patric, da Morrison a Milinkovic-Savic: per loro il periodo di ambientamento prosegue ancora. Fa eccezione in parte Ricardo Kishna: l’olandese è più avanti rispetto agli altri debuttanti, ma il suo processo di crescita è appena agli inizi. Matri no, il suo curriculum parla di un giocatore già in grado di essere gettato nella mischia al primo tentativo.

TRA ATTESA (E INTERROGATIVI), GLI INFORTUNATI DI LUSSO CONTINUANO A TENERE IL TECNICO SULLE SPINE – Klose e Djordjevic, d’altra parte, sono ancora fermi ai box. Il serbo in verità ha ormai recuperato dall’infortunio al malleolo: lo staff medico preannuncia un suo effettivo rientro in campo dopo la sosta per le Nazionali, ma la cautela non è mai troppa. Del resto, il problema fisico che affligge l’ex Nantes risale a prima della Supercoppa Italiana dell’8 agosto: in quell’occasione ogni fastidio sembrava superato, tanto che Djordjevic scese in campo contro la Juventus nel secondo tempo. La ricaduta era dietro l’angolo, ma a distanza di quasi un mese il peggio sembra (di nuovo) essere passato. Più complesso il discorso per Miro Klose: “Difficile rivederlo in campo prima della fine di settembre”, avvisa lo staff medico biancoceleste. Se il recupero dalla lesione al bicipite femorale non farà brutti scherzi, il tedesco tornerà a inizio ottobre. Più o meno (Pioli incrocia le dita) il periodo previsto per Lucas Biglia, altro ko di lusso nella già fosca carrellata di crack in casa Lazio. Puntare con precisione a una data per il suo rientro è al momento un esercizio di pura cartomanzia. Meno azzardato il vaticinio per quanto riguarda Federico Marchetti: la frattura alle costole si sta riassorbendo del tutto, il portiere dovrebbe rivedere la luce (o meglio, il campo) già contro l’Udinese. Un bel sospiro di sollievo per Pioli, costretto a mantenere un filo diretto con l’infermeria per cercare di capire giorno dopo giorno quando poter riaccogliere i big in naftalina. Intanto si consola con Matri, il bomber pronto all’uso per antonomasia. Migliorare lo score attuale della Lazio (3 gol nelle prime 5 gare ufficiali) non dovrebbe essere per lui un’impresa insormontabile.

ss lazio

serie A
Protagonisti:
alessandro matri
Stefano Pioli
Fonte: Repubblica

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