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Milan, salta l’incontro per lo stadio. Ed è scontro con l’Inter

MILANO – Domenica sera San Siro aveva mostrato il suo volto migliore. Stadio esaurito, quasi 80.000 spettatori, cifra ormai difficilissima da raggiungere in Italia; record di incasso assoluto per la Serie A, un tifo incessante delle due tifoserie con decibel al massimo come in una grande discoteca calcistica. Pochi giorni dopo invece il Meazza è diventato terreno di scontro tra Inter, Milan e Comune.

INCONTRO SALTATO – Oggi è saltato l’incontro in programma tra club e Palazzo Marino per fare il punto sulla gestione dello stadio. Inevitabile conseguenza della retromarcia rossonera, annunciata dalle parole di Berlusconi che ha di fatto cancellato il progetto della figlia Barbara di un nuovo impianto al Portello o in altri luoghi di Milano. L’ex premier, suggellando la volontà espressa più volte dalla Fininvest nelle ultime settimane, ha deciso che il Milan continuerà a giocare a San Siro. Ufficialmente il rinvio viene spiegato con “problemi organizzativi” dovuti a impegni delle parti, ma vista la totale incertezza era chiaramente diventato difficile parlare di argomenti tecnici in Comune dal momento che al momento manca l’accordo sulle grandi linee.

L’INTER VA AVANTI DA SOLA  –  L’Inter, infastidita da mesi con Palazzo Marino perché ha permesso ai rossoneri di tergiversare senza prendere una direzione chiara, continuerà comunque ad andare avanti con il suo progetto di ammodernare San Siro in autonomia. Non a caso nei giorni scorsi si sono svolti sopralluoghi di professionisti contattati dal club nerazzurro per definire meglio i possibili interventi futuri. Alla finestra anche la Snai proprietaria dell’area dell’ex Trotto, snodo centrale per un nuovo San Siro allargato con un’area ospitalità allargata e magari doppia per consentire una fruizione commercialmente autonoma di Inter e Milan con un solo stadio. Snai ha da tempo dato la sua disponibilità a ragionare sugli spazi, ma attende proposte e offerte concrete. Il tavolo con il Comune ha subito un rallentamento da quando la vice-sindaco De Cesaris – tosta, severa, ma molto preparata – ha lasciato la Giunta.

MEDIASET E FININVEST IN METRO’ – La zona dell’ex Trotto è diventata ancora più appetibile da quando la metropolitana con la nuova linea Lilla raggiunge San Siro con due fermate: stadio e ippodromo. “Ma come si fa a lasciare San Siro proprio adesso che ci arriva anche la metropolitana con una fermata sponsorizzata Mediaset?”, diceva nei giorni scorsi un importante manager Fininvest. Una vera manna la linea 5 a patto che Atm eviti i disguidi che hanno reso molto complicato afflusso e deflusso di numerosi tifosi la sera del derby: la prova generale di un big-match non si può dire che sia stata un successo. Singolare la chiusura della fermata San Siro Ippodromo a poco più di un’ora dalla fine della partita con la fermata San Siro Stadio congestionata e centinaia di persone tenute fuori dall’ingresso per far smaltire il flusso di viaggiatori ai binari.

GALLIANI ANCORA A MILANELLO – Intanto il Milan continua la preparazione della partita di sabato sera col Palermo. Impegno da non fallire per Sinisa Mihajlovic che arriva alla sfida con i rosanero con appena tre punti in classifica: una vittoria e due sconfitte. Galliani sta vivendo la vigilia come succede nei momenti più significativi: anche oggi è tornato a Milanello per pranzare col tecnico e seguire l’allenamento. L’ad era accompagnato da Umberto Gandini, direttore dell’organizzazione sportiva del Milan e dirigente di lungo corso del club rossonero. Domani sarà la volta di Barbara Berlusconi nel centro tecnico di Carnago. Ance lei incontrerà Mihajlovic a pochi giorni della delusione per le parole del padre sulla fine del sogno Portello, una vicenda davvero pasticciata fin dalla controversa assegnazione della Fondazione Fiera a luglio. Poi tutti a pensare alla partita col Palermo che si giocherà a San Siro. Il Milan non ha più voglia di muoversi, ma ora deve vedersela con l’Inter. Il derby dal campo si è spostato alle tribune.
 

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Fonte: Repubblica

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