LE ALTRE DI A

Milan, Mihajlovic chiede più rabbia: “Tra noi e l’Inter non ci sono sei punti”

MILANO – Smaltita la delusione per la sconfitta nel derby, il Milan si rigetta sul campionato con la voglia e il desiderio di riscattare un avvio di stagione sotto le proprie potenzialità. La stracittadina ha mostrato un diavolo in crescita ed è proprio da qui che Sinisa Mihajlovic vuole ripartire alla vigilia della sfida interna contro il Palermo. “Vogliamo vincere ripetendo la prestazione del derby, il nostro obiettivo è proseguire su quella strada mettendoci tanta rabbia. Il Palermo è una buona squadra che verrà qui a giocarsi le sue carte -avverte l’allenatore serbo -. Il derby è vero che si prepara da solo, ma c’è anche maggior pressione, dovremo andare in campo spensierati dando tutto, solo così si esce dalle partite a testa alta”.

GIOCO DERBY POSITIVO – Con soli 3 punti in altrettante giornate, Mihajlovic traccia un primo bilancio a un mese dall’inizio del campionato. “Tutti si aspettavano qualcosa di meglio, per quello che si è visto in campo i punti sono giusti. Non ci sono 6 punti fra l’Inter e noi, ma loro hanno vinto il derby. Alla fine conta solo il risultato. Dopo il derby ho ritrovato il Milan che avevo in testa, ci siamo ritrovati e adesso dobbiamo confermarci, abbiamo tanta voglia di vincere e se giocheremo come nel derby arriveranno anche i risultati”. Tra le note dolenti di questo inizio di stagione le poche conclusioni a rete dei rossoneri. “I numeri non dicono mai le bugie, nelle 3 partite abbiamo avuto occasioni per tirare, ma abbiamo scelto altre soluzioni, se non tiri difficilmente fai gol. In allenamento proviamo molte conclusioni e tiri da lontano, quando c’è l’occasione bisogna calciare”.

INFORTUNATI NON SONO UNA SCUSA – Tanti gli assenti, ma Mihajlovic non cerca scuse. “Non mi piace cercare scusanti, gli infortuni fanno parte del gioco, quando recupereremo alcuni giocatori avremo più soluzioni, oltre a Menez mancano anche Antonelli e Bertolacci che ci permettono più soluzioni in diverse zone del calcio, comunque Menez sta meglio e dovrebbe tornare ad allenarsi, vedremo poi come risponderà ai carichi di lavoro”. In avanti può trovare spazi anche Balotelli: “Ha cominciato il derby con il piede giusto e lo dovrà fare ogni volta che avrà la possibilità di giocare. Per quanto riguarda il trequartista, Honda è un professionista serio, un ragazzo che in fase difensiva e di possesso si sacrifica molto, poi è vero che potrebbe fare qualcosa di più in fase offensiva, i colpi ce li ha, magari deve sbloccarsi psicologicamente. Lo stesso vale per Bonaventura che può giocare come interno e come trequartista, per Suso è difficile dopo la partita con l’Empoli, non è facile per un giocatore trovarsi subito pronto. Sono tre soluzioni che valuteremo”. In difesa la coppia centrale titolare sembra essere quella Romagnoli-Zapata. “Non c’è una coppia, sicuramente Zapata e Romagnoli sono complementari, Ely nel precampionato ha fatto molto bene. Ci sono Alex e Mexes che speriamo di recuperare. Per quanto riguarda De Jong e Montolivo sono due giocatori molto importanti con caratteristiche diverse, se scelgo l’uno non vuol dire che l’altro sia stato bocciato”.

MONTOLIVO NON VEDE FAVORITI – E proprio i due centrocampisti sono al suo fianco in conferenza stampa. “Ognuno di noi fa di tutto per metter in difficoltà il mister – le parole di Montolivo -. Poi se uno non viene scelto, cerca di lavorare ancor di più per convincere l’allenatore e tutto questo è fondamentale”. Inutile guardare adesso una classifica che, secondo Montolivo “non può dare particolari indicazioni. Le squadre che si giocano le prime tre posizioni sono sempre le stesse. Juventus e Napoli sono partite con qualche difficoltà, ma le abbiamo viste in Europa. Non possiamo fare classifiche al riguardo. Il prossimo esame è più difficile di quello precedente. Abbiamo bisogno di punti, non di complimenti. Dobbiamo mettere più rabbia e cattiveria nelle conclusioni. Domani è molto più importante rispetto a domenica scorsa”.

GRINTA DE JONG – Da Montolivo a Nigel De Jong. “Abbiamo un gruppo con lo spirito giusto, con idee e filosofia diverse. Noi ci crediamo quest’anno”. Nessuna polemica sulla panchina nel derby: “Siamo competitivi e durante la settimana sono normali le scelte del mister. Dobbiamo accettare anche la panchina. Siamo in 25, giocano 11, ma dobbiamo essere tutti positivi. Io posso anche giocare come portiere”, ride l’ex Manchester City che ribadisce: “abbiamo fiducia nel nuovo allenatore. Dobbiamo cercare, anche tra di noi, di tirar fuori il carattere e prendere responsabilità. Lo stiamo facendo con il nostro mister al fianco. Sono molto fiducioso per questa stagione. Siamo il Milan e giochiamo sempre per vincere”.

FIDUCIA GALLIANI – Da Roma dove ha partecipato alla conferenza stampa “Sport e salute: l’eccellenza in medicina dello sport”, Adriano Galliani ha fatto sentire il proprio calore alla squadra. “Siamo sereni e convinti di aver giocato bene nel derby, non meritavamo la sconfitta contro l’Inter. Ora ci aspettiamo che al buon gioco si uniscano anche i risultati a partire da domani nella gara contro il Palermo”. Galliani ha parlato anche di Balotelli. “Mario si sta comportando bene a 360 gradi, sul piano agonistico e comportamentale. Siamo soddisfatti, più che cambiato a me sembra che sia molto maturato, è arrivato con un approccio molto diverso e migliore rispetto a due anni e mezzo fa – sottolinea Galliani -. Lui ha sempre amato il Milan, ne è sempre stato un tifoso, per un professionista giocare per la squadra per cui si tifa è il massimo”. Elogi anche per Sinisa Mihajlovic. “Con il presidente Berlusconi – spiega – lo abbiamo scelto dopo una serie di ragionamenti su cosa servisse al Milan, mi sembra che stia facendo le cose che volevamo, quindi va bene così, la cosa più importante è l’unione di intenti tra le tre componenti: società, staff tecnico e giocatori”.

Fonte: Repubblica

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui