LE ALTRE DI A

Udinese, Lodi: “La piazza ideale per rilanciarmi”. Domizzi: “Non diamo giudizi sul tecnico”

UDINE –  A due giorni dal quarto ko consecutivo, a Udine si prova a ripartire e lo si fa con una faccia nuova, quella di Francesco Lodi, ultimo rinforzo arrivato in bianconero. Dopo un’estate da svincolato, l’ex regista del Parma ha ancora voglia di dare tanto, in una piazza dove torna dopo cinque anni: “Ringrazio la società, che mi ha dato la possibilità di tornare in un posto in cui sono stato bene  –  ammette Lodi in conferenza stampa  –  Metto a disposizione tutta la mia voglia di fare bene. È un anno importante per me e per l’Udinese. Questa è una piazza che non ha timore delle grandi squadre. Mi metto a disposizione dell’allenatore e darò sempre il meglio di me stesso”.

“DI NATALE È COME UN FRATELLO”  –  Nella sua prima esperienza bianconera, Lodi arrivò in prestito dall’Empoli ma non fu riscattato: “Fu un’annata non facile, non sono riuscito a dare il meglio di me e mi è dispiaciuto  –  racconta il centrocampista  –  Per questo ora voglio fare bene e voglio farlo il prima possibile. Mi sento allenato e sono pronto. Di Natale? Lo reputo come un fratello acquisito e sono convinto che quando il primo gol arriverà, non si fermerà più, perché è un giocatore straordinario”.

“LA PIAZZA IDEALE PER RILANCIARMI” – Con quattro sconfitte di fila, il momento dei bianconeri non è facile: “Dobbiamo ripartire dal secondo tempo contro il Milan e non svegliarsi per forza dopo gli schiaffi, ma pensare prima di tutto a non subire reti  –  è l’analisi di Lodi  –  Domenica abbiamo una partita molto importante e solo con l’unione possiamo uscire da questo momento particolare. Come sono arrivato qui? Ho avuto contatti con altre squadre di serie B in estate. Stavamo parlando anche con un’altra società di A in questo periodo. Appena il mio procuratore mi ha chiamato e mi ha detto che potevo tornare a Udine, sono stato molto contento, perché questa è secondo me la piazza ideale in cui rilanciarmi. Sono molto orgoglioso di indossare questa maglia”.

DOMIZZI: “MAI ESPRESSO GIUDIZI SUL TECNICO” – In casa bianconera, parla anche Maurizio Domizzi, presentatosi oggi in conferenza stampa per fare alcune precisazioni su quanto pubblicato in merito a un vertice fra società e ‘senatori’: “Ho letto che i giocatori con più esperienza di questa squadra sono stati chiamati da Gino e dal presidente, cosa tra l’altro vera  –  racconta il centrale  –  Poi ho letto che nell’incontro ci sono state chieste opinioni sul mister e altro. Non so come funziona nelle altre squadre, ma so come funziona qui. Qui non c’è nessun giocatore che può permettersi di andare dalla dirigenza o dalla proprietà a dare giudizi sull’allenatore, e la stessa società non li chiede. Non mi sembra giusto che si possano scrivere o pensare cose del genere. Magari in altre società funziona così, non so, ma qui assolutamente no”.

“PARLIAMO SPESSO COL PRESIDENTE, È CONSUETUDINE” – “E credo che sia giusto così, perché bastano piccoli messaggi sbagliati e sembra che alcuni giocatori vengano utilizzati in determinate partite perché hanno recriminato di qualcosa con la società o con la dirigenza  –  lamenta Domizzi  –  Se passa quel messaggio, che il Domizzi di turno ha giocato la scorsa partita perché si è lamentato dell’allenatore con la società, non credo sia per nulla giusto. È successo anche altre volte di essere convocati dal presidente, in particolare da Gino che non è spesso qui. Non è capitato spesso perché poche volte siamo andati male. Ci hanno semplicemente chiesto l’importanza del momento. Ci è stato chiesto di cercare di fare punti il più presto possibile, ma il tutto è rientrato nella consuetudine”.

“SIAMO PROFESSIONISTI, SE SERVIRÀ CAMBIEREMO MODULO”  –  “Il fatto che il mister, pur essendo nuovo, abbia deciso di proseguire sul 3-5-2, per noi è stata una sicurezza  –  confessa Domizzi  –  Se da qui in avanti, l’allenatore ci proporrà di cambiare assetto tattico, ci adatteremo ai cambiamenti, come la nostra professione richiede ma questa è un’altra di quelle questioni che personalmente non ho mai affrontato con la società e con la proprietà. Per noi questo è il momento in cui dobbiamo fare punti. Domenica non si può parlare di ultima spiaggia, ma resta comunque una partita molto importante: da vincere. In altre circostanze in cui abbiamo perso come quest’anno, non avevamo nemmeno tirato in porta. Invece ora tiriamo sempre parecchie volte, costruendo e giocando. Quante volte sotto di 0-3 dici ‘dai adesso la riprendiamo’? Ma poi, quante volte effettive la riprendi, o ci vai vicino? La squadra ha qualcosa dentro di sè e lo farà vedere presto”.

GIARETTA: “GRUPPO COESO, AVANTI CON COLANTUONO”  –  A confermare quanto dichiarato da Domizzi, c’è anche il ds bianconero, Cristiano Giaretta: “Nel calcio i problemi possono esistere, ma il fatto di ingigantire determinate situazioni, non aiuta nessuno  –  ammette il dirigente dei friulani  –  Noi siamo molto ospitali, ma non si può rendere più grande di quello che è una questione normale come un colloquio tra i giocatori e la presidenza della società. Abbiamo una proprietà molto equilibrata e noi vogliamo che il tutto resti equilibrato anche all’esterno. Il gruppo è molto coeso tra di loro e con l’allenatore, che sarà sempre lo stesso anche se malauguratamente la trasferta di Bologna dovesse andare male. Stiamo cercando di consolidare le nostre certezze sul tecnico, sulla squadra e sul gruppo. Dobbiamo andare avanti e proseguire in questo percorso. Subiamo anche le polemiche, ma non le vogliamo vedere condite in maniera esagerata come abbiamo visto questa mattina  –  conclude Giaretta  –  siamo certi che usciremo presto da questa situazione difficile, perché il gruppo è eccezionale e ha una sinergia davvero invidiabile. Stringiamo i denti e aiutiamoci tutti, perché così troveremo la via per uscire dal momento negativo”.

THEREAU RINNOVA – Cyril Thereau e l’Udinese insieme fino al 2018. Il club friulano ha reso noto di aver prolungato il contratto dell’attaccante francese, classe 1983, per altre due stagioni. Il giocatore, arrivato in Italia nell’agosto del 2010 grazie al Chievo che lo prelevò dallo Charleroi, veste la maglia bianconera dalla scorsa stagione
 

Fonte: Repubblica

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui