PIANETA CALCIO

Vieni avanti… Crotone: il rock di Juric esalta la Serie B

Il punto più alto l’avevano toccato due stagioni fa, un 6° posto nella regular season prima dei playoff sfumati per mano del Bari. In panchina c’era Massimo Drago, crotonese doc, guida della squadra in 3 delle 12 stagioni degli “squali” in Serie B. L’allenatore che in estate ha salutato la Calabria per Cesena, tra le maggiori indiziate alla promozione, trova adesso davanti a sé proprio la rivelazione Crotone, capolista del campionato dopo 8 turni. Si ritroveranno a inizio dicembre nella 16.a giornata ma, al momento, convince la scelta di affidare i rossoblù all’esordiente Juric e la pazienza nella gestione del lavoro: lo 0-4 al debutto contro la corazzata Cagliari poteva suggerire presagi nefasti , ma i 17 punti successivi senza passi falsi hanno dato la giusta dimensione al Crotone dei miracoli.

Progetto “giovane” – Un exploit che arriva da lontano, orchestrato da una pianificazione lungimirante e dagli interventi di Peppe Ursino, un’istituzione in materia: direttore sportivo del Crotone nonché deus ex machina sullo Ionio, dove figura dal 1995. Organizzazione, quindi, oltre alla fiducia incondizionata verso i talenti italiani e stranieri nel nome del budget e dell’approccio sportivo. Competenza, scouting e risorse convincono i top club a parcheggiare i propri gioielli per maturare spazio e minuti: nell’era Drago sbocciarono volti noti in chiave azzurra come Florenzi, Bernardeschi, Sansone, Crisetig, Dezi e Cataldi oltre a nomi di livello come Migliore, Ciano, Maiello e Del Prete tra gli altri. Poco importa se l’organico viene sostanzialmente rivoluzionato ogni stagione: se il progetto è costruito su solide fondamenta, la formula è garantita complice la presenza di veterani in gruppo. Lo storico capitano Galardo ha annunciato il ritiro in estate ma alle sue spalle figurano uomini d’esperienza come Cordaz e Claiton, Paro, Modesto e De Giorgio fino al redivivo Torromino, originario di Crotone e accostato ad Hulk per motivi insindacabili.

Mi manda Gasperini – L’impronta giovane resta comunque una prerogativa come recita l’età media della squadra (23,5 anni). Lo confermano i muscoli di Tounkara e Budimir, l’effervescenza di Stoian e Ricci, le qualità di Capezzi e Salzano fino alle progressioni di Martella e Zampano, senza dimenticare sorprese come Ferrari, Yao e Balasa. Non mancano uomini da scoprire come Firenze (scovato al Sestri Levante in D) o da rivalutare come Sabbione, epurato dal Carpi per cause disciplinari. Un organico affidato al croato Ivan Juric, il Grifone nel cuore e un doppio filo che lo lega a Crotone: qui arrivò nel 2001 dagli spagnoli dell’Albacete, qui è tornato dopo le parentesi da vice (Inter e Palermo), Primavera (Genoa) e Mantova in Lega Pro. Barba incolta e capello selvaggio, un look da pirata e una passione per la musica death metal, apprezzata al punto che la calca impetuosa sotto il palco – come ha spiegato – lo fa sentire vivo. Il modello di sempre è Gian Piero Gasperini già protagonista a Crotone, suo maestro e collaboratore complice una stima reciproca condivisa da oltre 10 anni. La filosofia è la stessa: forza delle idee, coraggio e aggressività. Un’anima rock che da Crotone schianta la Serie B.

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Fonte: SkySport

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