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Koulibaly: l’anno della consacrazione?

Arrivato al Napoli la scorsa stagione, tra l’indifferenza e loscetticismo della maggior parte dei tifosi, un anno dopo, Koulibaly è ormai un titolarissimo del Napoli di Maurizio Sarri. Fortemente voluto dall’ex-DS degli azzurri, Riccardo Bigon, Kalidou Koulibaly è giunto al Napoli, per una cifra di poco superiore ai 9 milioni di euro, dal Genk.

Un perfetto sconosciuto che si è assicurato un posto da titolare con Rafa Benítez ad inizio stagione, ma che da gennaio fino alla fine della stessa, si era visto in calo, sia fisico che psicologico. A soli 23 anni, e arrivando da un campionato meno competitivo, avendo inoltre il bisogno di maggiore quantità di tempo per adattarsi, il difensore senegalese ha dimostrato qualità ma anche cali di concentrazionefatali e continui a partita in corso. Ciò ha diviso anche la valutazione dei tifosi, che hanno tentennato soprattutto in estate quando alla porta di De Laurentiis ha bussato il Southampton con 12 milioni di euro per portarsi via il difensore.

Sarri però, non ha mai voluto perdere il difensore. “Koulibaly dal punto di vista fisico può diventare un difensore tra i migliori, ma commette ancora tanti errori a livello tattico. Se impara tre movimenti può giocare al Barcellona, ora tocca a lui”. Parole di un allenatore o forse di una sorta di Maestro, che ha creduto nelle potenzialità del suo studente, ma che ha inseguito anche una risposta “caratteriale” da parte sua. Koulibaly finora sta rispondendo nel miglior dei modi. Dopo due partite contro Sassuolo e Empoli, dove è rimasto in panchina, il senegalese è entrato dal primo minuto contro la Sampdoria e non è più uscito dal campo, neanche in Europa League.

Insieme ad Albiol, la coppia centrale di difesa del Napoli, ha visto la palla andare nella propria porta soltanto cinque volte nelle nove presenze stagionali finora. A Milano, contro il Milan, si è vista lamiglior partita del senegalese da quando è arrivato all’ombra del Vesuvio, nella quale non ha mai concesso un centimetro a Bacca e Bonaventura, andando anche spesso in copertura ad aiutare Ghoulam, con interventi dal timing perfetto. Contro il Midtjylland, ha indossato anche la pelle di regista, e con un lancio lungo 60 metri ha messo nelle migliori condizioni possibili Callejón per il gol del vantaggio.

Fisico, testa e piedi. 24 anni. A Napoli c’è un Koulibaly in nettacrescita, e oggi saranno pochi quelli che vedono un Napoli senza il senegalese. Sarà questo l’anno dell’affermazione? Non si sa. Ma finora la difesa partenopea sembra essere in buone mani con un Kalidou così. La colonna d’ebano partenopea.

 

VAVEL

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