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Genoa, accordo con Preziosi. Nel club entra Calabrò

GENOVA –  Enrico Preziosi, presidente del gruppo Fingiochi, di cui fa parte anche il Genoa, ha reso noto di aver individuato con Giovanni Calabrò, numero uno di Calfinternational SA “un percorso che prevede il rafforzamento patrimoniale del gruppo Fingiochi da parte di Calfininternational SA”. “I due gruppi -si legge in un comunicato diffuso da Preziosi- hanno concordato i principi fondamentali di tale operazione di rafforzamento patrimoniale in una lettera di intenti. L’operazione è soggetta ad usuali condizioni quali il buon esito delle attività di due diligence e la definizione della documentazione contrattuale”.

IL RUOLO PREZIOSI – Lunedì è il giorno delle firme. Però, prima, ci sarà un nodo non da poco da sciogliere: Calabrò vuole la maggioranza e Preziosi non intende restare con un ruolo che ne limiterebbe il raggio d’azione. Però entrambi le parti sono convinte di riuscire a trovare un accordo entro la fine della settimana. Diceva Paolo Mantovani che a guidare una società di calcio bisogna essere in numero dispari ed inferiore a tre. Ne è più che mai convinto anche Giovanni Calabrò. “Nelle sue aziende non è stato mai socio di minoranza e sarà così anche nel Genoa”, dicono convinti i suoi collaboratori che da luglio stanno tessendo la tela per arrivare a portare il manager, che ha fatto fortuna in Russia, al vertice del club più antico d’Italia. I primi incontri con Zarbano, l’amministratore delegato, risalgono infatti a luglio, poi la palla è passata direttamente a Calabrò e Preziosi.

Calabrò è pronto ad entrare nel club e a farsi carico di tutta la pesante situazione debitoria, ma non certo con un ruolo di azionista di minoranza. Per altro, però, Calabrò non vuole rinunciare alla competenza e all’esperienza che Preziosi ha accumulato in tutti questi anni di calcio. Preziosi infatti, lo affiancherà per almeno tutto il campionato, conservando la carica di presidente. E verrà confermata anche tutta la struttura dirigenziale a cominciare da Zarbano che in questa trattativa è stato molto collaborativo col gruppo di Calabrò e che meglio di ogni altro sa come muoversi nel bilancio del Genoa e nella sua complessa situazione debitoria. I professionisti di Calabrò stanno analizzando con estrema attenzione il bilancio. I debiti del Genoa complessivamente sono 174 milioni (a fronte di 78 milioni di crediti).

Men che meno è in discussione lo staff tecnico. Calabrò sa perfettamente che Gasperini e i suoi collaboratori in questo Genoa sono un valore aggiunto. Come lo sono Milanetto, Salucci e tutto il gruppo degli osservatori. Appena ci sarà la firma Calabrò si metterà a tavolino con Gasperini per programmare un piano di rafforzamento per il prossimo mercato tecnico che sia adeguato alle ambizioni del Genoa. Dunque niente più prestiti e/o giocatori che vengono da una lunga inattività da rilanciare.

Se Preziosi ha fretta un motivo c’è. Lunedì 16 novembre è infatti il termine ultimo per pagare gli stipendi di tecnici e giocatori riferiti ai mesi di luglio, agosto e settembre. Occorrono tra i 4 ed i 5 milioni per non incorrere nella penalizzazione. C’è poi il nodo relativo alla Fondazione che detiene il 25 per cento del pacchetto azionario. Per Calabrò questo però non rappresenta un problema. Anzi, apprezza il ruolo della Fondazione ed è convinto di instaurare una collaborazione molto stretta. Concetti confermati venerdì nel corso di un colloquio informale tra Andrea Vernazza, l’avvocato che ha presentato Calabrò a Preziosi, ed il collega Paolo Gatto che è uno dei reggenti della Fondazione. Proprio per questo a Calabrò non piace una delle soluzioni che è stata prospettata. Ovvero entrare con con una quota iniziale del 35 per cento e poi acquisire la maggioranza traverso una serie di aumenti di capitale che inevitabilmente metterebbero fuorigioco la Fondazione.

genoa

serie A
Protagonisti:
enrico preziosi

Fonte: Repubblica

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