Roma, Garcia: “Terrorismo cieco attacca le nostre fonti di piacere”

ROMA –  Una settimana fa, allo Stade de France – uno dei luoghi colpiti dagli attentatori nella drammatica serata parigina – lui c’era, insieme alla sua compagna, per assistere a Francia-Germania e vedere da vicino le prestazioni di Rudiger e Digne. Rudi Garcia non intende soffermarsi troppo sugli orribili eventi di venerdì scorso; voltare pagina è la miglior soluzione per tornare alla normalità: “I primi pensieri vanno alle famiglie delle vittime, e ai feriti. Hanno attaccato le nostre fonti di piacere, un ristorante, un concerto, una partita di calcio. Dobbiamo restare uniti – l’invocazione del tecnico francese – e continuare a vivere per non darla vinta a gente che non riesco a definire neanche come persone. Spero che tutti i grandi di questo mondo, e i politici, trovino presto una soluzione al terrorismo cieco”.

“LE NOSTRE VITE DEVONO CONTINUARE” – “Allo Stade de France la sicurezza ha funzionato bene – ha poi continuato sul tema della sicurezza negli stadi per il prossimo turno di Serie A – le nostre vite devono continuare e il fatto che la Francia abbia subito giocato contro l’Inghilterra è stata un’ottima risposta. Il calcio è uno spettacolo e la vita è già abbastanza dura per cancellare tutti i momenti di piacere. Noi abbiamo fiducia in chi si occupa della sicurezza e i calciatori, nel momento in cui si tolgono gli abiti in borghese, dovranno essere bravi a pensare di sfruttare il piacere di fare il più bel mestiere del mondo”. Testa al campo, dunque, e nessun alibi. La Roma impegnata al Dall’Ara, dopo la sosta per le nazionali, dovrà fare a meno di Gervinho e Salah, le principali armi offensive del primo scorcio di stagione: “Il pericolo è quello di dimenticare che sabato sarà una sfida difficile. Questa partita, tutto è tranne che già vinta: hanno cambiato allenatore, hanno vinto le ultime due partite e hanno uno spirito totalmente differente. I miei sanno che dovremo essere totalmente concentrati sul match e sulla conquista dei tre punti”.

FIDUCIA ALLA COOPERATIVA DEL GOL – Le defezioni impongono al tecnico di Nemours di sopperire all’assenza dei laterali d’attacco, dando fiducia a calciatori – come nel caso di Iturbe – che avranno la chance di dimostrare la propria utilità nella rosa giallorossa: “Soluzioni ne abbiamo per continuare ad essere efficaci in attacco. Siamo stati in grado di rispondere a differenti sistemi di gioco. Iago Falque ha fatto molto bene da inizio stagione e Iturbe ha le stesse caratteristiche di velocità e potenza atletica di chi mancherà. Risorse ne abbiamo, ci sono tanti giocatori in grado di segnare: la cooperativa del gol è una cosa utile per noi”. Peso dell’attacco affidato ad Edin Dzeko, ritornato dal doppio impegno della sua Bosnia contro l’Irlanda, con la certezza di non disputare il prossimo campionato europeo: “Sia lui, sia Pjanic erano delusi ma li ho trovati positivi: hanno voglia di fornire il loro contributo alla squadra per prendersi una rivincita con la Roma. Mi ero preparato a parlare con loro, ma non ne ho avuto bisogno”.

BENTROVATO DESTRO – Occhi puntati sull’ex, Mattia Destro, apparso rigenerato dopo l’approdo di Donadoni alla guida dei rossoblu: “Sarà un piacere rivedere Mattia. E’ stato un grande protagonista qui a Roma ma non ci sarà solo lui da sorvegliare, la loro squadra in generale sta meglio e noi dobbiamo soltanto pensare a fare il nostro per ottenere la vittoria, necessaria ad iniziare al meglio la serie di otto partite. L’unica cosa che conta è vincere al Dall’Ara”. Vincere, dunque, per alimentare le possibilità di dare continuità di risultati, in vista della cavalcata verso un traguardo importante; lo stesso traguardo invocato da Alessandro Florenzi che ha dichiarato di recente che l’attuale squadra è la Roma più forte in cui abbia mai giocato. “Basta guardare la classifica per sapere che ci sono squadre forti in vetta e che fino all’ultima partita non ci sarà qualcuno che riuscirà a vincere in anticipo. Se Alessandro avrà ragione, vorrà dire che avremo più chance per vincere il titolo”.

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Rudi Garcia