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Bianchi crede nel Napoli “sembra essere anno buono”

Il Napoli di Sarri da scudetto come lo era il suo. Ottavio Bianchi, primo allenatore a vincere il campionato sulla panchina dei partenopei, ci crede. “Mi sembra che sia l’anno buono – si sbilancia ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ su RadioUno – Anche gli anni passati aveva una buona squadra ma era altalenante. Oggi invece e’ una squadra solida, ben organizzata, con pochi punti negativi nell’organico e ha raggiunto un equilibrio difensivo di grande valore e i campionati si vincono cosi’. L’ambiente e’ favorevole, i giocatori sono ben disposti al sacrificio, sono attrezzati in ogni reparto, mi sembra che sia l’annata giusta. Questa squadra – prosegue – e’ molto interessante e non dimentichiamo che non ci sono squadre spacca-campionato, hanno tutte grosse difficolta’ ma il Napoli ne ha meno delle altre, nel lotto delle contendenti e’ quella meglio organizzata”.Bianchi, inoltre, ricorda che “chi vince il campionato non e’ che l’anno precedente giocava per non retrocedere e il Napoli era li’, nelle posizioni di alta classifica. L’Inter, invece, l’anno scorso non partecipava alla volata finale e la Roma, che e’ stata l’antagonista della Juve, anche quest’anno ha valori altalenanti”.Rispetto al Napoli di Mazzarri o di Benitez, il salto in avanti e’ notevole. “In passato e’ mancata la continuita’, questa organizzazione difensiva. Non e’ sufficiente giocare quando hai la palla, la mentalita’ quando non ce l’hai deve essere la stessa”, sottolinea l’ex tecnico dei partenopei, che indica nell’euforia dell’ambiente forse l’unica vera “piccola situazione negativa”, tanto da consigliare a Sarri di “tenere a bada l’entusiasmo, rimanere se stessi e isolarsi”. Ma ci sono tutte le condizioni per vincere lo scudetto e magari anche l’Europa League: “la scaramnzia e’ importante ma la realta’ piu’ che il Napoli e’ un’ottima squadra”, sentenzia Bianchi, che in occasione della sfida scudetto di lunedi’ prossimo con l’Inter prevede “una partita a scacchi, una gara fisica da parte dei nerazzurri col Napoli che cerchera’ di imporre il suo gioco.Prevedo poche occasioni da gol, scaturite da situazioni di palla inattiva”. Dalla lotta scudetto Bianchi taglia fuori la Juve: “ha troppi problemi, ha perso tre giocatori di levatura internazionale che nei momenti di stanca potevano risollevare la situazione. Ci vuole molto lavoro e pazienza”.Infine, parlando della sua carriera e del suo futuro, nessun rimpianto per la Nazionale (“non ero all’altezza, avrei diviso l’Italia, non potevo andar bene a tutti e fortunatamente non me l’hanno mai proposta”) e vita da pensionato che gli sta piu’ che bene. “La panchina non mi manca, ho lasciato io volontariamente anche perche’ ritenevo che questo calcio non era piu’ l’abito adatto per me”.(AGI) .

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