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Bologna, Donadoni si gode l’exploit: “Ora la salvezza, ma il futuro è ambizioso”

BOLOGNA – Il giorno dopo aver fermato l’ormai ex capolista Napoli, il Bologna prende sempre più consapevolezza della propria forza in chiave salvezza e lo stesso Roberto Donadoni non nasconde il proprio orgoglio. Con lui in panchina sono arrivate tre vittorie, un pareggio e una sconfitta permettendo agli emiliani di uscire dalla zona rossa. “Il grande cambio è stato riuscire a convincersi e convincerli delle proprie qualità e metterle in campo e la partita di ieri è stata emblematica, tutti si sono aiutati. La squadra, i ragazzi hanno interpretato la settimana nella maniera giusta, capendo quello che era necessario fare a differenza della gara precedente col Torino – dice della vittoria sul Napoli – A livello di mentalità, di convinzione hanno interpretato la gara nella maniera corretta, sapendo che contro un grande avversario come il Napoli non bastava fare le cose normali e che bisognava andare oltre”.

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FUTURO AMBIZIOSO – Oggi la salvezza, poi chissà. Il Bologna americano è ambizioso. “è vero che la proprietà è straniera, ma coloro che hanno la responsabilità sono italiani – spiega il tecnico ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ su RadioUno -. Abbiamo l’amministratore delegato Fenucci che è italiano, il direttore sportivo che è Corvino, Di Vaio che fa trait d’union fra società e squadra. Da soli non si può fare nulla, il presidente è in sintonia con i dirigenti e il sottoscritto e dobbiamo solo pensare a lavorare. Ci sono tutte le componenti ideali, delle idee importanti che vogliono portare avanti, ma che sono legate ai risultati, per cui dobbiamo essere bravi a centrare la salvezza. Ma ci sono le premesse per fare bene in futuro. Rimanere qui a lungo e pensare all’Europa? Questi sono un po’ i desideri e credo che ci sia la fattibilità. è un percorso che parte ora e che va portato avanti, piano piano, con grande dedizione e attenzione, cercando di migliorare a 360 gradi perchè società e squadra diventino competitive con una visione che vada oltre il campionato italiano. Tutto può accadere, niente succede per caso, la società è molto solida, il presidente ha grandi stimoli e queste sono premesse importanti. Mi auguro che il percorso sia quello, ho fatto questa scelta, perchè ho questa convinzione”.

LAVORO PSICOLOGICO – Il presente intanto vede un Bologna completamente rigenerato con Donadoni in panchina. “Non è corretto e giusto attribuire tutte le responsabilità a Delio Rossi – dice a proposito delle difficoltà iniziali della squadra – Probabilmente non c’è stata quell’alchimia ideale che fa scattare nella testa e nelle gambe dei calciatori quelle componenti che portano a determinati risultati. Io posso valutare le mie prime 5 gare qui, il passato, non avendolo vissuto, è difficile da valutare”. L’ex ct azzurro ha lavorato molto sulla testa dei giocatori. “Ci sono moltissimi aspetti su cui si deve migliore, il valore aggiunto è credere un pò più in se stessi. Quando hai una classifica complicata paghi di più, soprattutto quando hai qualche giovane che ancora non ha quella malizia di saper gestire i momenti sotto il profilo nervoso”.

DESTRO “PIPITA” ROSSOBLU – Contro il Napoli anche il Bologna ha avuto il suo Higuain, Mattia Destro, che da quando è arrivato Donadoni ha cominciato a segnare e non si ferma più. “Le qualità di Mattia sono indiscutibili per quello che ha fatto nel passato, poi c’è l’aspetto mentale, psicologico. Stava attraversando un momento un pò di difficoltà ma si è convinto di più, si è tranquillizzato e si è calato nella parte di essere un protagonista, un trascinatore. Ha l’atteggiamento giusto, corre, si dà da fare e i compagni fanno una corsa in più quando perdi la palla se dai la dimostrazione di volerla riconquistare e di voler lottare. Il suo cammino è ancora lungo, deve dare continuità, ne riparliamo fra 10 gol”.

TANTE FAVORITE PER LO SCUDETTO – Infine, per quanto riguarda il campionato, secondo Donadoni “L’Inter non è la favorita assoluta. Nelle ultime due settimane c’è stato un interscambio di posizioni al vertice della classifica, sono tutte lì agguerrite, forti, piene di campioni, hanno tutte le chance in regola per giocarsela fino in fondo. Secondo me, chi avrà più continuità avrà la meglio, ma vediamo anche la Juve che è di nuovo lì come del resto mi aspettavo”.

Fonte: Repubblica

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