LE ALTRE DI A

Fiorentina-Lazio 1-3: i biancocelesti sorprendono i viola

FIRENZE – Dopo la capolista Inter a San Siro prima della pausa natalizia, la Lazio sconfigge anche la seconda della classe al Franchi, ovvero la Fiorentina che non cadeva in casa dal 25 ottobre scorso (1-2 contro la Roma). 3-1 per i biancocelesti questa sera, in una gara che ha dato il meglio nei 6’ di recupero finali. Nel primo tempo segna al 46’ Keita. Poi il recupero nel secondo tempo durante il quale Milinkovic-Savic sembra chiuderla con lo 0-2, ma una papera di Berisha su tiro di Roncaglia un minuto dopo tiene accese le speranze toscane. L’1-3 decisivo lo realizza proprio all’ultimo secondo Felipe Anderson.

PARTE FORTE LA FIORENTINA – Nel 3-4-2-1 di Paulo Sousa Mati Fernandez e Borja Valero supportano l’unica punta, Kalinic. Panchina per Ilicic che non è al meglio. Sugli esterni giocano Blaszczykowski e Alonso. Pioli risponde col 4-3-3 con Candreva, Djordjevic e Keita in attacco. A centrocampo torna Biglia dopo la squalifica, con lui Milinkovic-Savic e Parolo. In difesa recupera Mauricio che lascia in panchina il nuovo arrivo Bisevac. La Fiorentina parte forte e la difesa laziale corre brividi già nei primi minuti. Mati Fernandez dà l’illusione del gol su punizione mentre Alonso è molto mobile sulla sinistra e quando conclude dal limite trova una deviazione.

VIENE FUORI LA LAZIO E SEGNA KEITA – Poi cambia qualcosa perché nel pressing contro pressing delle due squadre quando la Fiorentina ruba palla non riesce mai a ripartire, mentre la Lazio sì. Al 28’ Keita penetra in area defilato a sinistra e conclude col piatto sinistro: respinge Tatarusanu. Un minuto dopo grossa occasione per Milinkovic-Savic che da ottima posizione calcia male con un esterno destro che termina out. Meglio il serbo al 32’ quando svetta di testa su un corner di Biglia e ci vuole il salvataggio sulla linea di Astori per evitare il gol. La Fiorentina non riesce più a costruire azioni offensive e la Lazio appare in controllo. Anzi, nel primo e unico minuto di recupero Keita colpisce: controllo di palla in corsa, penetrazione in area e rasoterra di destro preciso che non lascia scampo a Tatarusanu.

VIOLA A TESTA BASSA – Nella ripresa ci si attende una Fiorentina alla riscossa, ma qualcosa non va nei giocatori di Paulo Sousa e allora il tecnico cambia Blaszczykowski con Pasqual e sposta Alonso a destra. La mossa funziona anche perché Pasqual quando crossa raramente sbaglia. Poco dopo si fa male Badelj e allora entra anche Ilicic. Intanto Mati Fernandez, Candreva e Alonso da fuori non centrano lo specchio della porta. Tocca a Pioli fare le sue mosse e la prima vede Matri in campo al posto di Djodjevic. La manovra viola migliora ma Berisha rischia poco. Allora dentro anche Rossi e fuori Mati. Pepito è in campo da una manciata di secondi e impegna il portiere laziale con un sinistro dal limite. Occasionissima Fiorentina al 32’: colpo di testa di Alonso e Parolo salva davanti alla porta di testa. Insistono i padroni di casa che attaccano adesso a testa bassa anche se così facendo si espongono inevitabilmente al contropiede biancoceleste soprattutto quando trovano una diga davanti alla difesa ospite, diga che porta il nome di Biglia.

UN RECUPERO DA BRIVIDI – Al minuto 41 Matri potrebbe chiudere la gara quando Candreva lo smarca solo davanti a Tatarusanu, ma l’ex juventino consegna la sfera al portiere con un tiraccio debole. Pioli si gioca anche la carta Felipe Anderson, esce il bravissimo Keita. Al 43’ Berisha salva su Rossi e poco dopo Alonso di testa non trova la porta per una questione di centimetri. Rizzoli concede ben 6’ di recupero e succede di tutto. Minuto 47: Milinkovic-Savic controlla al limite, difende palla, entra in area e con un preciso sinistro segna lo 0-2. Primo gol in A per lui. Pare fatta per la Lazio ma un minuto dopo Berisha la combina grossa quando va per parare e trattenere un tiro di Roncaglia: la palla scivola tra le mani del portiere e si insacca. C’è ancora tempo per pareggiare per i viola, gli schemi saltano, regna l’anarchia e può succedere qualsiasi cosa. Ma al 51’ la risolve in modo definitivo Felipe Anderson che viene servito splendidamente in area da Candreva e con un preciso destro fissa il risultato finale sul 3-1 in favore della Lazio. Che così festeggia nel migliore dei modi il suo compleanno n.116.

Fiorentina-Lazio 1-3 (0-1)
Fiorentina (3-4-2-1):
Tatarusanu 6, Roncaglia 5, Gonzalo Rodriguez 5,5, Astori 6, Blaszczykowski 5 (9′ st Pasqual 6,5), Badelj 5,5 (14′ st Ilicic 5,5), Vecino 5,5, Alonso 6, Mati Fernandez 5 (29′ st Rossi 6,5), Borja Valero 6, Kalinic 5,5. (33 Sepe, 15 Bagadur, 4 Tomovic, 3 Gilberto, 18 Suarez, 21 Verdù, 11 Rebic, 30 Babacar, 90 Baez). All.: Sousa 5.
Lazio (4-3-3): Berisha 5,5, Konko 6, Mauricio 6, Hoedt 6, Radu 6,5 (31′ st Braafheid sv), Biglia 7,5, Milinkovic-Savic 7, Parolo 6,5, Candreva 7,5, Djordjevic 5,5 (19′ st Matri 5), Keita 7 (42′ st Anderson 6,5). (55 Guerrieri, 13 Bisevac, 44 Prce, 4 Patric, 23 Onazi, 32 Cataldi, 6 Mauri, 11 Klose). All.: Pioli 7.
Arbitro: Rizzoli di Bologna.
Reti: pt 46′ Keita; st 47′ Milinkovic-Savic, 48′ Roncaglia, 51′ Felipe Anderson.
Ammoniti: Gonzalo Rodriguez, Mauricio, Parolo, Hoedt, Konko, Pasqual per gioco falloso, Borja Valero per proteste.
Angoli: 6 a 2 per la Fiorentina.
Recupero: 1′, 6′.
Spettatori: 25.361, incasso 464.199 euro (paganti 4586, incasso 127.565; abbonati 20.775, quota 336.634).

Fonte: Repubblica

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui