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Lazio, Keita vuole restare: “Obiettivo 100 presenze. Ma l’Olimpico torni una bolgia”

ROMA – Tra la Lazio e Keita è risbocciato l’amore. Almeno fino al termine della stagione. Quello tra il club biancoceleste e il giovane senegalese, in eterna attesa del passaporto spagnolo, è sempre stato un rapporto pieno di alti e bassi. Non c’è sessione di mercato in cui non si prospetti la possibilità di divorzio, così come non sono mai mancate voci diffuse (talvolta ad arte, come succede spesso nel calciomercato) riguardo squadre interessate, dopo qualche panchina di troppo nella Lazio.

KEITA VUOLE RESTARE: “VOGLIO ARRIVARE A 100 PRESENZE” – I “problemi” sono iniziati un anno e mezzo fa, con l’arrivo di Pioli. Keita si è visto trasformato da “salvatore della patria”, quale era diventato nel Reja-bis, in alternativa di lusso. Da qui i vari malumori, conditi da frecciate polemiche: “Pioli dice che mi alleno bene? Allora mi facesse giocare di più”, disse l’anno scorso dopo l’ennesima panchina. Non le manda certo a dire, Keita. Perché a dispetto della sua carta d’identità così leggera (8 marzo 1995), ha già una personalità forte e ingombrante. Se ne sono accorti pure al Barcellona, dove è cresciuto. Lì lo mandarono in punizione al Cornellà (per l’ormai celebre scherzo del ghiaccio sotto il cuscino del compagno) e lui rispose segnando gol a raffica e rifiutando il rientro alla base. È proprio in quell’occasione che nacque per la Lazio l’opportunità di assicurarsi le prestazioni di quel talento e il ds Tare riuscì nell’intento. Keita ha fatto sfracelli in Primavera, si è guadagnato di entrare in pianta stabile in prima squadra con Reja e, dopo qualche incomprensione tattica con Pioli, è riuscito a conquistarsi un posto pure con lui. Ecco perché è risbocciato l’amore, confermato dal diretto interessato qualche settimana fa e ribadito anche oggi ai microfoni di LazioStyleRadio: “Spero di arrivare oltre le 100 presenze con la maglia della Lazio”. Considerando che è a quota 83, significa che la Lazio potrà stare tranquilla almeno fino al termine della stagione e che i tentativi di Monaco, Watford e Swansea possono essere rispediti al mittente.

L’APPELLO AI TIFOSI: “L’OLIMPICO DEVE ESSERE UNA BOLGIA” – In estate, poi, la società potrà continuare a coccolare il suo campioncino, che è cresciuto nel Barcellona ma si ispira all’uomo immagine del Real Madrid: “Come caratteristiche mi avvicino più a Cristiano Ronaldo per il mio modo di giocare, di accelerare. Messi però è il più forte di tutti, ha vinto 5 palloni d’oro. Incredibile”. Dove casca, casca bene. Sia lui, che il suo amico Felipe Anderson, che tra i suoi idoli ha pure Neymar, terzo nell’ultima classifica del pallone d’oro: “Io e Felipe abbiamo un grande rapporto, siamo ottimi amici. Lui è un grandissimo calciatore, entrambi siamo giocatori d’attacco ed è importante per noi essere veloci. Giocando sull’esterno mi trovo più a mio agio, mi sento libero di esprimermi. È la posizione che preferisco, poi chiaramente sono a disposizione dell’allenatore”. Che lo ha provato spesso anche da prima punta, perché ha intravisto in lui i movimenti adatti. Proprio da uno di questi è nato il gol realizzato alla Fiorentina: “Djordjevic è stato fantastico nel premiare il mio movimento. Queste partite sono belle perché c’è ritmo e intensità. Abbiamo fatto un ottimo pressing, rispondendo al meglio ai dettami del mister in settimana. C’era bisogno di un sussulto dopo il pareggio interno con il Carpi e al fischio finale eravamo orgogliosi della nostra prestazione”. Ora Keita chiede un segnale anche dai tifosi: “Abbiamo bisogno del supporto della nostra gente. L’Olimpico deve essere sempre una bolgia, tutti insieme uniti. In questo modo sarà difficile per tutti batterci e con l’inizio del girone di ritorno dovremo dare il massimo per risalire in classifica. Fuori casa i tifosi ci hanno spesso fatto sentire la loro presenza, senza accusarci al primo errore. Sbagliano Messi e Ronaldo, figurarsi se non sbagliamo noi…”.

CONTROLLI ALLA SPALLA PER BIGLIA, MA CON IL BOLOGNA CI SARÀ – Intanto preoccupa l’assenza di Biglia nell’ultimo allenamento. Il centrocampista argentino soffre per un problema alla spalla (per un colpo che dovrebbe risalire addirittura alla partita con l’Inter) e si è sottoposto ad alcuni controlli in clinica Paideia. Vista l’importanza del giocatore è scattato subito l’allarme, ma comunque non dovrebbe essere niente di grave: al momento la sua presenza con il Bologna non sembra in dubbio.
 

serie A

ss lazio
Protagonisti:
balde keita
Fonte: Repubblica

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