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Atalanta-Inter 1-1, Handanovic para tutto nel giorno degli autogol

BERGAMO – Edy Reja ritrova la “sua” Atalanta, Samir Handanovic salva l’Inter. Il girone di ritorno si apre con un bel pareggio a Bergamo, merito soprattutto della Dea: gli orobici abbandonano qualche velleità di troppo, si riscoprono capaci di aggredire anche con il cambio drastico di modulo varato dal tecnico e mettono in seria difficoltà la formazione di Roberto Mancini, che torna a casa con un punto in tasca grazie alle parate del proprio portiere. Finisce 1-1, in una partita che vede la rarità di due autoreti, circostanza praticamente impossibile con i cambiamenti di criteri di assegnazione dei gol. I due protagonisti in negativo sono Jeison Murillo, in enorme difficoltà ben oltre l’errore che sblocca il risultato, e Rafael Toloi, anch’egli abbastanza impreciso.

LA SVOLTA DI REJA – Con Denis ormai proiettato al possibile ritorno in Argentina e Diamanti ancora troppo indietro fisicamente, Reja decide di stravolgere l’undici di partenza. Addio al 4-3-3, i padroni di casa scelgono la trincea: 3-5-2 particolarmente aggressivo, specialmente in avvio, con Gomez a supporto di Monachello. Mancini dà fiducia alla coppia Jovetic-Icardi ma in campo c’è anche Ljajic, per un 4-3-2-1 privo di posizioni fisse in attacco e con Guarin – impalpabile e a tratti dannoso – e Brozovic ai fianchi di Medel. Marce alte sin dall’avvio per la Dea. Pressing esasperato ed esasperante, una girata di Kurtic respinta da D’Ambrosio mette Dramé in condizione di battere col mancino, Handanovic deve scaldare i guanti già al sesto giro d’orologio. Proprio quando l’Inter sembra trovare una soluzione alla pressione atalantina, arrivando anche a concludere da fuori area in un paio di occasioni, gli orobici passano. Dramé salta Guarin come fosse una sagoma di cartone, tiro-cross in scivolata dell’ex Chievo, Murillo in spaccata trafigge Handanovic. Il colombiano è in rottura prolungata e al 22′ regala palla a Monachello, il sinistro dell’attaccante viene respinto dal portiere nerazzurro.

TOLOI IMITA MURILLO – Gli ospiti faticano ma si ritrovano sull’1-1 quasi senza volerlo. Buona la trama palla a terra che porta Icardi al cross da destra, Toloi vuole liberare l’area ma col mancino infila il pallone sotto la traversa, proiettile avvelenato e imparabile per il malcapitato Sportiello. Il pareggio tranquillizza l’Inter, aiutata anche da un momento di inevitabile respiro dell’Atalanta. Brozovic va per il bersaglio grosso al 34′ con un bel sinistro al volo, provvidenziale l’opposizione di Conti. Le posizioni intercambiabili di Jovetic e Ljajic, con quest’ultimo che spesso viene a prendere palla addirittura a centrocampo, talvolta finiscono per far perdere compattezza a Cigarini e compagni. Ma quando Jovetic trova metri davanti a sé, arrivando indisturbato fino ai 18 metri, preferisce la conclusione alla verticalizzazione: destro fuori misura, Mancini non gradisce dalla panchina. Brivido atalantino in chiusura di primo tempo. Gomez per l’inserimento di Cigarini, il centrocampista arpiona il pallone servendo di prima Monachello, sinistro potentissimo ma centrale. Il riflesso di Handanovic è vincente, si va negli spogliatoi con la sensazione che l’estremo interista abbia fatto qualcosa di decisivo. Non si è visto ancora nulla.

MURO HANDANOVIC – Nessun cambio in avvio di ripresa, Toloi vuole riscattare l’autogol e incorna alla perfezione un corner da sinistra, risposta superba di Handanovic che alza nuovamente in angolo, con Monachello che può andare vicino al 2-1 sugli sviluppi della battuta successiva. Mancini si gioca la carta Perisic per Guarin ma è l’Atalanta a sfiorare il bis. Cross dello scatenato Gomez, Monachello manca la sponda ma il rimpallo con Telles apparecchia la tavola per l’inserimento di Cigarini. Botta da due passi, Handanovic respinge in acrobazia con i piedi e il centrocampista sembra non credere ai suoi occhi. Lo scoramento tramortisce l’Atalanta, che balla in un paio di occasioni ma viene graziata da Icardi, impreciso di testa prima ed egoista con il destro poi, quando ignora il solissimo Jovetic sul palo opposto. Mancini va all’assalto con Biabiany terzino destro – fuori Telles con D’Ambrosio sull’out sinistro – e nel finale anche con Palacio per Jovetic. L’argentino perde l’attimo buono per servire in pieno recupero Icardi, poco prima Monachello aveva fatto imprecare Reja, mandando alle stelle con il tacco un invito delizioso di Gomez. L’Atalanta archivia così le quattro sconfitte consecutive, l’Inter ora deve sperare in Sassuolo e Udinese per non vedere scappare Napoli e Juventus.

ATALANTA-INTER 1-1 (1-1)
Atalanta (3-5-2): Sportiello 6; Masiello 6.5, Toloi 5, Cherubin 6; Conti 6.5 (28′ st Bellini 6), Cigarini 6.5, de Roon 7, Kurtic 6 (38′ st Migliaccio sv), Dramé 7; Monachello 5.5, Gomez 7 (40′ st Diamanti sv). (Bassi, Radunovic, Brivio, Kresic, Raimondi, Estigarribia, D’Alessandro, Denis). All.: Reja
Inter (4-3-2-1): Handanovic 8; D’Ambrosio 5.5, Miranda 6, Murillo 4.5, Telles 5.5 (25′ st Biabiany 5.5); Guarin 5 (13′ st Perisic 5.5), Medel 6, Brozovic 6; Jovetic 5 (39′ st Palacio sv), Ljajic 6; Icardi 5.5. (Carrizo, Juan Jesus, Montoya, Nagatomo, Ranocchia, Santon, Gnoukouri, Kondogbia, Manaj). All.: Mancini
Arbitro: Rizzoli
Reti: 17′ pt aut. Murillo, 25′ pt aut. Toloi
Ammoniti: Toloi, Cigarini, Gomez, Monachello, D’Ambrosio, Brozovic, Biabiany, Guarin, Jovetic
Recupero: 1′ e 4′

Fonte: Repubblica

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