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Cassano e Insigne, gli amici del calcio: vacanze insieme con mogli e figli

Cassano si è dichiarato pochi giorni fa, in tivù: «Ho pochi amici nel calcio, e Insigne è uno di questi, un ragazzo semplice e vero, dal punto di vista professionale è il numero uno in Italia, se Higuain segna tanto è anche merito suo». E se qualcuno non avesse capito: «Insigne è il migliore calciatore italiano, non immagino una Nazionale senza di lui. Ha caratteristiche diverse dalle mie, lui fa tutta la fascia, è straordinario».

Insigne lo ha fatto nel recente passato, anche se non ha mai rinnegato il suo idolo Del Piero: «Cassano?Uno dei più grandi calciatori italiani. Se riuscissi a fare la metà di quello che ha fatto lui, sarei felicissimo».Cassano e Insigne fanno coppia. Amicissimi loro e pure le loro famiglie, legate da un rapporto profondo. E lo testimonia la rete, dove si trovano diverse foto scattate da loro nelle ultime due estati, durante le vacanze (entrambi hanno due figli maschi: Lionel e Christopher il blucerchiato, Carmine e Christian il partenopeo) in Sardegna.

Inclusi i filmatini dello scorso luglio, cliccatissimi, della sfida a gavettoni sulla spiaggia: aperta da Cassano e pareggiata da Insigne. Carolina Marcialis e Jenny Darone, le mogli dei due, non si risparmiano su twitter dei “ci mancate” con emoticon di cuoricini e affini. Cassano ha nove anni più di Insigne. Il feeling tra i due è scattato grazie a Prandelli. E cioè durante il ritiro con la Nazionale prima dello sfortunato Mondiale brasiliano.

“Due matti!” li ha definiti Carolina in un tweet. È il classico caso in cui le affinità caratteriali si accompagnano a quelle tecniche. Estro e fantasia. E grandissima generosità. In campo e fuori. Si dice che il numero di sms che i due si scambiano sia altissimo. E certo il traffico è aumentato in questi ultimi giorni. Non è la prima volta che i due si affrontano da avversari (già successo in dei Parma-Napoli e Inter-Napoli), ma da quando Cassano è tornato alla Samp, sì. Perché il 99 aveva saltato per una noia muscolare l’andata al San Paolo, quel rocambolesco 2-2 con doppiette di Higuain ed Eder.

I due amici stanno vivendo due campionati diversi. Ma con la stessa leggerezza d’animo e con la stessa voglia di spaccare il mondo. Insigne è uno dei punti di forza del Napoli di Sarri e domani pomeriggio sarà una bella gatta da pelare per Cassani e Carbonero, che dovrebbero gravitare sulle stesse mattonelle. Per lui finora 19 presenze, 8 gol (quasi nessuno banale) e 7 assist, Higuain gli deve parecchi “grazie”. Per lui, di Frattamaggiore, giocare nel Napoli che lotta per lo scudetto, dopo Maradona, è un sogno. Cassano in questa stagione ha giocato meno e di gol ne ha segnato uno solo, per ora.

Quello a Buffon nell’1-2 con la Juve, ma ha offerto un paio di assist a Soriano e svariati lampi di classe, inclusa la clamorosa traversa domenica con il Carpi. Dopo un avvio di stagione difficile si è ripreso la sua Sampdoria. Domani agirà ancora nel ruolo che Montella gli ha ritagliato, il finto nueve che dirigere e coordinare tagli e inserimenti di chi gli sta vicino. È sorridente, di buon umore. Negli ultimi mesi Cassano e Insigne sono stati spesso accomunati. Perchè sono amici e perché sono similmente forti.

Qualcuno ha rivisto in un gol del napoletano al Torino, ai tempi del Pescara, lo stesso stop di collo esterno con cui Fantantonio aveva scherzato Blanc, e poi Panucci, in quel Bari-Inter che lo consegnò al mondo del calcio. Sulla panchina di quel Bari sedeva Eugenio Fascetti, il tecnico che ha scoperto Cassano. Quel Fascetti che così ha parlato qualche tempo fa: «Insigne è anche più forte di Cassano: forse è meno geniale, ma di sicuro possiede più continuità, e quindi potrà fare molto meglio in carriera. Cassano ha dato soltanto il 60-70% di quello che poteva, ed è stata solamente colpa sua». Un ritornello già sentito. Ma domani pomeriggio.

ilsecoloXIX

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