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Udinese-Lazio 0-0: nervi tesi, i friulani resistono in dieci

UDINESE – Inseguivano entrambe la vittoria, per motivi differenti, ma alla fine devono accontentarsi di un pareggio ad occhiali Udinese e Lazio al termine di un match caratterizzato più dal nervosismo che dal bel gioco. Tante le interruzioni, in effetti, alla ‘Dacia Arena’, fra cartellini (otto gialli e due rossi sul campo, a cui si aggiunge l’allontanamento dei due team manager dalle panchine) e gol annullati, in un pomeriggio tutt’altro che tranquillo per Celi, abile comunque a condurre in porto la gara senza danni. Uno 0-0 che è un brodino per entrambe le contendenti: la formazione friulana ferma l’emorragia di punti dopo tre sconfitte consecutive, mentre quella biancoceleste prosegue a piccoli passi la sua rincorsa europea (settimo risultato utile consecutivo), sebbene resti il rammarico per non aver sfruttato almeno un tempo intero in superiorità numerica visto che i padroni di casa sono rimasti in dieci già prima dell’intervallo (situazione ristabilita al 40′ st dal rosso a Matri per le offese all’assistente Manganelli).

PER PIOLI DUE CAMBI OBBLIGATI GIA’ NEL PRIMO TEMPO – A parziale scusante per gli uomini di Pioli c’è comunque il fatto che il tecnico già nella prima frazione ha dovuto operare due cambi forzati, per gli infortuni a Bisevac (problema al flessore della coscia sinistra dopo pochi minuti) e poi Djordjevic (distorsione alla caviglia dopo il fallo che ha portato al rosso a Danilo), non rimanendo che una sola carta da giocarsi poi: ha tentato con Klose per il quarto d’ora finale, ma il tedesco non ha inciso, anche perché non granché assistito dal resto della squadra. Di certo, mercoledì nella sfida contro il lanciatissimo Napoli l’allenatore della Lazio fra squalifiche (saranno appiedati Matri, espulso, Cataldi e Milinkovic-Savic che erano in diffida e sono stati ammoniti) e infortuni avrà non pochi problemi di formazione.


GOL ANNULLATO A KUZMANOVIC, POI ESPULSIONE DI DANILO – I bianconeri (con esordio per il neo acquisto Kuzmanovic) iniziano a mille all’ora, compatti e aggressivi, e in pochi minuti si rendono pericolosi con Wague, Edenilson e Badu, mentre la Lazio è sorniona e cerca di abbassare i ritmi. Al 27′ il clima di scalda dopo una rete annullata a Kuzmanovic che insacca su servizio di Edenilson: con notevole ritardo il guardalinee Manganelli alza la bandierina e segnala il fuorigioco all’arbitro, le immagini mostrano comunque che la decisione è giusta. Tensione che si taglia col coltello (forse acuita anche dalla settimana di ritiro per i friulani) e l’ammonizione rimediata da Thereau alla mezz’ora per vibranti proteste, con la conseguente reazione su Badu, intervenuto per riportarlo alla calma, dà il senso dei nervi tesi in casa bianconera. Con il passare dei minuti escono dal guscio i biancocelesti e al 38′ hanno la prima chance: accelerazione di Candreva a destra, cross teso che Karnezis respinge male, la palla danza davanti alla porta ma Djordjevic non trova la coordinazione per il tap in. Al 42′ secondo giallo e rosso per Danilo, che atterra Djordjevic con un calcione (apparso involontario) e finisce anzitempo sotto la doccia. Nell’occasione il serbo si infortuna (caviglia sinistra dolorante) e Pioli deve ricorrere al secondo cambio inserendo Matri. Sulla successiva punizione cross di Candreva, ponte aereo di Mauricio e Konko da ottima posizione spara alto con l’esterno destro.

LAZIO A CACCIA DEL GOL CON L’UOMO IN PIU’ – La Lazio vuole approfittare dell’uomo in più e inizia la ripresa in pressione: Wague respinge il tiro a botta sicura di Cataldi, poi Karnezis salva in uscita su Matri, cui Celi poi annulla giustamente per fuorigioco un delizioso pallonetto all’incrocio quasi da fondo campo. Altra vana esultanza al 13′: Matri si libera con un fallo evidente della marcatura di Piris e incorna di testa, l’arbitro ferma tutto. Colantuono vede che i suoi stanno soffrendo e inserisce prima Heurtaux e poi Lodi per serrare i ranghi e contenere le folate offensive avversarie, per la verità non sempre continue. Al 34′ sventola di Keita dalla distanza, palla fuori di un soffio, due minuti dopo traversone perfetto di Candreva, Matri non ci arriva, Konko sì ma non inquadra la porta di testa.

ROSSO PER MATRI, ALLONTANATI ANCHE I DUE TEAM MANAGER – A sei dalla fine si scatena Thereau, che va via in azione personale e si presenta davanti a Berisha: bravi il portiere e Mauricio a chiudergli lo specchio. Di nuovo nervosismo nel finale: Matri si fa espellere per proteste all’assistente e pure i team manager delle due squadre, Infurna e Manzini, vengono allontanati, con il direttore di gara costretto a sospendere due volte il gioco per qualche secondo per verificare che fosse tornata la calma anche nel tunnel che porta agli spogliatoi. E allora per fortuna che mercoledì si torna già in campo…

UDINESE – LAZIO 0-0 (0-0)
UDINESE (3-5-2): Karnezis 6.5; Wague 6, Danilo 4.5, Piris 6; Edenilson 6.5, Badu 6.5, Guilherme 6 (14′ st Lodi 6), Kuzmanovic 6 (24′ st Bruno Fernandes 6), Ali Adnan 6; Thereau 5.5, Zapata 5.5 (9′ st Heurtaux 6). (90 Romo, 97 Meret, 17 Armero, 27 Widmer, 30 Felipe, 42 Coppolaro, 8 Bruno Fernandes, 33 Kone, 10 Di Natale, 18 Perica). All.: Colantuono 5.5.
LAZIO (4-3-3): Berisha 6.5; Basta 6.5, Bisevac sv (8′ pt Mauricio 6), Hoedt 6.5, Konko 6; Milinkovic-Savic 5.5, Cataldi 5.5, Parolo 6 (30′ st Klose sv); Candreva 6.5, Djordjevic 5.5 (43′ pt Matri 4.5), Keita 6. (22 Marchetti, 55 Guerrieri, 4 Patric, 18 Gentiletti, 6 Mauri, 10 Felipe Anderson, 23 Onazi). All.: Pioli 6.
ARBITRO: Celi di Bari 6.
ESPULSI: al 42′ pt Danilo (U) per doppia ammonizione, al 40′ st Matri (L) per proteste; al 42′ st allontanati dalle panchine i due team manager Luigi Infurna e Maurizio Manzini.
AMMONITI: Wague (U), Parolo (L), Cataldi (L) e Milinkovic-Savic (L) per gioco falloso, Thereau (U) per proteste; Djordjevic (L) per comportamento non regolamentare.
ANGOLI: 5-5.
RECUPERO: pt 3′, st 4′.
SPETTATORI: 12 mila circa.

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Fonte: Repubblica

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