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Inter, Mancini: “Credo in Icardi, ma serve più cinismo”

Inter, Mancini: "Credo in Icardi, ma serve più cinismo"Roberto Mancini (agf) MILANO – Il successo di misura sul Chievo con gol del discutissimo Icardi ha riportato il sereno in casa Inter dopo la pesante sconfitta nel derby che ha ridimensionato le ambizioni scudetto dei nerazzurri. Da una veronese all’altra, ora gli uomini di Roberto Mancini sono attesi dalla trasferta del Bentegodi in casa di un Verona alla ricerca disperata di punti salvezza. “Dopo la sconfitta nel derby l’importante era tornare a vincere, ma abbiamo fatto anche una buona gara, come del resto avevamo fatto anche col Milan fino al rigore sbagliato – sottolinea il tecnico jesino -. Abbiamo creato tanto, ma abbiamo quel piccolo problema di non chiudere le partite. Dobbiamo cercare di fare gol nelle occasioni che creiamo: col Chievo ne abbiamo create 24 e fatto un solo gol. Sono anche momenti di jella, ma se crei 24 occasioni, due gol li devi fare altrimenti negli ultimi 5 minuti arriva il panico, ricordando le partite perse con Sassuolo e Lazio. Dobbiamo essere più cinici, più cattivi, anche se a volte il calcio è così, sono le stranezze e le bellezze di una partita di calcio”.

MANCIO TRA GIOCO E FUTURO – Mancini non si cura delle critiche sul gioco della sua Inter. “Nel mondo ci sono 4-5 squadre che esprimono un calcio fantastico e sono quelle coi giocatori migliori, Barcellona, Bayern, Manchester City, Real Madrid e Paris Saint Germain. In Italia contano molto i risultati e alla fine tutti sono condizionati dal risultato finale e non ci si ricorda di quello che è successo durante la partita. Ma col Chievo abbiamo giocato bene e in Serie A è difficile farlo, perchè le squadre si difendono bene”. Niente panico per il sogno scudetto che si allontana. “Siamo in linea con i nostri programmi, dobbiamo pensare positivo”. Il futuro, quindi, non è un problema. “Io penso partita dopo partita, quello che accadrò a giugno non mi interessa”.

ICARDI E KONDOGBIA SONO GIOVANI – Nelle ultime settimane sul banco degli imputati è finito anche Mauro Icardi, autore del gol vittoria contro i clivensi, ma anche del rigore sbagliato contro il Milan. “A me il suo rendimento soddisfa. Penso che, essendo così giovane, abbia ampi margini di miglioramento. Mauro i suoi gol li farà però anche domenica ha avuto quattro occasioni segnando un solo gol”. Tra gli oggetti del mistero del mercato interista c’è Geoffrey Kondogbia, strappato quest’estate ai cugini per oltre 30 milioni di euro e ora quasi sempre in panchina. “Di sicuro sui giudizi su Kondogbia pesano i soldi spesi per lui e probabilmente lui un pò ne risente. Io credo molto in lui – aggiunge Mancini -. Può migliorare molto, è al primo anno in Italia. Arrivare qui e giocare subito bene è difficile a livello tattico. Diventerà un grandissimo centrocampista. Fa delle cose straordinarie sbagliando cose semplici, ma questo è quello che accade ai giovani che devono crescere”.

SOLO IN ITALIA ALLENATORI VENGONO ESPULSI – Chiusura con polemica nei confronti degli arbitri che allontanano spesso e volentieri gli allenatori delle panchine nel corso della gara. “Solo in Italia vengono squalificati gli allenatori, non esiste in nessun altro paese al mondo che questo accada, però adesso non vorrei andare oltre perché se no dico quello che penso”. L’allenatore nerazzurro è stato espulso da Damato per proteste durante il derby con il Milan. “Io ho allenato in Inghilterra e Turchia e non sono mai stato espulso”, ha chiosato.

serie A

Inter
Protagonisti:
Roberto Mancini

Fonte: Repubblica

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