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Luigi Agnolin: “Il designatore assegnerà la partita all’arbitro più in forma, affinché nella testa di calciatori e dirigenti ci sia serenità”

AgnolinArbitroA Radio Crc nel corso di “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Luigi Agnolin, ex arbitro

“E’ un campionato estremamente interessante, ma le due squadre più altolocate sono quelle che hanno dimostrato maggiore qualità dal punto di vista tecnico e tattico e anche sotto il profilo dell’equilibrio stanno dimostrando di essere in una fase positiva. Non escluderei che nella lotta per i primi posti subentri qualche squadra che attualmente non sta andando al meglio, ma siamo di fronte davvero ad un campionato interessante.

Quella di sabato sarà una partita valida dal punto di vista tecnico e tattico perché Napoli e Juve offrono un buon calcio e stanno dimostrando di avere una visione di gioco positiva e propositiva. Immagino sia un match equilibrato a differenza delle ultime due stagioni in cui c’è stata una netta supremazia della Juventus. Credo ci sarà equilibrio o quanto meno è ciò che penso a bocce ferme, poi durante una partita un episodio può cambiare l’andamento della stessa. Il Napoli non dipende da Higuain, il Pipita è stato determinante con i suoi gol, ma la squadra tutta sta dando dimostrazione di forza. Poi, è entrato in forma anche Hamsik che nella scorsa annata era un po’ appannato e più passano le giornate più la squadra si rafforza.

Juve-Napoli è la partita che in questo momento rappresenta il massimo del campionato italiano per cui il designatore assegnerà la partita al più in forma affinché nella testa di calciatori e dirigenti ci sia serenità. Non faccio nomi perché Rizzoli è vero che è un arbitro qualificato come il miglior fischietto, ma nella griglia possono entrarci anche altri direttori di gara. Non entro nel merito perché non ho tenuto sotto controllo l’operato degli arbitri.

Si continua a ripetere che quelli italiani sono i migliori al mondo e in tal senso dico che l’organizzazione è stata potenziata, dal punto di vista dell’apporto economico e dello staff messo a disposizione, poi la guida mi sembra anche seria ed equilibrata.

Era bello arbitrare quando c’erano difficoltà da superare e se queste vengono meno, lo stimolo diminuisce. Adesso però il calcio è più veloce, ma devo ammettere che la cosa che più mi dava fastidio era non capire se il pallone entrasse o meno e il gol non gol può aiutare certamente. Non condivido il ruolo dell’arbitro accanto alle panchine che non decide nulla, deve solo prendersi le lamentale dei tecnici. C’è un’abitudine che dovrebbe essere sanzionata quando i calciatori accerchiano l’arbitro per protestate anche su cose banali, su una rimessa laterale. Se arrivassero quattro, cinque ammonizioni corali nessuno più avrebbe tale comportamento”.

Il presente comunicato è stato inviato da Crc. Si declina ogni responsabilità dal contenuto dello stesso

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