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Il Napoli prova a reagire: ”Ripartiamo più forti di prima”. Ma Higuain rischia la stangata

Il Napoli prova a reagire: ''Ripartiamo più forti di prima''. Ma Higuain rischia la stangataIl contatto tra Higuain e Irrati (ansa) NAPOLI – Il sogno dello scudetto si è spezzato bruscamente a Udine, in 90′ che hanno allontanato il Napoli in maniera quasi definitiva dalla scia della Juventus. Ma il pesante ko di Udine rischia di fare danni addirittura peggiori, mettendo a repentaglio il secondo posto e la qualificazione diretta per la Champions League: obiettivo primario per il club di De Laurentiis. I quattro punti di margine nei confronti della Roma non sono infatti un bottino del tutto rassicurante, con 7 giornate da giocare, lo scontro diretto del 25 aprile all’Olimpico e soprattutto con l’incubo stangata che incombe su Gonzalo Higuain: per il cartellino rosso subito alla Dacia Arena e le successive proteste del Pipita (con tanto di contatto fisico) nei confronti dell’arbitro Irrati. Il suo referto potrebbe spingere il giudice sportivo Tosel a fermare il capocannoniere della serie A (30 reti in 31 gare) almeno per tre turni, privando Sarri della sua punta di diamante proprio nel momento della verità.

Il Napoli è stato finora Higuain-dipendente, ma rischia di dover imparare per un po’ a cavarsela senza il suo leader e trascinatore, per non compromettere nello sprint finale il percorso a tratti straordinario fatto in campionato. Pesante anche il contraccolpo per la conclusione anticipata del sogno scudetto, a cui gli azzurri credevano fermamente fino al ko di Udine. Sarri è convinto tuttavia che la sua squadra saprà reagire. “Da domani si torna in campo e dovremo tenerci stretta la rabbia per la sconfitta di domenica, che per noi può trasformarsi in una carica positiva per terminare alla grande la stagione. Siamo tutti di pessimo umore per i torti subiti, che hanno messo sulle nostre spalle un fardello di pressioni immotivate”. Il tecnico si sente penalizzato dal calendario (“Sei posticipi di fila rispetto alla capolista sono una prova, non un indizio. Ed è stata una bestemmia far giocare la seconda in classifica a mezzogiorno, all’inizio d’aprile…”) e dall’arbitraggio di Irrati. “Higuain si è sentito vittima di una grave ingiustizia e ha avuto una reazione tosta, perché è molto legato ai colori azzurri. Ma due settimane fa ne ho vista una peggiore e non fu punita”. Chiara l’allusione al testa a testa (documentato dal social) tra Bonucci e Rizzoli nel derby torinese. L’ossessione Juve è un altro ostacolo: invisibile e pericoloso. Ma il Napoli deve ripartire. “C’è ancora tanto da giocare, non si molla mai e fino alla fine. Ci aspettano sette finali a testa alta”, ha dato la carica su Twitter Pepe Reina, che a Udine era assente per infortunio e ora dovrà rientrare in fretta, per prendere il testimone di Higuain. È il momento dei leader e pure Marek Hamsik promette di fare la sua parte. “Non penso si sia trattato di un calo. E’ stata una partita nervosa per gli episodi negativi che ci sono stati. I sogni c’erano prima e rimangono tali. Quest’anno abbiamo fatto un campionato eccezionale, una gara non può rovinare tutto. Dobbiamo andare al di là di errori e torti, anche se fa male prendere due rigori contro in dieci minuti. Adesso però conta solo battere il Verona”. Prima c’è il giudice sportivo, però. Squalifiche in arrivo anche per Koulibaly e Mertens. Il gioco si fa duro.

ssc napoli

serie A
Protagonisti:
gonzalo higuain
Maurizio Sarri

Fonte: Repubblica

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