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Brocchi: serve una svolta, Berlusconi vuole riportare in alto il Milan

Silvio Berlusconi “vuole riportare il Milan in alto”: non ha dubbi Cristian Brocchi, il nuovo allenatore a cui il presidente rossonero ha affidato la squadra. “Non so nulla delle questioni societarie. Io non sono stato scelto come manager o direttore sportivo – ha spiegato Brocchi rispondendo a chi gli domandava se negli incontri con Berlusconi avesse intuito le sue intenzioni sul futuro del club – Il fatto che io sia stato così a stretto contatto con il presidente non è realtà. L’unica cosa di cui sono sicuro al mille per mille è che il presidente ama il Milan in maniera esponenziale. Glielo si legge negli occhi ogni volta che ne parla e la sua volontà è riportare il Milan in alto”. Dopo il successo di domenica contro la Sampdoria, al debutto sulla panchina del Milan, Cristian Brocchi ha ricevuto l’incoraggiamento di Silvio Berlusconi. “Con il presidente ci siamo sentiti al telefono dopo la partita, è normale, era contento per la vittoria – ha raccontato l’allenatore rossonero, alla vigilia del suo esordio a San Siro, contro il Carpi – Non è entrato negli aspetti tecnico-tattici, mi ha solo detto di continuare a lavorare e di farlo con i miei pensieri”.

“Balotelli è diverso da quello che fa vedere all’esterno. Quando ti guarda negli occhi ha qualcosa di vero e profondo. Mi piacciono questo tipo di persone. Non tutti con le parole sono in grado di esprimere i loro sentimenti. Lui mi guarda e percepisco sensazioni positive”. Cristian Brocchi confessa di aver avuto una bella impressione in questi primi giorni di lavoro con Supermario. “Con Balotelli come con altri ho cercato di parlare e conoscerlo, ma anche di farmi conoscere. In questo periodo devo per forza conoscere l’Io di ogni giocatore. Devo vedere il loro ego per capire cosa possono darmi e cosa posso dare a loro. Ma anche vedere come posso metterli in campo mettendo in risalto le loro maggiori qualità”, aggiunge l’allenatore rossonero che dovrebbe dare una chance a Boateng domani col Carpi. “A me piace il trequartista che gira per il campo e si trova la posizione per essere utile per la squadra. Il pensiero deve essere offensivo, non difensivo in quel ruolo. Boateng ha personalità importante. Ha grande voglia di essere utile alla causa. L’ha dimostrato lui, come in tanti”.

“Il primo esame è mentale – aggiunge – Il Milan deve avere coraggio nel suo Dna. Domani dobbiamo affrontare la gara con la consapevolezza come protagonista assoluta, nessun alibi, l’unico pensiero deve essere quello di prepararsi ad una battaglia. Bisogna affrontare la gara con la mentalità vincente ed essere protagonisti”. Per Brocchi sarebbe “un valore aggiunto” mettere al sicuro il sesto posto per poi concentrarsi sulla finale di Coppa Italia, “ma in questo momento non posso permettermi di pensarci. Sarà la finalizzazione di un lavoro che passa per queste settimane, le partite vanno utilizzate per migliorarsi. La squadra – ha aggiunto – ha perso tanti punti con le piccole, deve dare una svolta”.
 

Fonte: SkySport

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