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Sassuolo-Sampdoria 0-0: Viviano salva i blucerchiati in dieci

REGGIO EMILIA – Le Primarie per scegliere i portieri da portare con Buffon all’Europeo aggiungono una nuova candidatura: quella di Emanuele Viviano, che blinda un punto importante della Sampdoria, in dieci per più di un’ora, con una maiuscola prestazione. Per il lungo portiere fiorentino l’happy end è un rigore neutralizzato al minuto 88, che Berardi prima si guadagna poi tira rasoterra, in modo non impeccabile. Un pareggio giusto, che premia l’ostinata difesa ligure e il suo senso di sacrificio, sebbene di tanto in tanto si verificano ancora quei cali di tensione elettrica che spiegano la sofferta stagione. 

Entrano come due vecchi compagni di scuola, Montella e Di Francesco, ma poi in campo le squadre risentono degli ultimi colpi a vuoto. E sotto la cenere cova un fuocherello che si fa sentire. L’equilibrio regna sovrano, Muriel che fa l’attaccante solitario e ha spinto Quagliarella in panchina, prova a portare scompiglio in area emiliana, ma si agita sui lati; Berardi ingaggia sul lato opposto un duello da scintille con Dodò, sui lati si vedono infatti le cose più interessanti (prendi anche il duello Peluso-De Silvestri), ma per i portieri non ci sono straordinari da fare. Il sassuolo grazia in apertura l’ospite quando Berardi su corta respinta di testa di Dodò ha in area la palla buona, ma spreca la facile occasione calciando fuori in diagonale. La Sampdoria vuole essere un ospite doc… e allora cerca di favorire il padrone di casa, quando Barreto in scivolata impegna severamente il suo portiere, costretto a deviare sul palo la palla che gli arriva angolata da fuoco amico. Ancora Viviano ribatte d’istinto un tocco ravvicinato di Peluso su azione d’angolo. 

E’ questo  il solo pericolo che l’ospite corre dopo che Ranocchia, scelleratamente, si è fatto espellere con un doppio cartellino giallo in 3′. Spiace dover dire che, nell’occasione del netto secondo fallo da ammonizione, un calcio che probabilmente costa il setto nasale a Defrel, Mariani abbia rischiato l’errore tecnico, correndo immediatamente sul posto e provando a graziare il centrale ospite da un provvedimento certo. Viene da dire che il suggerimento a non farla grossa gli arriva da fuori campo. Il Sassuolo viene frenato nella sua corsa in superiorità numerica dall’infortunio del francese cui si aggiunge il forfait di Biondini per noie muscolari. 

Espulsione da un lato e infortunii dall’altro costringono i due tecnici a un lavoro extra, ridisegnare il loro iniziale schieramento. pere sempio la Samp, partita a tre dietro, si mette a 4, per tutto il primo tempo, abbassando a terzini de Silvestre e Dodò. Mentre Di Francesco immettendo Duncan, spinge il ghanese a sinistra e porta Pelegrini a destra. Trotta fa la punta.  

La ripresa vede accentuare notevolmente lo squilibrio in campo, perché i due esterni del Sassuolo crescono esponenzialmente, mentre la Sampdoria si abbassa istintivamente, anche troppo. prova ne sia che le due mezzeali di Montella, Fernando e Barreto, spesso e volentieri danno manforte ai due terzini raddoppiando la guardia sui lati, là dove il Sassuolo si fa sentire.

Le occasioni, nonostante il traffico, ci sono tutte, ma Viviano sale in cattedra, la sua attenzione è assoluta, solo in una circostanza, su un cross tagliato e basso di Vrsaliko, il portiere ospite si fa trovare impreparato ma trova alleato Fernando che sventa su Peluso.  Sotto porta, al Sassuolo, manca il killer istinct: Acerbi può incornare da posizione ravvicinata ma lo fa debolmente su un corss al bacio del solito Vrsaliko; il croato pochi minuti prima aveva provato la soluzione bassa, ma Trotta, con un improbabile colpo di tacco aveva di fatto tolto la migliore chance per passare dai piedi del compagno di squadra Sansone. 

Ormai nel finale la Samp non riparte più, difende il punto con le unghie, e con un certo ordine. Però a 2′ dalla fine arriva la frittata: Krsticic si lancia in scivolata su Berardi, sgambettandolo. E’ rigore: Berardi calcia debolmente, rasoterra, sul lato sinistro e Viviano mette la ciliegina sulla torta di una partita che vede premiare il sacrificio doriano. Per gli emiliani il ritorno in paradiso può attendere.       
 
Sassuolo-Sampdoria 0-0
SASSUOLO: Consigli 6 – Vrsaliko 7, Cannavaro 6,5, Acerbi 6, Peluso 6,5  – Biondini 5,5 (dal 37′ Duncan 6), Magnanelli 6,5, Pellegrini 6 (77′ Falcinelli 5,5)- Berardi 5, Defrel  6 (dal 28′ Trotta 5), Sansone 6. All. Di Francesco
SAMPDORIA: Viviano 8 – Diakitè 6,5, Ranocchia 4, Cassani 6,5 – De Silvestri 6,5, Barreto 6,5, Fernando 7, Dodò 6,5 – Soriano 5 (58′ Krsticic 5), Correa 5 (1′ st Silvestre 6)- Muriel 5,5 (72′ Quagliarella 6) All. Montella
ARBITRO: Mariani 5
NOTE: recupero: 2′ e 4′  Ammoniti: Cannavaro, Pellegrini, Berardi e Sansone; Diakitè, Dodò e Krsticic. Espulso al 26′ pt per doppia ammonizione Ranocchia. 

Fonte: Repubblica

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