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Sarri-De Laurentiis: il silenzio fa rumore, addio col 3° posto?

Innanzitutto, la Champions. Come, del resto, Maurizio Sarri ha ribadito ieri ai suoi calciatori alla ripresa degli allenamenti. C’è un solo obiettivo nella testa dell’allenatore: vincere le prossime tre partite per garantirsi il secondo posto. Lo stesso traguardo che vuole raggiungere anche Aurelio De Laurentiis. Su questo punto i due sono in perfetta sintonia, del resto ci sarà invece tempo e modo di parlare.
IL SARRI PENSIERO — Dovranno farlo, però, una volta finito il campionato mettendo sul tavolo anche quegli argomenti che fin qui non hanno ancora toccato. Al momento, infatti, i contatti tra le parti si sono molto diradati e occorre riprendere un dialogo non solo formale. A legare De Laurentiis e Sarri c’è un contratto che prevede, entro il 31 maggio, la possibilità da parte del club di confermare l’allenatore per la prossima stagione e di farlo, con la stessa modalità, di anno in anno fino al 2020. Clausole che Sarri ha accettato pur di sedere sulla panchina del Napoli la scorsa estate. Adesso, però, ritiene di essersi meritato una fiducia che non sia più “condizionata” e anche un sostanziale aumento di stipendio. Non è l’ingaggio più alto, però, il tarlo di Sarri: l’ex tecnico dell’Empoli si è sentito poco protetto dalla società nei momenti delicati della stagione. Non ha mai criticato il mercato invernale, ma neppure se ne è giovato. “La società non ha cambiato i propri obiettivi rispetto a inizio stagione”, disse Sarri a fine gennaio. Dunque, per lui il piazzamento in Europa sarebbe in linea con le aspettative del club e la Champions diretta rappresenterebbe un traguardo insperato.
gazzetta.it
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