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Juventus: vittorie, punti e gol incassati. Allegri fa collezione di record

Juventus: vittorie, punti e gol incassati. Allegri fa collezione di recordMassimiliano Allegri (agf) TORINO – Come prima, persino più di prima. La Juventus continua a spianare il campionato senza soluzione di continuità. E a collezionare record, benché a Massimiliano Allegri dei primati di cui Antonio Conte andava matto non importa praticamente niente: la sua unica priorità è bissare il double scudetto+Coppa Italia centrato l’anno scorso. Il 2-0 contro il Carpi griffato da Hernanes e Zaza è la 25ª vittoria nelle ultime 26 uscite, la 15ª interna consecutiva, nonché la 16ª nel girone di ritorno: eguagliato il record assoluto dei campionati a 20 squadre, proprietà del Grande Torino 1946-47 e della Juventus 2013-14. Salvo colpi di scena inimmaginabili, hanno vita breve anche i loro primati ex aequo di 50 punti su 57 conquistati nel girone di ritorno (assegnando i 3 punti a vittoria anche a Valentino Mazzola e compagnia invincibile): la Juve ne ha già razziati 49 e può toccare quota 55 punti sui 57 disponibili. Un record che sarebbe probabilmente inimitabile, aggettivo non a caso appicciato sabato scorso sulla cavalcata bianconera da Allegri, il cui atteso rinnovo del contratto fino al 2018, con stipendio che schizzerà da 3,5 a 5 milioni, non arriverà prima di mercoledì, quando la Juve tornerà a lavorare dopo due giorni di riposo.

ALLEGRI MEGLIO DI CONTE E DI… ALLEGRI – Ma ci sono altri due primati assoluti conquistati squadra di Conte che traballano anzichenò: quello della porta inviolata per 22 volte nel torneo 2013-14, una in più dei 21 “clean sheets” archiviati sin qui da Buffon e compagni, e quello dei 20 gol subiti nel campionato 2011-12: a 180 minuti dal gong finale, i bianconeri ne hanno incassati soltanto 18, di cui appena 3 nel girone di ritorno e soltanto 6 nel cortile di casa (3 in meno del record precedente). Basta continuare a resistere e a insistere. Del resto, Allegri ha già superato se stesso, fatturando 88 punti contro gli 87 complessivi della sua prima stagione in bianconero, nonostante le prime dieci giornate con il freno a mano inserito. Oltre ad avere una media punti più alta (2,44 contro 2,28), la Juve segna di più (1,91 gol a partita contro 1,89) e subisce meno (0,52 reti contro 0,63) dell’anno scorso. Statistiche peraltro migliorabili, visto che dietro l’angolo ci sono l’abbordabile trasferta di domenica a Verona e l’ultima comoda recita allo Stadium contro la Sampdoria, partita che verrà presto ufficialmente anticipata a sabato 14 maggio (ore 17). DYBALA “VEDE” TEVEZ: UN GOL ALL’AGGANCIO – Se il “Conte Max” corre contro se stesso e il “Conte Conte”, il suo capocannoniere Dybala ha messo nel mirino il connazionale Tevez. Nel primo anno in bianconero l’Apache realizzò 21 reti complessive, una in più di quante ne ha totalizzate fin qui la Joya, che dopo i 90 minuti trascorsi ieri in panchina (in campionato era successo soltanto una volta, il 20 settembre 2015 in casa del Genoa) prenota un posto da titolare in casa di quel Verona già punito all’andata. In vista della trasferta di domenica l’attacco dovrà fare un check-up a Morata, uscito nell’intervallo di Juve-Carpi per un indurimento al bicipite femorale causato da una contusione, e non potrà contare sullo squalificato Mandzukic. Ma al Bentegodi mancheranno anche Pogba, Lichtsteiner e Hernanes, tutti ammoniti sotto diffida nei minuti di recupero dall’arbitro Irrati. Così il “Profeta” a Sky Sport, poco dopo la sua prima capriola in bianconero: “Ci siamo fatti ammonire apposta per essere protagonisti all’ultima giornata contro la Sampdoria e per azzerare ogni discorso in vista dell’anno prossimo”. Il futuro, alla Juve, è già cominciato.

juventus

serie A
Protagonisti:
massimiliano allegri

Fonte: Repubblica

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