Lazio, da Rodrigo Caio a Felipe Vizeu: il mercato si fa in Brasile

Il ds Tare con il presidente Lotito (agf) ROMA – Sedotta e abbandonata da un argentino, la Lazio cerca distrazioni a tinte brasiliane. Suona tanto come una reazione d’orgoglio alla brusca rottura con Marcelo Bielsa, una sorta di derby sudamericano al sapor di rivincita. In realtà, a chiedere alla dirigenza biancoceleste di battere il ferro del mercato verdeoro era stato lo stesso Loco.
 
RODRIGO CAIO, DOPO LA LIBERTADORES L’AFFONDO – Certamente con l’ex milanista Pato, che il tecnico di Rosario aveva eletto a primo obiettivo per l’attacco: la volontà dell’attuale punta del Corinthians di rimanere in patria ha fatto però naufragare l’affare sul nascere. Ma il mirino era stato direzionato in Brasile soprattutto per quanto riguarda la difesa. E se il primo obiettivo individuato dal diesse Tare era stato Jardel, centrale classe ’86 del Benfica, con Bielsa le attenzioni si erano spostate sul quasi 23enne Rodrigo Caio. Perno della Selezione olimpica che disputerà i Giochi casalinghi (nonché membro della Seleção nella recente Copa America), il talento del San Paolo rappresenta uno dei “lasciti” di Bielsa per la campagna acquisti biancoceleste. Tanto dal ragazzo che dal club paulista, al momento, piovono smentite: “Non mi è arrivata alcuna proposta”, assicura il giocatore, stesse identiche parole pronunciate dal direttore esecutivo Gustavo Vieira. La concomitanza con il ritorno delle semifinali di Copa Libertadores (nella notte italiana tra il 13 e il 14 luglio il San Paolo deve ribaltare il 2-0 dell’andata maturato in casa contro l’Atletico Nacional), sembra però suggerire motivazioni non da poco per confinare il mercato a fastidioso rumore di fondo. La Lazio dal canto suo vuole portare a termine un’operazione che, come offerta complessiva, ruota attorno ai 10 milioni di euro: 2.5 per il prestito e 7 per il riscatto obbligatorio. Rodrigo Caio (da valutare anche le condizioni fisiche, dopo le visite mediche con il Valencia che lo scorso anno fecero saltare l’affare) non è però l’unico nome sul tavolo.
 
SPUNTA L’ATTACCANTE FELIPE VIZEU DEL FLAMENGO – Tare ha riallacciato i rapporti anche con il Benfica per il redivivo Jardel, pista che si era raffreddata proprio a causa del “veto” posto da Bielsa. L’ultimo obiettivo per la difesa, in ordine di apparizione, è invece quello di Pedro Tonon Geromel, classe 1985 in forza al Gremio. Per il centrale in possesso del passaporto comunitario, con un passato in Europa tra Colonia e Maiorca, il club tricolor è disponibile ad ascoltare eventuali proposte: quella della Lazio può toccare i 4 milioni di euro complessivi (uno per il prestito, 3 per il riscatto). Un sondaggio esplorativo è stato poi effettuato per un altro difensore del Gremio, il classe ’93 Bressan, già seguito dalla Lazio tre anni fa. Anche in questo caso piovono smentite dal presidente del Gremio: “Non abbiamo ricevuto nessuna offerta dalla Lazio e neanche da altri club per i nostri giocatori. Per giunta non abbiano nessuna intenzione di negoziare. La loro volontà è quella di continuare con il Gremio”. Come dire: se volete i nostri calciatori dovete pagarli bene. Sempre in Brasile parlano anche di un’offerta biancoceleste da 6,5 milioni per il 19enne attaccante del Flamengo Felipe Vizeu. Il panorama brasiliano, insomma, intriga dalle parti di Formello, anche se un occhio rimane inevitabilmente sul mercato interno, per via del regolamento del 4+4 (obbligatorio avere quattro giocatori in rosa cresciuti nel vivaio italiano e altrettanti nel proprio settore giovanile).
 
HOEDT RICHIESTO DAL PESCARA – In ogni caso, il reparto arretrato è quello che al momento richiede gli innesti più sensibili. In primo luogo perché mezza difesa è un partenza: Gentiletti e Bisevac sono rispettivamente verso Genoa e campionato greco, Hoedt è stato sondato dal Pescara. E poi per le condizioni di de Vrij: lo staff medico garantisce che l’olandese sarà pronto a rientrare il gruppo in questa prima settimana di ritiro estivo in quel di Auronzo di Cadore. La cautela è comunque d’obbligo nei confronti di un giocatore ormai lontano dai campi da gioco praticamente da un anno. ss lazio

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Fonte: Repubblica