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Inter, Mancini: “Icardi? A me interessa che segni 20 gol”

Inter, Mancini: "Icardi? A me interessa che segni 20 gol"Roberto Mancini (lapresse) RISCONE DI BRUNICO – Roberto Mancini nella prima conferenza stampa della stagione dice il minimo indispensabile. Il tecnico non ha alcuna voglia di scherzare o lanciarsi in attacchi improduttivi. L’allenatore riporta tutto alla normalità, anche il tema Icardi: “Mauro si sta impegnando molto e il resto non riguarda me. Per me è importante che si alleni
seriamente e che faccia 20 gol. Ognuno fa i propri interessi”, spiega il Mancio che prosegue: “Gabriel Jesus è un giocatore di grande prospettiva, se manterrà le qualità mostrate ora può diventare grande attaccante. Joao Mario è tipo Brozovic. Sono bravi, poi in A hanno avuto grandi difficoltà anche Platini e Van Basten, quindi se dovessero arrivare bisognerebbe farli ambientare. Mercato? Io faccio l’allenatore”. La fine è sui contatti con la nuova proprietà: “Abbiamo parlato a Milano, tutto qui” e sul suo rinnovo: “Credo non sia una cosa importante”.

Qual è il primo bilancio di questo ritiro?
“Stanno lavorando tutti molto bene. Quindi direi che tutto sta andando per il meglio”.
Qual è il suo stato d’animo dopo il cambio di proprietà?
“Amo il mio lavoro e voglio sempre dare il massimo, il resto per me non è importante. L’unico malessere che ho avuto di recente è stato un piccolo problema al ginocchio (dice sorridendo)”.
Ha parlato con i nuovi proprietari? Sarebbe pronto a lasciare qualora non fosse soddisfatto?
“Conta solo il campo. Ho parlato con i nuovi proprietari quando c’è stata la conferenza stampa a Milano. Per quanto riguarda la seconda parte della domanda, beh… se sono qui è perché ho intenzione di continuare”.
La Juventus resta la favorita per lo scudetto?
“Sì, resta la favorita nonostante la perdita di Morata, ma nel calcio tutto può accadere”.
Gabriel Jesus e Joao Mario sarebbero pronti per l’Italia?
“Il brasiliano è un giocatore di prospettiva, ma potrà diventare un grande. Per quanto riguarda Joao Mario, dire che è simile a Brozovic, può giocare in tanti ruoli”.
Sarebbe pronto a rinnovare il contratto qualora si presentasse la possibilità?
“Credo non sia una cosa importante”.
Jovetic è in partenza o punterà su di lui?
“A livello di mercato, non posso rispondere. Considerando invece l’aspetto tecnico, è un giocatore dell’Inter e al secondo anno si può sempre fare sempre meglio del primo. Detto questo, non so cosa potrà accadere”.
In quali reparti crede sia necessario intervenire per migliorare la rosa?
“L’anno scorso siamo stati in alto per tanto tempo, quindi la base c’è ed è molto buona. Quando si cambia parecchio non è mai semplice, i nuovi acquisti hanno ovviamente bisogno di ambientarsi. Senza dimenticare che non abbiamo perso dei soldi durante lo scorso mercato, spesso in merito si scrivono cose sbagliate. In ogni caso non manca molto per essere completi”.
Dove pensa di poter collocare Banega?
“Io schiero la formazione con i giocatori che ho a disposizione, Banega ha un ruolo da definire. Può essere impiegato in varie posizioni, anche se tatticamente è un po’ anarchico. Le qualità sono chiare, è un nazionale argentino e ha molta esperienza. Ha carattere e ci sarà utile”.
Si sente coinvolto in questo nuovo progetto?
“Ho il contratto per un anno. La parola ‘progetto’ si usa sempre, fin troppo, poi bisogna capire se questo lo è effettivamente o solamente a parole. Un progetto può durare 3-4 anni quando bisogna rifondare, oppure di meno. La Juventus ha impiegato del tempo per tornare a vincere, nonostante abbia sempre avuto dei grandi giocatori. Credo esistano pochi progetti in Italia”.
Qual è l’obiettivo di questa stagione?
“La Serie A dovrebbe avere quattro squadre con la possibilità di andare in Champions, vogliamo migliorare il piazzamento dello scorso anno. Difficile dire oggi dove potremo arrivare”.
Per lei è importante la differenza tra giocatori esperti e giovani?
“Cado dalle nuvole. All’Inter ho fatto debuttare tanti giovani, quindi se uno è giovane ed è bravo gioca senza problemi. Credo sia necessario avere uomini giovani, ma anche esperti. Ci vuole il giusto mix”.
Quanti giocatori riuscirà ad aggregare in USA?
“Nessuno”.
Soddisfatto dell’Europeo di Eder e Perisic?
“Il croato ora lo vogliono tutti, anche se all’inizio lo avete criticato. Eder, invece, è un grande professionista e ha pagato un po’ il momento difficile a livello generale quando è arrivato”.
Lei ha qualche preferenza a livello di mercato? C’è qualche incedibile?
“Un tecnico deve pensare a tutti, dal presidente ai calciatori. I giocatori-base secondo me sono incedibili e sapete chi sono, per il resto non sono la persona adatta per rispondere a questa domanda”.
Mancini conclude con un pensiero per le vittime dopo la tragedia ferroviaria accaduta in Puglia: “Il mio pensiero è per loro e per le rispettive famiglie”.

Inter

serie A
Protagonisti:
Roberto Mancini

Fonte: Repubblica

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