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Juventus, Pogba: ”Se chiama Mou? Vediamo”. Visite mediche per Benatia

Juventus, Pogba: ''Se chiama Mou? Vediamo''. Visite mediche per BenatiaMehdi Benatia (ansa) TORINO – Nuova puntata della Pogbanovela. Durante la consegna degli Espys 2016, i premi della televisione statunitense Espn, il “Polpo” in vacanza a Los Angeles ha parlato del suo futuro prossimo, gelando più di un tifoso bianconero: “Il Manchester United è stata la mia prima famiglia. Se Mourinho chiama? Per il momento sono alla Juve e sono felice di esserci, poi non so cosa succederà”. Al centrocampista bianconero sono state mostrate tre maglie: detto del suo amarcord davanti alla casacca dei Red Devils, Pogba ha sorriso vedendo i colori bianconeri della Juventus (“è la mia famiglia, la squadra dove sto giocando e dove mi sento bene”), meno di fronte alla camiseta bianca del Real Madrid (“hanno vinto la Champions, la Casa Blanca è un grande club”). Prosegue dunque il gran ballo delle dichiarazioni. Nei giorni scorsi erano infatti arrivate le parziali rassicurazioni dell’agente: “I bianconeri sono intenzionati a trattenere Paul, che non ha alcuna fretta di andare via”, aveva detto Mino Raiola prima di ingranare la retromarcia: “Il mercato chiude il 31 agosto: tutto è ancora possibile”. Inutile dire che dopo aver portato Ibra e Mkhitaryan all’Old Trafford, il noto procuratore spera di calare il tris d’assi.

BENATIA A TORINO, VISITE E FIRMA – E tre. Dopo Dani Alves e Pjanic e in attesa di Pjaca e di un top bomber (Cavani, Sanchez, Icardi?), la Juve piazza un altro colpo da Champions concludendo il suo lungo inseguimento a Mehdi Benatia. Questa mattina il difensore è a Torino per le visite mediche e la firma su un quadriennale da 2,9 milioni più bonus, uno in meno di quanti ne incassava al Bayern Monaco. La trattativa ha avuto una brusca accelerata nel tardo pomeriggio di mercoledì: la Juve ha chiuso l’operazione con i bavaresi, evitando l’inserimento last minute del Milan, per 20 milioni spalmati tra prestito (2) e riscatto (18). Ad attendere Benatia all’ingresso dell’avveniristico J Medical, a pochi metri dallo Stadium, una cinquantina di tifosi bianconeri. Nessun coro ad personam. Un solitario “grande Mehdi, vinciamo insieme”, qualche abbraccio e pacca sulle spalle e tantissimi selfie. L’ex Bayern si è presentato in pantaloni neri, camicia bianca, occhiali da sole, barba di qualche giorno e riga scolpita sui capelli (vezzo sempre più diffuso tra i calciatori). Poco prima alcuni tifosi avevano casualmente intercettato anche il 19enne brasiliano Rogerio, il terzino sinistro parcheggiato da febbraio scorso a Sassuolo, arrivato a Torino per sottoporsi ad alcune visite mediche.

PRIMO MAROCCHINO IN BIANCONERO – I controlli sanitari di Benatia sono più approfonditi della norma, alla luce dei ripetuti infortuni del difensore, l’anno scorso costretto a saltare 23 giornate di Bundesliga per problemi muscolari. Il primo marocchino della storia bianconera – e dire che da queste parti sono già passati giocatori di ben quaranta nazionalità diverse – sarà anche il primo ricambio della BBC, che inizia ad avere qualche annetto e acciacco di troppo. Ma il trasloco di Benatia da Monaco a Torino non vuol necessariamente dire sfratto per Rugani e nemmeno per Bonucci, a maggior ragione ora che il City ha sterzato su Stones dell’Everton. La second life italiana di Benatia è dunque ai nastri di partenza. Il suo rapporto con Guardiola non è stato un granché, e nemmeno quello con la stampa locale. Ora la grande occasione per ricominciare, per tornare quello di Udine e Roma.
 

juventus

serie A
Protagonisti:
mehdi benatia
paul pogba

Fonte: Repubblica

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