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Lazio, Parolo e la ricetta anti Juve: ”Serve la loro stessa cattiveria”

Lazio, Parolo e la ricetta anti Juve: ''Serve la loro stessa cattiveria''Marco Parolo (agf) ROMA – “La Lazio sarà attiva in prima persona per dare il suo sostegno alla popolazione rimasta coinvolta nel terremoto”, così, a margine della conferenza stampa di Marco Parolo nel centro sportivo di Formello, il direttore della comunicazione Arturo Diaconale manifesta la volontà della società di stare vicino a tutte le persone colpite dal dramma: “Il presidente Lotito inoltre è originario di Amatrice e sta seguendo questa triste vicenda in maniera personale. Voglio comunicare ufficialmente che la Lazio è disposta ad aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno”.

PAROLO: “AFFRONTIAMO LA JUVE CON LA LORO STESSA CATTIVERIA” – Sull’argomento terremoto si è espresso ovviamente anche Marco Parolo: “Dispiace, si tratta di una tragedia, la stavo seguendo anche da casa. Una brutta sensazione, il terremoto ti dà un senso di impotenza generale. Sono vicino a queste persone”. Il centrocampista poi ha iniziato a parlare dell’imminente sfida alla Juventus: “Sarà una partita che ci darà tanti stimoli e potremo capire il nostro livello. C’è tanta voglia di giocare queste gare. Loro sono forti, lo hanno dimostrato negli ultimi anni. Dovremo fare la partita perfetta, perché non mollano mai e questa fame di vittoria si percepisce in campo. Per partire alla pari dobbiamo mettere in campo la stessa cattiveria. I valori poi li dimostra il mercato perché se comprano gente con un certo curriculum come Higuain e Pjanic, vuol dire che sono più forti. Ma dobbiamo affrontarli con la convinzione di fare risultato”.

“PER ANDARE LONTANO SI DEVE REMARE TUTTI NELLA STESSA DIREZIONE” – Ad aiutare c’è il successo di Bergamo che ha dato fiducia allo spogliatoio: “Ho avute delle certezze che avevo già visto a Mönchengladbach. Abbiamo preso Immobile che ci darà una mano. L’anno scorso le sconfitte ci scivolavano spesso addosso. Oggi vedo che c’è voglia di non perdere. A Bergamo sono arrivati i tre punti, anche se in modo un po’ rocambolesco. Se avessimo vinto 5-0 magari non si sarebbe detto nulla e avremmo pensato che fosse tutto a posto. Invece abbiamo un po’ sofferto e questo ci deve ancora far lavorare”. Di certo qualcosa è cambiato rispetto a un anno fa: “Abbiamo tirato una riga su quanto fatto l’anno scorso. Sono tornato dalle vacanze post Europeo e ho visto tanti giovani che avevano voglia di fare ed imparare. Mi ha colpito anche il carisma e la personalità del mister. Si sta creando un bel gruppo”. A parte la questione Keita ovviamente: “Sarà la società a decidere e fare le sue valutazioni. Il gruppo sta remando verso la stessa direzione. L’ho visto anche all’Europeo. Se si rema tutti nella stessa direzione si può andare lontano”.

“UNA LAZIO DA SCOPRIRE PIANO PIANO” – Lo ha sempre sostenuto dal giorno del suo arrivo, per questo è diventato in poco tempo una delle colonne dello spogliatoio. E pensare che in estate è stato anche avvicinato al Chelsea di Conte: “Queste sono cose che scrivete voi. Io ero in vacanza e il cellulare non ha mai suonato”. Molte meglio parlare di Inzaghi: “Ha avuto l’occasione di riproporsi quest’anno e ci ha aggiunto ancora più rabbia e carica. Questa cosa ce la sta trasmettendo. Mi piace il fatto che cerchi molto il dialogo e che ascolti i giocatori. Poi alla fine le scelte le prende lui”. Difficile paragonare la rosa della Lazio con quella di un anno fa: “Abbiamo perso giocatori importanti come Klose, Candreva e Konko che avevano anche molta esperienza. Secondo me non siamo più scarsi dell’anno scorso, perché avremo comunque giocatori giovani con un anno di esperienza in più come Hoedt, Kishna o Milinkovic, senza contare poi il ritorno di de Vrij. Dove possiamo arrivare? È un po’ presto per dirlo. Il bello di questa stagione è che la Lazio dovrà essere una cosa da scoprire piano piano e speriamo che la gente possa andare allo stadio per scoprirla”.

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Fonte: Repubblica

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