Che Italia sarà quella che,  tra poche ore,  debutta contro la Francia vicecampione d’Europa? Lo scopriremo solo vivendo! Giampiero Ventura, neo c.t.  azzurro, dietro  un sorriso rilassato, non nasconde le  incognite ed i problemi. Per lui parte uno dei cicli azzurri, teoricamente,  meno esaltanti. Il suo  predecessore, più o meno con lo stesso gruppo, ha sfiorato la semifinale europea all’ultimo rigore. Ma la nuova Italia, con questo 3-5-2,  a forte rischio di evoluzione, sarà soltanto quella di Ventura, com’è giusto che sia. Il c.t. ha il diritto di gestirla con la sua idea di calcio, di tattica, di gestione dei rapporti umani, senza che si possa pretendere quello che a Conte non era stato chiesto.
Questo giovanotto di 68 anni ha una personalità rassicurante, quasi paterna, che quelli che hanno frequentato il suo spogliatoio conoscono bene. Nelle prossime qualificazioni mondiali recupererà, oltre a Verratti già qui, quel Marchisio fondamentale per comporre la coppia di centrocampisti leader (con Bonucci) della manovra.  La Francia è l’unico test prima che si faccia sul serio in Israele, lunedì prossimo. E mai come in questa occasione sarà vietato sbagliare  con i fatidici tre punti in palio: siamo nel gruppo terribile con anche Spagna, Albania, Macedonia e Liechtenstein, e soltanto la prima va dritta al Mondiale. La seconda, ma non è sicuro, sarà costretta agli spareggi. Per la cronaca l’ Italia è sempre presente nella fase finale di un mondiale dal lontano 1958, per cui …………..