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Juventus, Allegri: ”Occhio all’entusiasmo del Milan, serviranno equilibrio e testa”

Juventus, Allegri: ''Occhio all'entusiasmo del Milan, serviranno equilibrio e testa''Massimiliano Allegri (lapresse) TORINO – Dopo alcuni anni vissuti in semianonimato, Milan-Juve è tornata a fare cronaca e classifica. “Loro vincendo si porterebbero a 2 punti da noi – fa di conto Massimiliano Allegri, l’ultimo allenatore rossonero ad aver battuto i bianconeri (25-11-12, Milan-Juve 1-0), da allora sempre vittoriosi -. Attenzione, perché il Milan ha grande entusiasmo, ma anche quel coraggio e quell’incoscienza che non dovrebbero mancare nemmeno a noi che siamo un filo più esperti”. Giovani contro vecchi, sembra anche la sfida tra le due proprietà: “Sarà l’ultimo Milan-Juve con Berlusconi al comando? Il mondo cambia, la globalizzazione è totale: l’unico club che ha la stessa proprietà da quasi cent’anni è la Juventus…”, dice Allegri, praticamente obbligato a schierare una Juve a immagine e somiglianza di quella di Lione. Due, tre i cambi al massimo: Benatia e Hernanes al posto di Evra e Lemina.

Massimiliano Allegri, si aspettava il Milan al livello delle grandi?
“Complimenti al Milan, che sta facendo un ottimo campionato e merita il secondo posto. Ha giocatori giovani e bravi, guidati da un ottimo allenatore. I big match sono sempre equilibrati: a settembre siamo andati a Milano, sponda Inter, nettamente favoriti e abbiamo preso una bella legnata. Il Milan ha entusiasmo, velocità e qualità: serviranno testa, agonismo e tecnica”.

Domani l’ultimo Milan-Juve “berlusconiano”: è finito il sistema-calcio italiano?
“Mi spiace, perché Berlusconi ha fatto la storia del Milan vincendo tutto per trent’anni. Sono affettivamente legato a lui e Galliani, come sarò grato ai dirigenti bianconeri quando andrò via dalla qui”.
Invidia l’entusiasmo rossonero?
“No, non sono invidioso. Semmai sono contento di vedere che il calcio italiano produce ancora dei giovani interessanti. Noi abbiamo Kean e Caligara, loro hanno Locatelli, uno che ricordo bene: già da bambino mostrava le qualità necessarie per fare strada”.
Chi recupera per domani? Quanto turnover potrà permettersi?
“Gli unici che potrebbero recuperare sono Mandzukic e Rugani. Speriamo di riavere Chiellini contro la Sampdoria, mentre per Pjaca ci vorrà più tempo”.
Cosa vi ha insegnato la partita di martedì a Lione?
“Abbiamo giocato bene i primi dieci minuti, contro una squadra chiusa, schierata dietro la linea della palla. Poi, anziché continuare a martellarli ai fianchi, abbiamo avuto troppa fretta di chiudere. In certi momenti bisogna essere più pazienti, così da non esporsi ai contropiedi e sprecare tante energie”.

Cuadrado entra e colpisce, è contento di lui?
“I numeri dicono che gli uomini della panchina sono stati determinanti per gli ultimi due scudetti. La società è stata brava anche a reclutare elementi capaci di spaccare le partite in qualsiasi momento. Penso a Pjaca e a quel Cuadrado che potrebbe giocare anche dal primo minuto, ma che è molto utile anche quando entra dalla panchina”.
Sono maturi i tempi per cambiare modulo, passando dal 3-5-2 alla difesa a quattro?
“Più che modificare sistema di gioco, noi dovremmo migliorare la qualità e la velocità della manovra. Abbiamo tutte le caratteristiche per farlo”.
La difesa cambierà atteggiamento contro gli esterni veloci del Milan?
“No, non cambia niente, dovremo soltanto fare più attenzione nelle situazioni a campo aperto. Servirà una prova di grande equilibrio, testa e rispetto, contro questo Milan che sta facendo ottime cose”.
Come stanno Dani Alves e Lichtsteiner?
“Stephan ha fatto una buona partita contro l’Udinese e Dani a Lione ha disputato un buon secondo tempo, quando siamo passati a quattro: lui, comunque, non si discute”.
Pjanic è alle prese con alti e bassi: come giudica l’avvio della sua stagione?
“Bene, perché è già stato decisivo: credo abbia segnato tre gol (due; ndr) e fornito diversi assist. Miralem può agire da mezzala oppure in un centrocampo a due o ancora da solo davanti alla difesa. A Lione ha giocato un buon calcio, intercettando alcuni palloni importanti”.

Come vede l’intesa tra Higuain e Dybala?
“Mi sembra buona, ma spero che Mandzukic e Pjaca tornino presto a disposizione, perché abbiamo bisogno di tutti. Chissà che domani non ci sia un po’ di spazio per il giovane Kean”.
Cosa pensa di due eterni ragazzi come Buffon e Totti?
“Con l’esperienza è più facile vincere, con i grandi giocatori poi… Gigi, l’altro giorno a Lione, ha fatto delle parate che valgono come tre gol. Ma ha ripetuto quello che fa da vent’anni: l’argomento-Buffon deve essere chiuso. Quanto a Totti, a volte si gioca più o meno bene ma le grandi qualità si vedono sempre: Francesco che gioca è sempre un piacere ed un bene per il calcio”.
Vinovo è off-limits ormai da cinque anni: in futuro aprirà qualche allenamento ai media?
“Ogni tanto apriamo al pubblico, ma in genere è meglio lavorare a porte chiuse. Nessun segreto da nascondere, assolutamente. Vedremo di accontentarvi, basta che nessuno di voi poi scriva che uno ha mandato a quel paese l’altro (non dice proprio così…; ndr)”. juventus

serie A
Protagonisti:
massimiliano allegri

Fonte: Repubblica

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