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Sassuolo, Di Francesco sfida il figlio: “Un orgoglio, ma non gli farò toccare palla”

Sassuolo, Di Francesco sfida il figlio: "Un orgoglio, ma non gli farò toccare palla"Eusebio Di Francesco (agf) SASSUOLO – Dopo la trasferta europea di Vienna, più che positiva, il Sassuolo si rituffa nel campionato: anche stavolta i neroverdi giocheranno lontano dal Mapei Stadium, ma non molto, visto che li attende il Bologna di Donadoni. Sarà una partita da affrontare subito con grande dinamismo, come spiega Eusebio Di Francesco: “Partiranno forte e noi dovremo essere bravi ad aspettarci questo, cercando di proteggerci e di ribattere colpo su colpo – spiega il tecnico degli emiliani – in casa ha sempre fatto molto bene tranne che col Genoa, dove però è stato sfortunato, giocando per 60-70 minuti in inferiorità numerica. Ma per il resto ha sempre fatto risultato pieno davanti al suo pubblico, ha un’ottima organizzazione di gioco, ottimi giovani specie davanti, con grandi qualità nell’uno contro uno. Dovremo stare attenti”.

“L’APPROCCIO SARÀ FONDAMENTALE” – “Nelle ultime 4 gare abbiamo sempre subito gol nei primi minuti, ci stiamo lavorando perché è l’aspetto che mi preoccupa di più – confessa Di Francesco – L’approccio alle partite, a livello psicologico, sta diventando un po’ problematico. In Europa League stiamo facendo qualcosa di sensazionale dal punto di vista dell’atteggiamento, considerando l’età e l’esperienza internazionale dei ragazzi. A parte i primi 15 minuti di sofferenza, ho visto una squadra di grande personalità affrontare un avversario di grande fisicità e dagli ottimi valori tecnici. Al di là del punto conquistato, si può parlare di grande prestazione dal punto di vista mentale, del rimanere sempre in partita, anche se ovviamente si può ancora migliorare. A Vienna si è visto un calcio diverso rispetto a quello che vediamo in Italia, c’erano due squadre che cercavano di giocare a calcio”.

“DA SACCHI I COMPLIMENTI PIÙ BELLI” – “I complimenti più belli per me sono stati quelli di Sacchi, che si è detto orgoglioso di essere italiano dopo aver visto la nostra partita – racconta il mister degli emiliani – Ha visto il nostro tentativo di confrontarci giocando un certo tipo di calcio. Se poi arrivano anche i risultati, meglio, ma la mentalità in Europa è quella giusta e dobbiamo proseguire su questa strada. La stanchezza? Tornerà Duncan e saranno a disposizione altri che non erano in lista. Ci saranno dei cambiamenti, del resto siamo tornati a casa alle 5 del mattino, ma non sono preoccupato per gli impegni ravvicinati, sono sicuro che faremo una grande prestazione. Chi è rimasto qui potrebbe anche giocare dall’inizio e come freschezza questo potrebbe essere un vantaggio anche per gli altri. E poi ci stiamo facendo l’abitudine, alcuni giocatori hanno dimostrato di poter reggere questi ritmi, sono sereno”.

“GIOCARE CONTRO MIO FIGLIO È MOTIVO D’ORGOGLIO” – Sarà una giornata emozionante per Di Francesco, che si ritroverà contro il figlio Federico: “Ci siamo visti martedì e anche ieri ci siamo sentiti – racconta divertito il tecnico – Federico era tranquillo, ci siamo presi un po’ in giro come si fa tra padre e figlio ma è giusto che lui pensi alla sua partita e io a non fargli prendere palla. Ma non è una sfida fra me e lui, è una bella casualità che mi inorgoglisce ma il mio pensiero è rivolto solo alla preparazione della gara per provare a fare risultato pieno”.

sassuolo calcio

serie A
Protagonisti:
eusebio di francesco

Fonte: Repubblica

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