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Poker Roma a Vienna. Il Sassuolo si fa rimontare

AUSTRIA VIENNA-ROMA 2-4
2′ Kayode (A), 4′ e 65′ Dzeko (R), 17′ De Rossi (R), 78′ Nainggolan (R), 89′ Grunwald (A)

C’era da vendicare il brutto finale dell’Olimpico di quindici giorni fa, quando la Roma regalò dall’83’ all’84’ due reti, e quindi il pareggio per 3-3, agli avversari dell’Austria Vienna. All’Ernst Happel ai giallorossi è andata decisamente meglio: il 4-2 in Austria proietta i giallorossi a otto punti nella classifica del Gruppo E di Europa League. L’1-1 tra Astra Giurgiu e Viktoria Pilzen può ora dare maggiore serenità ai ragazzi di Spalletti: la qualificazione al prossimo turno, infatti, potrebbe arrivare con una vittoria sul Viktoria Pilzen il 24 novembre prossimo all’Olimpico. A patto di mantenere, così come a Vienna, la concentrazione fino agli ultimi minuti, e magari recuperare qualche infortunato.

Emergenza difesa – Viste le tante assenze nel reparto arretrato, Luciano Spalletti si affida al 4-2-3-1 con Ruediger e De Rossi centrali. A centrocampo Paredes e Strootman a fare da filtro; tre mezzepunte (El Shaarawy, Nainggolan e Perotti), a supporto di Dzeko. Il coach dell’Austria Vienna Fink risponde con lo stesso modulo della Roma.

Primo tempo, tutto in venti minuti – A Vienna è partita durissima sin dai primi minuti. A rendere la gara imprevedibile sono soprattutto i tanti errori delle due difese. Al 2’ i giallorossi sono già sotto: Venuto mette in mezzo, De Rossi si ferma, Alisson esce in modo non impeccabile e Kayode insacca praticamente a porta vuota. Passa pochissimo e ci pensa Dzeko a pareggiare i conti, rifinendo un’azione simile al gol subito. La sagra dell’errore colpisce ancora la difesa di casa: Filipovic e Hadzikic si ostacolano al 18’ e il tap-in di De Rossi per il 2-1 è facile facile. Poi, quasi più nulla.

Ritmi non infernali nella ripresa, ma tanti gol – La Roma prova a chiudere la gara più volte: al 49’ Perotti, trattenuto per la maglia da un difensore , non riesce a segnare. Al 57’ ancora l’ex Genoa si accentra: palla di poco fuori. Il tris di Dzeko (prima doppietta in Europa con la Roma), arriva al 65’ su perfetto assist di El Shaarawy. Al 78’, sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Paredes, errore ancora di Filipovic e Nainggolan cala il poker. All’89’ Grünwald accorcia le distanze sul 4-2. Il risultato, però, non cambia più.

SASSUOLO-RAPID VIENNA 2-2
34′ Defrel (S), 48′ pt Ragusa (S), 86′ Jelic (R), 90′ Kvilitalia (R)

Il Sassuolo sfiora il secondo successo nella fase a gironi. Un successo che avrebbe regalato il primo posto nel Gruppo F. Invece i ragazzi di Di Francesco, avanti 2-0 fino all’86’, si sono fatti rimontare fino al 2-2 dal Rapid. Non sono bastati al Sassuolo i gol di Defrel, al suo nono centro stagionale tra Europa League e campionato, e Ragusa, al primo gol in assoluto con la maglia del Sassuolo. Jelic all’86 e Kvilitalia al 90’ hanno rovinato la festa del Mapei Stadium.

Al Sassuolo resta tutta l’amarezza di una vittoria sfumata sul più bello. Una vittoria che sarebbe valsa doppio vista l’emergenza in cui versa da un bel po’, causa infortuni, la squadra di Di Francesco. Peccato, perché fino all’86 la prova del Sassuolo era stata perfetta: con Defrel grande protagonista. Il francese prima e Ragusa poi, abilissimo nel deviare in rete seppure in maniera fortunosa una punizione di Pellegrini, sembravano di fatto aver chiuso ogni discorso già nel recupero del primo tempo. E invece quando tutto lasciava presagire alla seconda vittoria nella fase a gironi di Europa League della storia del Sassuolo, alla prima disattenzione, il Rapid ha dimezzato lo svantaggio, trovando 4’ più tardi il gol che ha gelato il Mapei Stadium e complicato il cammino verso la qualificazione ai sedicesimi del Sassuolo. Finisce in parità come all’andata. La classifica del gruppo F vede infatti ora in testa Genk e Athletic Bilbao a quota 6, Sassuolo e Rapid a quota 5. E alla prossima c’è Athletic-Sassuolo a San Mames.

Fonte: SkySport

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