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Juventus, Buffon e gli avversari che “si scansano”: scoppia il caso, la Juve smentisce

Juventus, Buffon e gli avversari che "si scansano": scoppia il caso, la Juve smentisceGigi Buffon (lapresse) TORINO – “Scansarsi davanti alla Juve”. Dalle leggende e dalle chiacchiere malevole dei tifosi, alla realtà. Dal virtuale addirittura ai giocatori dello spogliatoio. E che spogliatoio, quello della Juve. E che giocatori: addirittura Gigi Buffon, capitano della squadra dei 5 scudetti consecutivi in Italia, e soprattutto capitano della Nazionale. Praticamente il giocatore più importante che c’è oggi in Italia. Il verbo “scansarsi” scorazza liberamente da due o tre anni nel lessico tifoso, partendo da un presupposto mai provato, un sospetto: e cioè che qualche squadra quando affronta la Juve non faccia fino in fondo il suo dovere, lasci perdere, si arrenda subito per manifesta inferiorità, non gli renda la vita difficile. Per evitare guai peggiori, per non fare battaglie inutili, per concentrarsi su avversari più abbordabili. Non con intenti particolarmente malevoli dunque ma sicuramente antisportivi e assai poco dignitosi sicuramente. Nella sostanza: in Italia la Juventus ha vita facile, mentre in Champions League assolutamente no. E basta un Lione qualunque, la cui resistenza e cattiveria sportiva sia a Torino che in Francia, ha seriamente messo in difficoltà la squadra di Allegri, a dimostrarlo. E addirittura seminato la zizzania nella più forte e rispettata – troppo rispettata? – squadra italiana. Che in Italia si concede delle passeggiate e all’estero invece non si vede portare rispetto nemmeno per niente. Così come nello sport appunto si dovrebbe. Arrendersi? Mai! Come un soldato giapponese della seconda guerra mondiale ancora nascosto nella giungla e sempre pronto all’imboscata.

Ma cosa è successo particolarmente? E’ successo che il verbo “scansarsi” è ufficialmente apparso sulla prima pagina della Gazzetta dello Sport. E soprattutto messo in bocca a Gigi Buffon, che avrebbe pronunciato queste parole subito dopo aver vinto la partita col Napoli. Dunque un po’ a scoppio ritardato. “In A si scansano, in Europa no”, questo il titolo. E il virgolettato – riportato da voci di spogliatoio s’immagina (parola più parola meno, è scritto ndr) – dice: “Ragazzi, così non si va da nessuna parte, in Italia vinciamo perché gli altri si scansano, ma in Europa non succede e non succederà. In Italia le uniche due squadre che non si sono scansate ci hanno battuto (Inter e Milan ndr). Serve più personalità, più grinta, più voglia di aiutarsi, altrimenti ci complicheremo la vita in campionato e soffriremo in Champions League”. Gigi Buffon – uno che di solito in queste questioni si infila molto volentieri – dixit.

Apriti cielo. Lo sdoganamento dello “scansamento” antjuventino – tipico assunto mai veramente dimostrato del mondo tifoso – ha scatenato la rissa virtuale. E sostanzialmente dato vita e concretezza a un’accusa finora puramente teorica. Allora pure gli stessi giocatori juventini lo sanno, allora pure loro ne parlano. Anche la Juve si rende conto che il confronto non solo è impari ma pure manifestamente irregolare, visto che alcune squadre non fanno il loro dovere fino in fondo. Insomma una roba del genere.
La teoria dello “scansamento” era tornata di moda in realtà subito dopo la partita persa malamente dalla Sampdoria allo Juventus Stadium di Torino. Giampaolo aveva fatto un turn over esasperato, sostanzialmente stravolgendo la Samp. E più di uno lo aveva rimproverato per questo, constatando che il tecnico aveva riservato forze più fresche per affrontare al meglio il match contro l’Inter in crisi, appena tre giorni dopo. Dunque Samp mai in partita contro la Juventus, ma concentratissima a mandare definitivamente al tappeto al povera Inter di De Boer, affrontata certo con assai meno riverenza.

La Juventus ovviamente non l’ha presa benissimo e smentisce la ricostruzione, per altro molto dettagliata, della Gazzetta. E lo fa addirittura con un comunicato: “Dopo verifiche interne si comunica che quanto scrive oggi la Gazzetta dello Sport nell’articolo dal titolo “E Buffon alza di nuovo la voce…” è falso, e ha l’unico obbiettivo di alimentare un pregiudizio denigratorio nei confronti della Juve, dei suoi tesserati e dei suoi tifosi”.
La Gazzetta ovviamente conferma “in toto la veridicità dell’articolo pubblicato a proposito del discorso di Buffon nello spogliatoio della Juve”. Poi però fa una precisazione sul verbo “scansarsi”, che in fin dei conti è quello che ha scatenato tutto, essendo appunto un vocabolo chiave nella chiacchiera sportiva da web. “In quanto al verbo “scansarsi” che ha generato molte reazioni, era usato esclusivamente per fare riferimento alla scarsa convinzione di vittoria da parte di altre squadre quando queste affrontano la Juve, a causa di una superiorità dei bianconeri che spesso viene inconsciamente riconosciuta dagli avversari”.

Insomma c’è differenza tra “perdere” e “scansarsi”. Scansarsi significa non opporre alcuna resistenza, infischiarsene, lasciar vincere. Insomma come se Buffon, Bonucci, Marchisio e Higuain vincessero solamente perché li lasciano vincere. Bella forza.  Per la Juventus questo è un “pregiudizio denigratorio”, capito? La Juve teme che questa storia leda il suo prestigio e sostanzialmente svaluti i cinque scudetti conquistati in patria, proprio mentre in Europa fatica a sfondare, non riesce a tornare a vincere la Champions League dopo ormai quasi vent’annianni, e soprattutto si becca delle critiche che stanno togliendo la pelle al povero Allegri. Uno che si preoccupa di dire oggi che “l’unica cosa che conta è il risultato”. Manco fossimo rimasti alla Juve di Trapattoni 30 anni fa. Pure allora si scansavano?
Insomma perdere si può, scansarsi no. E la Juve non vuol sentirsi dire che quei cinque scudetti non se li sia sudati tutti, dalla prima all’ultima partita. Scansiamoci e partite.
 

calcio

serie A
juventus
Protagonisti:
gianluigi buffon

Fonte: Repubblica

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