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Vicenza, Dall’Amico dopo l’intervento al cuore

Dal sogno di poter vestire la maglia tanto sognata, quella della squadra per cui ha sempre fatto il tifo, all’incubo di un problema al cuore rarissimo che lo stava costringendo al ritiro dal mondo del calcio a 21 anni. Alex Dall’Amico racconta la sua storia, dopo l’intervento. 

Al primo giorno di ritiro estivo i soliti controlli di rito, secondo prassi: test atletici, corsa, tapirulan. Una formalità un po’ per tutti, Alex Dall’Amico compreso, portiere del Vicenza che di calcio ha sempre vissuto, volando da un palo all’altro in campetti di periferia, tra polvere e fango, nei dilettanti. Eppure il medico di turno tentenna più del dovuto perché sorge qualche dubbio: c’entra il cuore. Così consigliano al ragazzo di farsi una risonanza magnetica, per capire con più attenzione cosa ci sia alla base del dubbio, per essere sicuri che il suo cuore stia bene e non abbia nulla per davvero. Quel dubbio però si trasforma presto in paura. “Mi riscontrarono un’anomalia della coronaria sinistra che si origina dalla destra. Un percorso intra arterioso pericoloso” spiega il ragazzo. Un problema genetico più unico che raro, che mette Alex con le spalle al muro: lasciare il calcio a soli 21 anni. Non aveva scelta. Semplicemente una questione di vita perché rischiava anche solo con una semplice corsa. “Mi è crollato il mondo addosso” ammette il portiere oggi. Che ha avuto paura è vero ma non ha mai perso l’ottimismo. Sembrava dovesse mettersi un bypass e fine, con tanto di addio alla carriera da giovane sportivo. Invece il medico Alessandro Frisola che del settore è un luminare gli ha ridato speranza e fiducia. Il 21 settembre l’operazione. Tanti gli hanno fatto sentire la loro vicinanza, dal presidente Pastorelli – che comunque vada gli ha garantito un posto in società – al compagno di squadra Benussi. Ma chi non lo ha mollato un secondo è stata soprattutto lei, la mamma. “Avrebbe voluto avere lei quel problema”.

Entro marzo la conclusione dell’iter – Adesso Alex Dall’Amico sta bene, il cuore sta bene. Sente ancora qualche dolorino allo sterno ma il peggio è passato. Nel suo futuro, forse, ancora il calcio. Adesso si sta allenando da solo, tra cyclette e qualche altro esercizio di riabilitazione. E tra una settimana avrà l’ennesimo consulto per poi tenere sotto controllo il flusso di sangue. Se tutto andrà nel verso giusto, potrà avere l’opportunità di fare l’idoneità: responso finale atteso per marzo. Nella sua testa c’è solo un pensiero: tornare a giocare a calcio. Per realizzare il sogno di una vita: esordire in prima squadra con la maglia del Vicenza. Del suo Vicenza. 

Fonte: SkySport

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