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Bradley, il bimbo che ha commosso la Premier

Bradley Lowery tra il portiere del Sunderland Vito Mannone e il padre Carl, a settembre (Foto Getty)

Ha 5 anni e per i medici ancora pochi mesi da vivere. Mercoledì sera farà gol al portiere del Chelsea indossando la maglia del suo Sunderland: la storia del piccolo Bradley Lowery, che ha unito in preghiera tifosi e calciatori di tutta l’Inghilterra

Pochi minuti prima di Sunderland-Chelsea, questa sera, la palla entrerà in porta alle spalle di Begovic. Per i Black Cats segnerà Bradley Lowery, 5 anni. E tutto lo stadio, tifosi dei Blues compresi, esulteranno insieme.

La malattia, la guarigione e la ricaduta. La storia Bradley ha commosso il calcio inglese. Il piccolo Brad ha un tumore, un neuroblastoma diagnosticato quando aveva un anno e mezzo. Da allora ha passato più tempo in ospedale che fuori. Due anni di trattamenti, chemioterapie, interventi, fino al sospiro di sollievo dei genitori Gemma e Carl: Bradley sembrava guarito. La gioia è durata pochi mesi: a luglio il cancro è tornato ad attaccarlo. E ora Bradley è destinato a perdere la sua partita.

Nessun miracolo. Pochi giorni fa la mamma ha dato la notizia più devastante: a Bradley i medici hanno dato pochi mesi di vita. Non è servita l’impressionante gara di solidarietà che ha permesso alla famiglia di raccogliere 700mila sterline per le cure più avanzate a New York. Gran parte della somma era arrivata dal mondo del calcio.

Il calcio unito nella #Bradleysfight. Bradley ama il pallone: è nato ad Hartlepool, un paesino sulla costa nord-est della Gran Bretagna, 40 km a sud di Sunderland, dove hanno sede i Black Cats, la sua squadra del cuore. A settembre lo hanno invitato come mascotte nel match contro l’Everton, che ha donato da solo 200mila sterline per la sua lotta. Quella che sui social e negli stadi è diventata la #Bradleysfight.

Brad ha lottato, ha continuato a sorridere più di tutte le persone che gli sono state intorno. Per la gioia di vivere che, nonostante tutto, ha continuato a trasmettere in Inghilterra è diventato un piccolo eroe. E adesso il calcio – che gli ha già tributato applausi e lacrime in molti stadi – vuole regalargli ancora un po’ di felicità.

Il football è in preghiera. Sui social molti calciatori come John Terry e Aaron Ramsey stanno condividendo le loro preghiere per Bradley. Al quale il Sunderland ha fatto un altro dono: scendere di nuovo in campo stasera e realizzare il suo primo gol allo Stadium of Light.

Bradley ha un altro desiderio: ricevere quante più cartoline di Natale possibile. La casella postale di casa sua in questi giorni esplode: c’è chi manda auguri, chi preghiere, regali o soldi. Una festa senza sosta per il piccolo eroe che questa sera vivrà il sogno di tutti i bambini. Per una volta, uguale agli altri.

Fonte: Sky

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