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“Sei un guerriero”: Neto incontra chi l’ha salvato

L’incontro in ospedale tra Neto e il poliziotto che l’ha salvato (foto da Facebook)

Un incontro cercato, desiderato, voluto fortemente. “Neto è un guerriero, un guerriero di Dio. Ha combattuto per la sua vita per più di 10 ore”. Marlon Lengua è un poliziotto colombiano. Ha salvato il difensore della Chapecoense nel buio della notte, sul luogo dello schianto dell’aereo nei pressi di Medellin, quando i primi soccorritori stavano per lasciare temporaneamente il luogo del disastro e sospendere fino all’alba. Solo la sua perseveranza ha permesso a Neto di salvarsi. Il fratello del difensore brasiliano, Leonardo Zampier, ha postato sul suo profilo Facebook una foto – la prima immagine pubblica di Neto dopo l’incidente – per ringraziare Lengua. Neto si è risvegliato dal coma da pochi giorni, non ricordava assolutamente nulla e continuava a chiedere del risultato della finale contro l’Atletico Nacional. I medici hanno deciso poi di dire la verità sulla tragedia.

“Se non fosse stato per la sua attenzione, la sua perseveranza e il suo intuito, non saremmo qui e non staremmo per ritornare in Brasile con la missione compiuta”, dice Zampier. Un ringraziamento che si estende a tutti i medici e gli infermieri che hanno avuto in cura Neto nei giorni del coma: “gli angeli custodi che si sono presi cura di mio fratello qui in Colombia”.

“Neto è un guerriero di Dio” – Con un post su Facebook Marlon Lengua aveva ringraziato tutti quelli che lo avevano definito un eroe: “Ma non mi sento un eroe, ho solo fatto il mio dovere. Sono felicissimo per tutti i sopravvissuti, e congratulazioni speciali a Neto, un guerriero di Dio”.

Fonte: Sky

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