Lazio, Lombardi per Crotone: “Sono grato a Inzaghi. E resto, qui si impara”
Lombardi contro Nagatomo ROMA – In estate, quando la Lazio di Simone Inzaghi si preparava al debutto in campionato con la grana Keita ancora da risolvere e Felipe Anderson out per le Olimpiadi con il suo Brasile, il tecnico biancoceleste non ci ha pensato due volte a mandare in campo il suo pupillo, Cristiano Lombardi, uno di quei ragazzi allenati nel settore giovanile e lanciati in prima squadra. Lo ha mandato in campo a Bergamo e lui, che sembrava destinato a essere a Roma solo di passaggio prima di un altro prestito, ha ripagato con un gol che probabilmente gli ha cambiato la carriera.
LOMBARDI: ” RESTO QUI, POSSO SOLO IMPARARE” – Già, perché da quel momento Lombardi non è stato più ceduto e oggi, a distanza di mesi, si gioca una maglia da titolare, per via di una situazione molto simile a quella d’agosto viste le defezioni (anche se per altri motivi) sia di Keita che di Felipe: “Quest’estate – racconta Lombardi in conferenza stampa – non potevo aspettarmi di rimanere. Ero in attesa di sistemazione, le cose si sono evolute diversamente. Sugli esterni non eravamo tanti, grazie alle amichevoli e all’esordio positivo le cose sono andate bene. Sto arrivando ai loro ritmi, mi sto giocando le opportunità”. E adesso non ha alcuna intenzione di andarsene: “Sicuramente in questo mercato non mi muoverò, mi sto giocando delle opportunità importanti, non gioco con continuità ma davanti ho Keita e Felipe: posso solo imparare da un anno del genere. Nessuno mi ci metteva mesi fa in questo campionato, a questi livelli. Ringrazio il mister e la società che stanno credendo in me”.
PROBABILE MAGLIA DA TITOLARE COL CROTONE – Inzaghi glielo confermerà probabilmente anche domenica contro il Crotone. Le prove tattiche infatti lasciano pensare che sia proprio lui, insieme a Luis Alberto, il prescelto per supportare Immobile: “Tutta la squadra sa che siamo in pochi per questa partita. Non la considero una grande opportunità, sicuramente una possibilità di giocare. Adesso starà al mister a scegliere. Io, Kishna e Luis Alberto stiamo lavorando bene, parlerà il campo e Inzaghi deciderà”. Tanti modelli da cui apprendere, con uno in particolare seguito nel corso degli anni: “Il primo su tutti era Candreva, oggi è più facile vedere Felipe Anderson che rispetto a Keita ha caratteristiche più simili alle mie. Certo, lui è più tecnico, ma anche io sto cercando di arrivare a livelli importanti. Posso solo migliorare”.
IL RAPPORTO CON INZAGHI E GLI OBIETTIVI – Vuole continuare il suo percorso di crescita iniziato proprio con Simone Inzaghi nel settore giovanile biancoceleste: “Siamo partiti che eravamo piccoli, io d’età, lui come allenatore. Siamo cresciuti insieme, in mezzo c’è stato un anno di Bollini. C’è sempre stata stima reciproca, mi ha dato tanto anche come persona. Mi ha preso dalla Lega Pro e mi ha portato in Serie A: posso solo ripagarlo in campo ogni volta”. E contribuire così all’obiettivo della Lazio: “Siamo partiti ad Auronzo con le critiche di tutti, dopo il girone d’andata siamo in alto. Non serve fare previsioni, non le abbiamo fatte nemmeno ad agosto. In questa settimana siamo di meno, ma la squadra ha personalità, siamo usciti spesso dalle difficoltà, per esempio a Bergamo quando eravamo decimati. Abbiamo vinto su un campo difficile, dobbiamo continuare così”.
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- Protagonisti:
- cristiano lombardi
Fonte: Repubblica