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AMARCORD – NAPOLI-SAMPDORIA, Cielo sempre più azzurro…

Anche se in notturna, il cielo sopra questa sfida è molto più vicino all’azzurro del Napoli che al blu della Sampdoria. Questo per sottolineare il bilancio positivo dei partenopei negli incontri con i liguri al San Paolo: cinque successi su sette partite dal ritorno in A del club di De Laurentiis. Due 2-0, nel 2007 e nel 2008, un 1-0 firmato da Denis il 10 gennaio 2010 ed il secco 4-0 del 30 gennaio 2011: tripletta di Cavani più Hamsik. Il 17 febbraio 2013 finì a reti bianche e sul palo colpito da Hamsik si infransero le residue velleità di scudetto.
Nel gennaio 2014 il Napoli si impose 2-0: un successo targato Mertens per la doppietta del belga, il 30 agosto 2015 poi un’altra doppietta, Higuaìn, ma niente vittoria. Il match rientra in quel novero di partite che ha caratterizzato il zoppicante avvio della gestione Sarri: una sconfitta e due pareggi uno dei quali con i blucerchiati al San Paolo. Gara dai due volti, a Higuaìn rispose Eder. Napoli padrone del campo nel primo tempo con il Pipita che capitalizza due assist, più il palo di Insigne. Nella ripresa sale la Samp che accorcia le distanze al 57° con Eder su rigore, fallo su Fernando, e due minuti dopo il nazionale si porta a spasso la difesa azzurra e con un diagonale batte Reina. Da segnalare per il Napoli un’azione di Insigne, per gli ospiti un incrocio dei pali colpito da Muriel.
La Sampdoria però si è presa le sue soddisfazioni, la più clamorosa delle quali è il 4-1 con cui sbancò il San Paolo il 18 novembre 1990. Quella partita fu in pratica la consegna dello scettro del Napoli campione d’Italia alla Sampdoria che avrebbe vinto lo scudetto a fine stagione. Azzurri in vantaggio con Incocciati al 40° ed intervallo con il Napoli già sotto per 2-1. La premiata ditta VialliMancini firmò una doppietta ciascuno e gli azzurri furono sepolti da quattro reti.
Due anni prima un’altra vittoria dei liguri ed un’altra coincidenza: anche qui fu sconfitto il Napoli scudettato. Era l’ultima giornata della stagione 1987-88, il Milan aveva strappato il tricolore vincendo al San Paolo e la squadra azzurra si ammutinò contro il mister Ottavio Bianchi. Contestazione feroce del pubblico, fischi anche al gol del vantaggio di Carnevale ma contro un Napoli in disarmo la Samp non ebbe difficoltà a ribaltare il risultato prima con Luca Pellegrini poi con Vialli all’87°.
Napoli-Sampdoria fu anche la partita dell’esordio di Maradona al San Paolo: 23 settembre 1984 in un San Paolo stracolmo che trattenne il fiato quando Re Diego mise palla sul dischetto per calciare un rigore. Palla in rete, guizzo felino del Pibe che esultò sommerso da compagni e raccattapalle ma quel gol non bastò per vincere; Salsano con un tapin vincente fissò il risultato sull’1-1. Ancora 1-1 e ancora gol di Maradona il 1° marzo 1987; qui furono i liguri a portarsi sull’1-0 con una botta di Lorenzo che fallì il 2-0 su contropiede qualche minuto dopo. Quindi cross di Renica dalla fascia sinistra tuffo di Maradona e palla in rete.
La Samp passò con Scanziani, 0-1, il 7 novembre 1982 contro un Napoli in grave crisi societaria e tecnica ma non passò mai negli incontri disputatisi in Serie B: 1-0 il 21 novembre 1999, gol di Schwoch e due 1-1, con due gol di Montezine, nelle stagioni 2001-2002 e 2002-2003.

Antonio Gagliardi

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