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Chelsea, la chiudiamo? Ranieri trema e ospita Mou

Il big-match tra la capolista e l’Arsenal (ore 13.30, diretta Sky Sport 3) apre il weekend di Premier: con una vittoria, la squadra di Conte staccherebbe i Gunners di 12 punti. Alle 18.30 Tottenham-Middlesbrough, domenica Leicester-United, con le Foxes ormai in piena lotta per non retrocedere

Può davvero perderla solo lui? In Inghilterra si inizia a sussurrare così, gufi e non: Antonio Conte ha la Premier in tasca. I numeri: il Chelsea guida la classifica con 9 punti di vantaggio sul Tottenham, già affrontato nello scontro diretto, e sull’Arsenal, avversario di questo turno. A 10 punti ci sono poi Liverpool e City. Un podio affollato, con il gradino più alto (molto più alto degli altri) in cui i Blues stanno belli comodi, e gli altri due in condivisione tra 4 squadre che, a turno, si sono candidate al ruolo di anti-Chelsea nel corso del campionato. Proprio questa “rotazione” ha fatto la differenza, penalizzando un po’ tutte le avversarie e lanciando nel frattempo i Blues, sempre costanti nella loro marcia.

Ora l’Arsenal, dunque: che può ridurre il gap a 6 punti oppure vedere il Chelsea scappare, e a quel punto sì che sarebbe veramente dura andarlo a riprendere. Wenger, nel frattempo, può solo mangiarsi le mani: perché mentre Conte in settimana veniva frenato dal Liverpool (1-1), lui riusciva a perdere contro il Watford di Mazzarri, prima volta nella storia dei Gunners in Premier League. A fine stagione, sono momenti come questi che fanno la differenza.

Il weekend di Premier inizia proprio con il big-match (ore 13.30, diretta su Sky Sport 3 HD) che è anche scontro tra i capocannonieri Diego Costa e Sanchez. Gara che all’andata servì a risvegliare Conte, uscito tramortito dall’Emirates (3-0) e deciso dopo quella scoppola a tornare alle origini: difesa a 3, gioco sulle fasce e striscia di vittorie da record. Poche ore dopo, conoscendo già il risultato di Chelsea-Arsenal, scenderà in campo il Tottenham contro il Middlesbrough (ore 18.30, diretta su Sky Sport 3 HD).

Ad alimentare la curiosità ci ha pensato anche il mercato di gennaio, che ha portato in Premier pezzetti di Serie A, da Gabbiadini (Southampton, impegnato contro il West Ham) a Niang e Zarate (Watford, contro il Burnley; il francese ha già esordito nella vittoria sull’Arsenal), fino a Ranocchia (Hull City) che ha già avuto il suo battesimo contro lo United di Ibra e adesso trova il Liverpool: non male come modo di iniziare a conoscere la Premier.

A proposito di United: proprio contro l’Hull City (0-0), Mourinho ha confermato la tendenza a fare lo spaccone con le piccole, inceppandosi al momento di arrivare al dunque. In casa contro le 3 neopromosse ha collezionato la bellezza di 85 tiri e la miseria di 3 gol. Domenica (ore 17, diretta su Sky Sport 3 HD) c’è il Leicester a cui non si può dare della piccola solo in virtù della corona che indossa, anche se la classifica parla chiaro: 2 punti sopra alla zona rossa, la squadra di Ranieri è rimasta l’unica della Premier a non aver ancora segnato un gol in campionato nel 2017. Ultima vittoria il 31 dicembre, 1-0 al West Ham. La Coppa d’Africa (via Mahrez e Slimani, tornato infortunato), in questo senso, non ha aiutato…

Fonte: Sky

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