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Chelsea-Arsenal, trionfa Conte. Premier in tasca

CHELSEA-ARSENAL 3-1
13′ Alonso (C), 53′ Hazard (C), 85′ Fabregas (C), Giroud (A)

Antonio Conte si è preso la Premier League. Non c’è storia, non c’e’ appello: dopo il 3-1 all’Arsenal ora questo campionato può perderlo solo lui. L’allenatore che ha già conquistato il popolo in Blues ha firmato contro l’Arsenal la sua sentenza di acclarata superiorità, liquindando quelli che prima della partita erano i suoi più diretti concorrenti con una partita praticamente perfetta. 3-1 e tutti a casa a festeggiare, perché ora i punti di vantaggio sui Gunners sono 12 e solo il Tottenham, in caso di vittoria contro il Middlesborugh, può riportare a 9 le lunghezze di vantaggio della capolista sulla seconda in classifica. Merito, ancora una volta, di due uomini simbolo di questa squadra, quel Marcos Alonso fortemente voluto dall’allenatore in estate e quel funambolico folletto folgorato dal talento calcistico che risponde al nome di Eden Hazard. La ciliegina sulla torta poi c’è l’ha messa Fabregas e poco importa che nel finale sia arrivata la rete del 3-1 di Giroud. Il primato è consolidato e la vendetta dopo il doloros ko dell’andata è servita. Stamforde Bridge-Emirates andata e ritorno, da Londra a Londra in 4 mesi e in mezzo una storia tutta diversa. Perché il Chelsea, dopo la batosta subita a settembre, ha messo in fila un filotto straordinario e sta meritando di vincere questa Premier. Sulla strada di Conte ora ci sono solo le due squadre di Manchester, con il City che dovrà andare a giocare a Londra, dove i Blues hanno vinto 11 partite su 12 (in fila le ultime 9). Sono solo numeri, è vero. Ma spesso, quando sono così belli e rotondi, portano lontano. Direttamente al successo.

Ci pensa Alonso – La squadra di Wenger comincia bene la gara, tenendo palla e aggredendo la difesa del Chelsea sul giro palla. La prima occasione arriva proprio da un errore in disimpegno di Courtois e compagni che porta alla conclusione a giro di Iwobi, fuori di pochissimo alla sinistra del portiere belga. Sono passati appena 40 secondi, come premessa niente male. L’Arsenal continua ad avere il predominio nel possesso, il Chelsea si difende compatto ma appena Kante e Matic recuperano la palla i Blues sono bravi a ripartire a grande velocità. Alonso e Moses sono sempre molto larghi e aiutano lo sviluppo della manovra della squadra di Conte che alla prima vera occasione colpisce. Pedrito riceve palla sulla destra, mette in mezzo un pallone tesissimo sul quale Diego Costa interviene di testa spaccando letteralmente la traversa: la palla però non esce e sulla ribattuta Marcos Alonso arriva prima di Bellerin e infila Cech schiacciando a terra di testa. Sullo stacco però lo spagnolo, arrivato al quarto gol stagionale, allarga troppo il braccio e colpisce con una gomitata l’esterno francese: il gol sarebbe stato da annullare. In ogni caso siamo 1-0 e Conte può impazzire di gioia in panchina. A questo punto il Chelsea sale di tono e comincia a costruire occasioni che leggitimano il vantaggio: prima Diego Costa con un destro da dentro l’area, poi Pedrito con una girata dopo un cross dalla sinistra di Alonso, quindi un contropiede 2 contro 1 sventato sul più bello da Mustafi con Pedro tutto solo al limite dell’area. L’Arsenal però resiste e con un solo gol di differenza tra le squadre la partita resta viva. Anzi, cambia ulteriormente, perché il Chelsea negli ultimi dieci minuti del primo tempo rallenta e si espone alla replica della squadra di Wenger. Koscielny di testa a pochi metri da Courtois e poi Ozil con un sinistro a giro dall’interno dell’area spaventano Stamforde Bridge, ma i tifosi dei Blues tirano due sospiri di sollievo e all’intervallo il Chelsea è avanti 1-0.

Il giardino dell’Eden – Nella ripresa le squadre rientrano in campo con gli stessi giocatori che hanno terminato il primo tempo, con Wenger che ritarda ancora l’ingresso in campo di giroud, tenuto ancora fuori dai titolari. Il Chelsea compatta le sue linee e aspetta, fino al momento in cui Hazard prende palla nel cerchio di centrocampo e decide che è arrivata l’ora di fare tutto da solo: il trequartista di Conte salta Koscielny, resiste a una carica di Coquelin che lo strattona, arriva al limete dell’area, supera di nuovo in dribbling Kosclieny che era tornato sul belga e infila Cech in uscita con un tocco morbido che fa letteralmente impazzire Conte. E’ la giocata fenomenale di un calciatore straordinario, che spacca in due la partita e mette il Chelsea in totale sicurezza. A questo punto sì che Wenger corre ai ripari e inserisce Giroud al posto di un difensore, Monreal, per provare a fare male sul serio alla difesa di Conte. E i pericoli per i Blues arrivano, complice anche un calo generale della squadra di casa che comincia a contare i minuti che passano. Tra il 76′ e il 78′ sono due le occasioni per i Gunners, entrambe di testa, firmate da Welbeck (entrato per Walcott) e Mustafi: sul primo tentativo è fantastico Courtois nel deviare con la sua manona in calcio d’angolo. Conte cambia qualcosa, mette in campo la freschezza di Willian e le geometrie dell’ex Fabregas che di fatto chiude la partita con un gran pallonetto dopo l’errore di Cech che regala con un rinvio maldestro la palla al centrocampista. Lo spagnolo non esulta per rispetto della squadra che lo ha lanciato nel calcio, ma tutto attorno a lui si scatena il delirio dei tifosi del Chelsea, che forse nemmeno si accorgono del gol del definitivo 3-1 siglato di testa da Giroud. Cambia poco, anzi nulla. Perché la vendetta è servita, il vantaggio in classifica aumentato e la Premier sempre più vicina.  

Ma per l’Arsenal oltre alla sconfitta c’è anche un’altra brutta notizia, proveniente dal White Hart Lane: il Tottenham grazie a Kane (a segno al 13′ della ripresa) ha steso il Middlesbrough scavalcando proprio i Gunners.

Fonte: Sky

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